Il comune di pesaro espone di nuovo la bandiera della palestina per la pace e il sostegno a rafah

Il comune di pesaro espone di nuovo la bandiera della palestina per la pace e il sostegno a rafah

a Pesaro la bandiera della Palestina sventola sul municipio per solidarietà a Gaza e Rafah, con iniziative culturali e appelli politici contro la guerra promossi dal sindaco Andrea Biancani e la giunta
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Il Comune di Pesaro rinnova la solidarietà alla Palestina esponendo la bandiera sul municipio e promuovendo iniziative culturali e manifestazioni contro la guerra a Gaza, ribadendo l'impegno per la pace e i diritti umani. - Gaeta.it

A Pesaro torna a sventolare la bandiera della Palestina sul balcone del municipio, un gesto che vuole richiamare l’attenzione sulla situazione critica nella striscia di Gaza. Il sindaco Andrea Biancani e due assessore della giunta, Camilla Murgia e Sara Mengucci, hanno voluto dare così un segnale di vicinanza alla città gemellata di Rafah e a tutta la popolazione palestinese sotto assedio. Nel contesto attuale, caratterizzato dai bombardamenti e dalla grave crisi umanitaria, l’amministrazione comunale rilancia un appello per la pace e i diritti umani.

La decisione di esporre la bandiera come segno di solidarietà

L’esposizione della bandiera palestinese sul municipio di Pesaro non è un gesto isolato. Rientra in una serie di iniziative promosse dall’amministrazione per testimoniare il sostegno verso il popolo palestinese. Andrea Biancani insieme ad assessore come Camilla Murgia e Sara Mengucci hanno spiegato il gesto come un modo per rinnovare l’impegno della città in favore della pace, contro la violenza che continua a devastare Gaza. La scelta della bandiera sul balcone rappresenta il richiamo a una presa di posizione pubblica e un modo per tenere viva l’attenzione sulle sofferenze della popolazione locale, in particolare quella della città gemellata Rafah, epicentro della crisi.

Un appello alla comunità

L’amministrazione ha sottolineato come l’azione voglia spingere anche la comunità locale a riflettere su quanto accade e a manifestare un dissenso concreto contro la guerra e lo sterminio che si sta consumando. La bandiera diventa così simbolo di umanità e di un appello urgente per fermare fermare l’escalation militare. Secondo il sindaco le azioni di vicinanza non si limitano a questo ma comprendono la possibilità di promuovere forme di sostegno che arrivino anche a livello istituzionale, coinvolgendo enti regionali e nazionali.

La partecipazione di pesaro a “10, 100, 1000 piazze per la pace”

Il Comune di Pesaro ha inoltre preso parte all’iniziativa nazionale “10, 100, 1000 piazze per la pace”, evento diffuso in molte città italiane per dire no alla violenza e all’uso delle armi. L’adesione all’appuntamento ha visto la presenza di rappresentanti comunali, che hanno voluto ribadire il sostegno a Rafah, città gemellata con Pesaro, e a tutta la popolazione della striscia di Gaza gravemente colpita dai bombardamenti.

Manifestaizone in piazza

La manifestazione si è svolta in piazza con la partecipazione della cittadinanza e ha rappresentato un momento di denuncia contro la distruzione causata dai raid aerei e la crisi che ha coinvolto milioni di persone, vittime non solo delle bombe ma anche della fame e delle malattie. È stato ricordato come anche il Consiglio comunale di Pesaro si sia espresso ufficialmente pochi giorni fa, approvando un ordine del giorno con cui si chiede la fine immediata del conflitto in Palestina, con particolare attenzione alle responsabilità militari e politiche nella crisi.

I rappresentanti del Comune hanno voluto sottolineare la necessità che la Regione Marche e il Governo italiano sospendano i rapporti economici con lo Stato di Israele come gesto di pressione per tentare di fermare la guerra. Il sindaco Biancani ha ricordato che richieste simili sono già state avanzate da altri enti locali e si basano su un principio di dovere morale e civile, citando anche le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha invitato a esprimere dissenso in questi casi.

La mobilitazione musicale contro la guerra in palestina

L’impegno di Pesaro si è esteso anche a iniziative culturali. Per la giornata di oggi, alle 19, in piazzale Lazzarini è previsto l’evento “La musica contro il silenzio”, un momento collettivo che unisce diverse comunità musicali della città in una manifestazione di solidarietà. Questa iniziativa fa parte di una rete più ampia che coinvolge molte città italiane, riunendo artisti e cittadini attraverso la musica per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tragedia palestinese.

Musica come voce di pace

L’evento si annuncia come una testimonianza concreta di vicinanza alla popolazione di Gaza e Rafah, un modo per rompere il silenzio e dare voce a chi soffre. Musica e cultura diventano strumenti per mantenere alta l’attenzione e per spingere a una reazione collettiva contro la violenza. Le diverse realtà musicali impegnate rappresentano un simbolo di unità e di desiderio di pace, in un momento in cui la crisi umanitaria richiede risposte ben oltre le parole.

Questa serie di iniziative mostra come un comune come Pesaro possa contribuire attivamente alla denuncia della guerra e al sostegno internazionale, con segni tangibili che insistono sulla solidarietà, la tutela dei diritti umani e l’urgenza di un intervento politico serio sul conflitto.

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