il comune di chieti risponde alle accuse sulle occupazioni abusive degli alloggi popolari

il comune di chieti risponde alle accuse sulle occupazioni abusive degli alloggi popolari

L’amministrazione comunale di Chieti, guidata dall’assessora Alberta Giannini, intensifica controlli e denunce contro le occupazioni abusive nelle case popolari, garantendo rispetto delle normative e coinvolgimento di cittadini e istituzioni.
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L’articolo riporta la risposta dell’assessora Alberta Giannini sulle azioni del Comune di Chieti contro le occupazioni abusive nelle case popolari, evidenziando controlli, denunce, manutenzioni e collaborazione con enti istituzionali per garantire una gestione trasparente e rispettosa delle normative. - Gaeta.it

La questione delle occupazioni abusive nelle case popolari di chieti torna al centro del dibattito politico dopo le critiche della minoranza all’amministrazione comunale. L’assessora alle politiche della casa, Alberta Giannini, ha risposto alle accuse sottolineando le azioni messe in campo dal comune per affrontare il problema, fra controlli, denunce e gestione delle assegnazioni. Ecco uno sguardo più dettagliato sulle misure intraprese e le difficoltà operative.

Le azioni concrete del comune per monitorare le occupazioni abusive

L’assessora Alberta Giannini ha voluto precisare che l’amministrazione non è rimasta a guardare davanti al fenomeno delle occupazioni abusive negli alloggi pubblici. Ha ricordato che i tecnici e gli operatori comunali hanno effettuato diversi sopralluoghi negli immobili sospetti per verificare eventuali irregolarità e raccogliere elementi utili alle denunce.

Giannini ha sottolineato come questi controlli non siano episodici ma continuativi, con un’attenzione particolare all’effettivo utilizzo degli alloggi. Sono state avviate denunce contro chi occupa abusivamente le strutture, in linea con quanto previsto dalla normativa vigente. L’obiettivo dichiarato è evitare che appartamenti destinati a chi ha bisogno rimangano incustoditi o usati in modo improprio.

L’assessora ha anche ricordato che è partita una campagna di sensibilizzazione tra gli assegnatari per evitare situazioni di degenerazione e per stimolare una collaborazione attiva. Il comune, quindi, punta a garantire una gestione più trasparente e rapida delle procedure per le assegnazioni.

Difficoltà nelle procedure e rispetto delle normative

Nel suo intervento, Alberta Giannini ha poi spiegato che gli interventi contro le occupazioni abusive richiedono tempi e procedure che non possono essere modificati arbitrariamente. Le leggi nazionali e regionali impongono vincoli precisi nella gestione degli alloggi pubblici e nelle azioni di espulsione.

L’assessora ha messo in evidenza la necessità di rispettare i diritti delle persone coinvolte, compresi quelli legati alla privacy. Per questo, l’attività del comune si muove sempre nel rispetto della normativa, cercando di bilanciare l’urgenza del problema con le garanzie legali.

Giannini ha inoltre segnalato che le azioni si basano su un coordinamento continuo con gli enti istituzionali come la polizia locale e gli uffici sociali. Questa collaborazione aiuta a comporre un quadro più preciso delle situazioni abitative e socio-economiche dei cittadini coinvolti.

Le verifiche sugli alloggi e il censimento degli assegnatari

Una parte importante della strategia comunale riguarda il censimento degli assegnatari e delle loro condizioni economiche. Giannini ha ricordato che questa attività è cominciata anni fa e ha permesso di individuare situazioni di irregolarità, ma anche di aggiornare i dati ufficiali su chi vive realmente nelle case popolari.

Parallelamente sono stati avviati controlli anche sullo stato degli immobili comunali. Molte abitazioni hanno avuto bisogno di lavori di manutenzione, alcuni mai eseguiti prima, per riportare gli spazi a condizioni abitabili. L’assessora ha ripetuto che la manutenzione serve a non far decadere il patrimonio pubblico e a favorire assegnazioni più rapide a chi ne ha diritto.

Coinvolgimento di consiglieri e cittadini

In più, gli uffici stanno esaminando alcune proposte arrivate dai consiglieri d’opposizione, per capire se possano essere inserite nelle attività operative. Anche la popolazione è chiamata a segnalare situazioni sospette o di emergenza abitativa, per facilitare l’intervento tempestivo.

L’amministrazione comunale insiste sul fatto che il lavoro continua senza sosta, cercando di forgiare una risposta articolata a una questione che, specie in tempi di crisi, pesa molto sul tessuto sociale di chieti.

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