Il 2025 ha portato un nuovo record di caldo nella regione montuosa di Chilas, situata nel nord del Gilgit-Baltistan, Pakistan. Una temperatura mai vista, che ha rotto il muro dei 48 gradi centigradi, mettendo in allarme esperti e autorità per le conseguenze ambientali e idriche in una zona tradizionalmente fresca e montuosa.
La marea di caldo senza precedenti nel gilgit-baltistan
La mattina del 25 aprile 2025, le autorità pakistane hanno confermato che Chilas ha toccato quota 48,5 gradi centigradi. Questo valore rappresenta il picco più alto mai misurato nel territorio settentrionale del paese. Un funzionario dell’Autorità Nazionale per la Gestione dei Disastri , parlando sotto anonimato, ha spiegato che il precedente record locale risaliva al 17 luglio 1997, con 47,7 gradi. “Quel dato è stato superato, creando un episodio eccezionale e potenzialmente pericoloso per il microclima dell’area.”
Il territorio è noto per il clima mite e relativamente fresco, vista l’altitudine elevata e la vicinanza a vette himalayane. Qui, temperature simili erano fino a poco tempo fa impensabili. L’evento di questi giorni ha messo in evidenza uno scostamento significativo dal clima abituale, sottolineando i cambiamenti in atto nell’area. I meteorologi locali hanno messo in guardia su possibili ondate di calore e condizioni meteorologiche instabili nei prossimi mesi, che potrebbero peggiorare la situazione complessiva.
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Il ruolo cruciale del gilgit-baltistan tra ghiacciai e clima
Il Gilgit-Baltistan si trova nell’Himalaya occidentale. Questa regione ospita alcuni tra i ghiacciai più vasti del pianeta, fondamentali per la regolazione idrica di un vasto territorio che arriva fino alle pianure del Pakistan meridionale. Fino a oggi, la temperatura in queste valli e cime raramente superava soglie elevate, preservando così la massa ghiacciata.
L’aumento anomalo delle temperature espone però questi ghiacciai a rischi gravi. Il calore infatti accelera lo scioglimento delle masse di ghiaccio e neve accumulata. Di conseguenza, i laghi glaciali si ingrossano rapidamente, aumentando la probabilità di rottura delle dighe naturali e di conseguenti inondazioni improvvise nelle aree abitate a valle.
L’effetto immediato riguarda la sicurezza delle comunità montane, ma anche la disponibilità d’acqua a lungo termine. Quando i ghiacciai si riducono, il flusso idrico diminuisce nei mesi caldi, creando problemi per l’agricoltura e l’approvvigionamento domestico nella regione. Il record di calore a Chilas, dunque, non va visto come un caso isolato ma come campanello d’allarme per un fenomeno più ampio.
Temperature estreme in pakistan: il nuovo record settentrionale a confronto
Il record termico nazionale in Pakistan rimane quello di 53,8 gradi centigradi, registrato nelle località meridionali di Turbat, nella provincia del Belucistan, e Mohenjo Daro, nel Sindh. Queste città sono note per il loro clima desertico e caldo durante l’estate.
Per il nord del Pakistan invece, la temperatura di Chilas rappresenta un traguardo mai raggiunto prima. Nelle ultime decadi, i dati climatici hanno mostrato tendenze di aumento termico progressivo anche nelle zone più fredde del paese, ma mai fino a valori così elevati.
Gli esperti osservano che questi dati possono indicare nuove dinamiche climatiche a livello regionale. “L’innalzamento delle temperature nel Gilgit-Baltistan potrebbe essere un segnale di mutamenti drammatici nell’equilibrio atmosferico e di impatti significativi sugli ecosistemi alpini e umani.”
Nuovi monitoraggi e studi scientifici sono stati già avviati, per capire con esattezza quanto questa crescita termica possa incidere sulle risorse naturali e creando rischi geopolitici legati alla scarsità d’acqua.
I prossimi mesi saranno cruciali per osservare gli sviluppi della situazione nel nord del Pakistan, soprattutto con l’avvicinarsi della stagione estiva e i possibili effetti sugli abitanti e l’ambiente circostante.