Il mercato giapponese si conferma sempre più importante per la mozzarella di bufala campana Dop, oro bianco italiano amato in Asia. Il Consorzio di Tutela della mozzarella, unico italiano presente alla missione istituzionale della Commissione Europea in Giappone, cerca di approfondire le richieste locali e potenziare le opportunità di export, sfruttando l’accordo commerciale fra Unione Europea e Giappone. La visita, che si svolge dall’8 al 13 giugno tra Tokyo e Osaka, mette a fuoco anche la cultura alimentare giapponese e il ruolo delle indicazioni geografiche per i prodotti europei di qualità.
La missione istituzionale in giappone e la partecipazione del consorzio mozzarella di bufala campana dop
Il Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop è l’unico rappresentante italiano alla missione istituzionale della Commissione Europea in Giappone, guidata dal commissario europeo all’Agricoltura Christophe Hansen. La delegazione include figure di rilievo del comparto agroalimentare europeo, presenti a Tokyo e Osaka dal 8 giugno fino al 13. L’obiettivo è aprire nuove rotte di export e approfondire il rapporto con il mercato giapponese, dove la mozzarella di bufala campana Dop è uno dei prodotti più apprezzati dell’Europa.
Durante l’appuntamento, si affrontano incontri con buyer nipponici e aziende locali interessate a conoscere da vicino le caratteristiche dei prodotti Dop. Al centro del dialogo c’è l’Accordo di partenariato economico Ue-Giappone, attivo dal 2019, che protegge oltre 260 specialità europee a indicazione geografica. La mozzarella di bufala campana Dop rientra tra queste e gode di un regime di tutela che ne sostiene la presenza e l’identità in un mercato particolarmente esigente come quello asiatico.
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L’importanza delle indicazioni geografiche e i dati sull’export italiano in giappone
L’export agroalimentare italiano verso il Giappone ha superato 1,9 miliardi di euro, con una crescita annua del 14 per cento secondo Ismea. Le esportazioni rappresentano il 24 per cento del totale italiano verso quel Paese, segno che il Giappone resta una meta strategica per il made in Italy alimentare. Le Indicazioni Geografiche coprono metà del valore totale dell’export italiano nel settore formaggi, con la mozzarella di bufala campana Dop che cresce del 19 per cento in valore e del 23 per cento in volume nel 2024.
Questi numeri raccontano il forte interesse dei consumatori giapponesi per prodotti di alta qualità certificata, con caratteristiche di territorio e tradizione che si riflettono nel gusto e nella storia delle eccellenze italiane. La mozzarella di bufala campana non è solo un alimento, ma un simbolo di valori riconosciuti anche fuori dall’Europa, che rispecchiano i criteri di sicurezza alimentare, autenticità e sostenibilità richiesti dal mercato giapponese.
Focus su eventi e discussioni all’expo di osaka durante la missione europea
Nel corso della missione, è prevista anche una tappa all’Expo di Osaka, occasione per dialogare su temi fondamentali per il mercato agroalimentare locale. Il Consorzio di Tutela mozzarella di bufala campana Dop parteciperà a un panel dedicato ai valori fondamentali dell’agroalimentare europeo: sicurezza, sostenibilità, autenticità e qualità. Il dibattito sarà moderato da Diego Canga Fano, direttore Ricerca e Sviluppo Indicazioni Geografiche della Commissione Europea.
L’evento si terrà il 12 giugno, nel Padiglione 2 “Festival Station – Stage” dell’Expo. In questa sede, si metterà in evidenza non solo la bontà della mozzarella Dop, ma anche la sua storia, tradizione e il legame con il territorio di origine. Il Consorzio vuole dimostrare come un prodotto che nasce da una lunga esperienza artigianale possa competere in un mercato moderno senza rinunciare alla sua identità.
La mozzarella di bufala campana dop come simbolo di tradizione e sostenibilità per il mercato giapponese
Pier Maria Saccani, direttore del Consorzio di Tutela, definisce la mozzarella di bufala campana Dop più di un formaggio: “È una storia da mordere”. Il prodotto rappresenta territori unici e tradizioni tramandate nei secoli, che si traducono non solo in gusto ma in cultura. Il consumatore giapponese, molto attento ai valori dietro il cibo, apprezza questi elementi. Per loro, acquistare la mozzarella Dop significa portare in tavola un pezzetto di Italia e Europa costruito su sostenibilità, tutela della biodiversità e rispetto per chi lavora nel settore.
Questa consapevolezza ha fatto nascere un circolo positivo intorno al prodotto. La mozzarella Dop ha favorito occupazione, valorizzazione delle aree interne e ha spinto i flussi di turismo enogastronomico, anche da parte di visitatori giapponesi. È un esempio concreto di come una denominazione di origine possa generare valore economico e culturale per una comunità, racchiudendo in sé la storia di un territorio.
Sfide logistiche e opportunità di crescita per l’export in giappone
Nonostante l’apprezzamento, il Consorzio evidenzia le difficoltà legate alla shelf life del prodotto fresco che rallentano il potenziale di crescita in Giappone. La domanda nel settore della ristorazione è alta, ma serve superare gli ostacoli logistici legati al trasporto e alla conservazione della mozzarella. Il direttore Saccani chiede un confronto con le istituzioni per trovare soluzioni che permettano di portare l’eccellenza italiana ovunque ci sia un consumatore interessato.
Il Giappone si presenta così come un mercato speciale, pronto ad accogliere i prodotti italiani di qualità, ma che richiede risposte concrete su aspetti tecnici e operativi. Il Consorzio intende lavorare su questi punti, per sostenere la crescita delle esportazioni e ampliare la presenza della mozzarella Dop in un contesto competitivo e attento come quello nipponico.