Il consiglio di stato annulla permesso di costruire a pescara: dura critica al sindaco masci

Il consiglio di stato annulla permesso di costruire a pescara: dura critica al sindaco masci

La sentenza del Consiglio di Stato annulla un permesso di costruzione a Pescara, evidenziando le inadeguatezze dell’amministrazione Masci e mettendo a rischio il futuro delle imprese locali nel settore edilizio.
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Il consiglio di stato annulla permesso di costruire a pescara: dura critica al sindaco masci - Gaeta.it

La recente sentenza del Consiglio di Stato n. 5248/2024 ha sollevato un polverone a Pescara, evidenziando gravi imprecisioni nell’amministrazione locale guidata dal sindaco Carlo Masci. La decisione ha annullato un permesso di costruzione e dichiarato illegittima una delibera, gettando un’ombra pesante sul futuro del settore edilizio nella città. Il commento di Erika Alessandrini, Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, ha messo in luce le ripercussioni che questa sentenza avrà sul tessuto imprenditoriale locale.

La sentenza del consiglio di stato: un colpo per l’amministrazione masci

La sentenza del Consiglio di Stato non rappresenta solo una critica all’operato dell’amministrazione comunale, ma anche un duro colpo per gli operatori del settore edilizio. Annullando il permesso di costruire relativo a un intervento in via Oberdan e dichiarando illegittima la Delibera C.C. n. 20/2023, il Consiglio ha sollecitato una riflessione profonda sui provvedimenti assunti dal governo locale. Da parte di Erika Alessandrini si evidenzia che l’amministrazione ha mostrato un’inadeguatezza lampante nel gestire le politiche urbanistiche. Secondo Alessandrini, sarebbe bastato mantenere in vigore la Delibera C.C. n. 163/2017, che già regolava gli incentivi volumetrici in conformità alle normative vigenti. Tuttavia, l’esigenza di raccogliere consensi a breve termine ha portato il sindaco e i suoi collaboratori a prendere decisioni avventate, dilatando le concessioni edilizie su gran parte del tessuto urbano.

Questa scelta ha giovato a pochi, a discapito di un equilibrio fondamentale per la crescita sostenibile della città. La gestione degli affari pubblici richiede, infatti, una visione a lungo termine, che sembra mancare nel modus operandi delineato da Masci e dal suo gruppo.

Edilizia a rischio: le conseguenze per le imprese locali

La situazione attuale mette a serio rischio il futuro di numerose imprese che hanno avviato lavori sulla base di permessi che ora risultano annullati. Come sottolineato da Alessandrini, molte attività si trovano in una condizione precaria, incubando danni economici potenzialmente devastanti. La mancanza di permessi validi ha generato un clima di incertezza, poiché le imprese si trovano a dover affrontare le difficoltà legate ai lunghi iter burocratici per ottenere nuove autorizzazioni. Un tema cruciale è la tempistica, poiché i rallentamenti nei procedimenti di rilascio possono significare la differenza tra il successo e il fallimento per molte aziende.

La replica dell’amministrazione, che ha continuato a rilasciare permessi senza tenere conto delle sentenze, ha incalzato la spirale di sfiducia verso la politica locale. Le chiusure temporanee o le sospensioni nella concessione di permessi di costruire hanno un impatto diretto sull’operato degli imprenditori, facendo sorgere interrogativi sulla stabilità del settore. Nell’attuale contesto, i professionisti vorrebbero un’amministrazione più reattiva e consapevole della portata delle sue decisioni.

La strada da percorrere: necessità di un cambio di direzione

Concludendo il suo intervento, Alessandrini ha rimarcato l’importanza di una ristrutturazione dell’amministrazione comunale per affrontare le problematiche legate all’urbanistica. Non è più sufficiente mantenere la situazione inalterata, ma è necessario avvalersi di esperti nel settore per rimettere ordine in una questione delicata. Gli errori finora commessi hanno mostrato chiaramente che continuare su questa strada porterebbe solo a ulteriori danni per la comunità e per il volto di Pescara.

Chiedere un intervento tecnico-legale sembra la mossa più sensata per abolire un caos amministrativo che ha già messo a dura prova i cittadini e le imprese. Riuscire a coniugare esigenze di sviluppo e attenzione alla qualità del vivere urbano rappresenta una sfida cruciale per l’amministrazione, che deve essere affrontata con serietà e competenza. Con una gestione adeguata, Pescara potrebbe tornare a essere un modello di sviluppo urbanistico sostenibile.

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