Il conclave 2025 si svolge con misure di sicurezza tecnologica mai viste prima in Vaticano

Il conclave 2025 si svolge con misure di sicurezza tecnologica mai viste prima in Vaticano

Il Vaticano ha adottato misure di sicurezza tecnologica e fisica senza precedenti durante il conclave 2025, sequestrando dispositivi elettronici e isolando i cardinali per garantire la segretezza dell’elezione del papa.
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Il conclave del 2025 è stato il più sicuro nella storia recente del Vaticano, con misure tecnologiche e fisiche rigorose per garantire la segretezza dell’elezione del nuovo papa, bloccando ogni comunicazione esterna e prevenendo ogni tentativo di spionaggio digitale. - Gaeta.it

L’evento più atteso della cristianità, il conclave per l’elezione del nuovo papa, è stato organizzato per la prima volta applicando un livello di sicurezza tecnologica estremamente rigido. Di fronte all’era digitale e ai rischi connessi alle nuove tecnologie, il Vaticano ha messo in atto misure che non hanno precedenti nella storia recente, decise per preservare la riservatezza e l’inviolabilità del rito.

Il protocollo di sicurezza digitale prima del conclave

Al momento dell’ingresso dei cardinali nel complesso vaticano destinato al conclave, ogni dispositivo elettronico è stato sequestrato. Gli smartphone, i tablet, i computer portatili e qualsiasi altro apparecchio capace di trasmettere o ricevere dati sono stati ritirati per impedire qualsiasi tipo di comunicazione esterna. Questo divieto si estende anche al personale ausiliario e di servizio, che non può entrare in contatto con l’esterno durante il periodo della votazione.

Le aree riservate sono state sottoposte a numerose bonifiche anti-spia, con apparecchiature elettroniche dedicate a scovare microfoni o trasmettitori nascosti. Nel perimetro del conclave sono stati installati jammer militari, dispositivi in grado di schermare reti Wi-Fi, cellulari e segnali radio. L’intento è far sì che ogni tentativo di interferenza digitale sia immediatamente bloccato. L’interdizione totale delle comunicazioni è una misura che sottolinea la volontà di mantenere il massimo riserbo sulla scelta del prossimo pontefice.

Misure fisiche per assicurare la segretezza del conclave

Oltre alla sicurezza tecnologica, le misure fisiche sono state rafforzate. Le finestre della cappella sistina e delle stanze adiacenti sono state completamente oscurate per impedire qualsiasi tipo di osservazione dall’esterno. Su ogni porta e accesso sono stati apposti sigilli, che verificheranno che nessuno abbia potuto entrare o uscire senza autorizzazioni precise.

L’isolamento dei cardinali è stato esteso anche ai turni del personale che li assiste. Nessun membro dello staff può avere contatti con persone esterne durante la durata dell’elezione, così da evitare contaminazioni o fughe di notizie. Tutto è gestito in modo da tenere lontano il mondo esterno e garantire che i voti espressi restino protetti e segreti fino all’annuncio ufficiale.

Le ragioni dietro un dispositivo di sicurezza senza precedenti

Il Vaticano si è trovato di fronte a una sfida nuova nel proteggere il rito antico del conclave da rischi moderni. Non è un mistero che le tecnologie digitali aprano grandi possibilità ma espongano anche a nuove vulnerabilità. Il rischio di intercettazioni, intrusioni o fuga di informazioni online è concreto. Da qui la decisione di bloccare ogni via di comunicazione e monitorare scrupolosamente gli ambienti.

Al tempo stesso, l’adozione di jammer militari e bonifiche elettroniche è una risposta al timore di tentativi di spionaggio o di sabotaggi con dispositivi nascosti. L’isolamento totale delle comunicazioni nasce dalla volontà di conservare il clima di concentrazione e introspezione che il conclave richiede. Una pratica antica, riscritta per i tempi digitali, che ha segnato questo evento 2025 come il più blindato nella storia recente del Vaticano.

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