Il consolato d'italia a osaka celebra la festa della repubblica con un evento tra cultura e diplomazia

Il consolato d’italia a osaka celebra la festa della repubblica con un evento tra cultura e diplomazia

La festa della Repubblica italiana celebrata dal Consolato generale d’Italia a Osaka ha rafforzato i legami culturali e commerciali tra Italia e Giappone, con eventi, riconoscimenti e accordi strategici.
Il Consolato D27Italia A Osaka Il Consolato D27Italia A Osaka
Il Consolato italiano a Osaka ha celebrato il 2 giugno 2025 la Festa della Repubblica con un evento culturale e istituzionale, rafforzando i legami tra Italia e Giappone attraverso musica, riconoscimenti enogastronomici e accordi commerciali. - Gaeta.it

La Festa della Repubblica italiana è stata festeggiata il 2 giugno 2025 dal Consolato generale d’Italia a Osaka con una serata speciale ospitata al Nakanoshima museum of art. L’evento ha unito esponenti del mondo imprenditoriale, culturale e politico, ribadendo i valori che hanno fondato la Repubblica. Il colore del tricolore italiano ha dominato la scena, accompagnando interventi che hanno richiamato l’importanza di libertà, giustizia e democrazia, proprio nel cuore di una delle città più dinamiche del Giappone.

L’importanza della festa nella riflessione sui valori repubblicani

Il console generale d’Italia a Osaka, Filippo Manara, ha raccontato cosa rappresenta il 2 giugno per gli italiani ma non solo. Ha ricordato come questa data simbolica abbia aperto un percorso basato su principi di libertà e democrazia, destinato a riecheggiare ben oltre un evento storico. Manara ha sottolineato che la giornata serve a riflettere sul cammino fatto finora, evidenziando quanto sia fondamentale lavorare ogni giorno per proteggere valori che in molte aree del mondo risultano attaccati o messi in discussione. La festa, quindi non solo celebrazione ma momento di pensiero e impegno verso principi fondamentali per la convivenza civile.

Dialogo tra italia e giappone

Nel suo discorso, il console ha anche ricordato l’evoluzione del legame tra Italia e Giappone, confermando che oggi si vive una fase di scambi intensi e rapporti sviluppati. La visita a marzo del presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha rappresentato un segnale forte della crescente cooperazione, in particolare nel contesto di Expo 2025 Osaka, dove il Padiglione Italia ha visto una massiccia partecipazione di pubblico giapponese.

Musica e ospiti illustri per la festa della repubblica a osaka

La serata è stata aperta con l’esecuzione degli inni nazionali italiano e giapponese affidata alla Super Brass Special Band, composta da cinque musicisti di spicco della The Symphony Hall Super Brass. L’energia e il talento di questa ensemble hanno dato il via alle celebrazioni, creando un’atmosfera di rispetto e amicizia tra i due Paesi.

Tra gli ospiti presenti si è distinto il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, arrivato in Giappone in concomitanza con la settimana dedicata all’agricoltura di Expo 2025. Lollobrigida ha messo in luce come sia difficile dimenticare le sfide cui si sono rialzati i popoli di Italia e Giappone dopo la Seconda guerra mondiale, due nazioni che sono diventate di nuovo protagoniste sulla scena internazionale grazie a sforzi condivisi e resilienza.

“La distanza geografica non ha mai definito una distanza culturale o di valori condivisi,” ha detto il ministro, ricordando il suo primo viaggio in Giappone da giovane, effettuato con l’allora presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Ha indicato nei due Paesi un esempio nel percepire innovazione e radici tradizionali come elementi da combinare con attenzione e dedizione.

Rapporti commerciali e culturali tra italia e giappone al centro delle celebrazioni

Anche Matteo Zoppas, presidente dell’Agenzia Ice, ha partecipato all’evento, anticipando l’agenda del giorno seguente al Padiglione Italia. Lì, il ministro Lollobrigida avrebbe incontrato altri leader di settore, tra cui Federico Bricolo di Veronafiere, Massimiliano Giansanti di Confagricoltura e Luigi Scordamaglia di Filiera Italia. Zoppas ha colto l’occasione per ringraziare i giapponesi per la vicinanza agli scambi commerciali italiani, ricordando che il mercato del Sol Levante non si basa solo sulla quantità dei prodotti ma anche sulla qualità, un fattore distintivo per le aziende italiane impegnate nei rapporti bilaterali.

Accordi e collaborazioni

Un segno concreto di questo legame è stato suggellato dall’accordo tra la Camera di Commercio di Roma e quella di Osaka, sancito nella cornice del Padiglione Italia all’Expo. Torii Shingo, presidente della Camera di Commercio di Osaka, ha evidenziato il motto del Padiglione “l’arte rigenera la vita”, definendolo un messaggio che descrive un Paese capace di valorizzare il patrimonio culturale e di essere protagonista nell’innovazione scientifica e tecnologica.

Riconoscimenti e tutela della tradizione enogastronomica italiana

La serata ha incluso un momento dedicato alla consegna degli Attestati ai Brand Ambassador, riconoscimenti ufficiali nell’ambito della candidatura della tradizione enogastronomica italiana come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco. Sono stati premiati chef, ristoratori, importatori e distributori che lavorano intensamente per promuovere la qualità e la diffusione dei prodotti italiani nel mondo, mantenendo saldi i legami con la tradizione.

Questi ambasciatori della cultura gastronomica hanno rappresentato un elemento fondamentale del dialogo con il Giappone, confermando quanto la cucina italiana sia uno dei fili che collegano le due nazioni. La valorizzazione dei prodotti tipici e delle pratiche tradizionali si conferma quindi anche attraverso riconoscimenti ufficiali, che alimentano la presenza italiana in ogni continente.

La Festa della Repubblica del Consolato italiano a Osaka ha ripercorso così storia, identità e futuro, fattori che tengono ben saldo il legame tra Italia e Giappone in un momento di scambi culturali e commerciali particolarmente intensi. Gli interventi e la partecipazione dei rappresentanti di entrambe le nazioni hanno mostrato un quadro fatto di rispetto reciproco, scelte condivise e orizzonti comuni da costruire.

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