la scomparsa di sergio ercolani, il pulcino, pilastro del vino nobile e del turismo a montepulciano

la scomparsa di sergio ercolani, il pulcino, pilastro del vino nobile e del turismo a montepulciano

Sergio Ercolani, imprenditore di Montepulciano, ha rivoluzionato il vino nobile docg e il turismo enogastronomico locale con innovazioni nella ristorazione e un forte legame con il territorio.
La Scomparsa Di Sergio Ercolan La Scomparsa Di Sergio Ercolan
Sergio Ercolani, storico imprenditore di Montepulciano, è stato un pioniere del vino Nobile DOCG e del turismo enogastronomico locale, lasciando un'eredità duratura nella valorizzazione del territorio e nell'innovazione della ristorazione. - Gaeta.it

La morte di sergio ercolani, noto come “il pulcino”, ha lasciato un segno profondo nella comunità di montepulciano. A 92 anni e mezzo, ercolani si è spento dopo una vita dedicata alla valorizzazione del vino nobile docg e alla nascita del turismo enogastronomico locale. La sua attività imprenditoriale innovativa ha plasmato l’identità culturale e produttiva della città, con un impatto tangibile che si riflette ancora oggi.

Sergio ercolani e il suo ruolo nel vino nobile docg di montepulciano

Il contributo di ercolani al vino nobile docg di montepulciano è stato fondamentale. Come storico produttore, ha portato avanti la tradizione e la qualità di questo celebre rosso, che rappresenta un simbolo di eccellenza per la zona. Non si è limitato alla produzione vinicola, ma ha promosso il valore del vino come parte integrante del territorio e del suo patrimonio. Il consorzio del vino nobile ha sottolineato la sua figura, ricordandolo come precursore del turismo enogastronomico, un settore nato proprio grazie a iniziative come le sue.

La sua esperienza come direttore della filiale della banca popolare di montepulciano a chianciano, prima che decidesse di cambiare completamente vita, ha dato a ercolani una base solida per gestire un’attività imprenditoriale complessa. Rinunciando a un posto fisso, con una famiglia numerosa da mantenere, si è dedicato con passione alla ristorazione e all’accoglienza, riuscendo a proporre soluzioni nuove per il periodo. Questo cambiamento ha avuto un peso notevole per il tessuto economico locale, aprendo la strada a forme di ospitalità alternative e più partecipate.

Innovazioni nella ristorazione: dall’uso innovativo delle stoviglie al menù self-service

Tra le idee che hanno fatto scuola c’è l’uso delle tovaglie di carta spessa gialla e carta oleata, che sostituivano le tradizionali tovaglie e le stoviglie. Questo sistema, oggi così naturale in molte attività pubbliche, all’epoca rappresentava un modo per semplificare la gestione e per offrire un’esperienza più immediata ai clienti. Il menù self-service è stato un’altra rivoluzione: eliminava le lunghe attese legate alle ordinazioni e permetteva agli avventori di vedere subito il prezzo dei piatti, riducendo così i tempi e facilitando la scelta del pasto.

ercolani credeva nella forza dei prodotti del territorio, spesso poco valorizzati, e nel loro potenziale attrattivo. Tra questi c’erano le lumache, allevate intensivamente e inserite nei menù, e il fiore di rosa selvatica, chiamata anche “canina”. La proposta gastronomica andava oltre il semplice cibo: l’offerta comprendeva anche momenti di intrattenimento, che diventavano elementi chiave per attrarre i visitatori, soprattutto quelli collegati alle terme di chianciano. La sua capacità di unire buona tavola e divertimento rappresentava una strategia vincente per intercettare un turismo in crescita.

Le origini imprenditoriali e la crescita della famiglia ercolani

Il talento di ercolani nel campo imprenditoriale usciva già fuori quando era studente di ragioneria. Nei primi anni ’50 organizzò un piccolo banco in piazza grande, dove vendeva fotografie e fossili ai pochi turisti che arrivavano a montepulciano. Questo episodio rappresentava una prima forma di indipendenza e creatività. Poco dopo aprì anche un’attività antiquaria, dimostrando la sua capacità di diversificare e di cogliere occasioni.

Nel corso degli anni ha ampliato la rete di locali e attività con investimenti coraggiosi. La sua famiglia – figli e nipoti – è stata coinvolta nelle attività, garantendo continuità. Chi non ha lavorato direttamente con lui ha comunque potuto ispirarsi all’idea di imprenditorialità e alla concretezza delle sue iniziative, confrontandosi con un modello nato dalla realtà più che da teorie manageriali. ercolani non amava presentarsi come un businessman, piuttosto come un capo famiglia che guidava con fermezza e umanità.

Gli ultimi anni e il ricordo della comunità

Verso la fine della sua vita, ercolani ha mostrato una gentilezza che la gente del posto ricorda con affetto. La sua morte, avvenuta a seguito di un rapido peggioramento delle condizioni di salute, è stata affrontata con riservatezza. La cerimonia funebre si è svolta in forma privata nella chiesa di villa bianca, alla presenza dei suoi più stretti familiari.

Lascia la moglie, gabriella matassini, che ha condiviso con lui la vita e l’impegno lavorativo. Il ricordo di ercolani resta vivo a montepulciano non solo per il contributo al vino e alla ristorazione, ma anche per aver segnato la storia della città con scelte che hanno aperto nuove strade per il turismo e l’economia locale. La memoria delle sue idee e del suo modo di fare imprenditoria continua a influenzare il territorio e chi lo vive ogni giorno.

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