Il Comune di Pompei e la creazione di nuovi chioschi: un accordo per valorizzare il patrimonio culturale

Il Comune di Pompei e la creazione di nuovi chioschi: un accordo per valorizzare il patrimonio culturale

La rimozione dei chioschi di souvenir a Pompei segna un cambio nella gestione commerciale, con un nuovo progetto che mira a integrare punti vendita rispettosi del patrimonio culturale e delle esigenze lavorative.
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Il Comune di Pompei e la creazione di nuovi chioschi: un accordo per valorizzare il patrimonio culturale - Gaeta.it

La rimozione dei 46 chioschi di souvenir, avvenuta a fine ottobre a causa di occupazione abusiva di suolo pubblico, ha aperto un importante capitolo nella gestione commerciale del Parco Archeologico e del Santuario di Pompei. Le istituzioni, tra cui il Comune, la Procura e il Parco Archeologico, hanno trovato un accordo per ripristinare questi punti vendita, cercando di bilanciare le esigenze di coloro che lavorano nel settore con la salvaguardia del patrimonio culturale.

Rimozione dei chioschi: una decisione necessaria

La rimozione dei chioschi, giudicati antiestetici e inadeguati per un sito di rilevanza internazionale, ha sollevato interrogativi sul futuro dei numerosi lavoratori coinvolti nella vendita di souvenir e articoli legati agli Scavi. Durante la loro permanenza, i chioschi avevano creato un impatto visivo negativo, contraddicendo il prestigio del luogo patrimonio dell’Umanità. Quest’operazione però ha anche portato a conseguenze per l’occupazione, lasciando i venditori senza un’attività.

Senza perdere tempo, le autorità locali hanno avviato una nuova iniziativa per ripristinare i chioschi, ponendo particolare attenzione al rispetto dell’immagine storica e culturale della città. La delibera di giunta comunale n. 11 del 13 gennaio 2025 rappresenta il primo passo concreti per il rilancio di questo settore in modo conforme alle necessità estetiche e funzionali richieste da un’area di così alto valore storico.

Il nuovo progetto: un intervento mirato

Il progetto approvato prevede un’assoluta integrazione dei nuovi punti vendita nel tessuto urbano e storico di Pompei. Gli edifici destinati ad ospitare i chioschi saranno acquistati dal Comune e progettati con attenzione alla loro collocazione in modo da rispettare l’ambiente circostante. Questi nuovi manufatti si giovano di un design studiato e in linea con il patrimonio culturale, che dovrà riflettere il carattere unico della zona.

Il Sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, ha sottolineato l’importanza di tener conto delle esigenze degli operatori del settore. La disponibilità di risorse economiche, frutto di un lavoro cooperativo con le organizzazioni di categoria e altre autorità, è essenziale per la realizzazione di questo piano. La volontà è quella di sostenere non solo l’economia locale ma anche di creare un’immagine positiva e accogliente per i turisti.

Collaborazione istituzionale per il successo del progetto

Un aspetto chiave del progetto è la collaborazione costante tra le istituzioni coinvolte, tra cui la Procura e il Parco Archeologico. Questa sinergia ha permesso di delineare con chiarezza la tipologia di chioschi da realizzare, le aree più adatte per la loro collocazione e gli adempimenti giuridici necessari per la loro integrazione. Respecto alle preoccupazioni emerse durante il processo, il dialogo con il procuratore Nunzio Fragliasso e il direttore del Parco Archeologico Gabriel Zuchtriegel è stato determinante.

La realizzazione di questo piano rappresenta un esempio di come le istituzioni possano lavorare insieme per garantire un equilibrio tra valorizzazione del patrimonio culturale e opportunità lavorative. Ogni passo verrà monitorato per assicurare che i nuovi chioschi rispettino le norme e contribuiscano positivamente all’immagine di Pompei. La sfida ora è raccogliere il consenso generale e proseguire nella direzione di una Pompei più accogliente e storicamente rispettosa.

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