Il comune di chieti propone la riapertura di un ambulatorio veterinario pubblico sul territorio comunale

Il comune di chieti propone la riapertura di un ambulatorio veterinario pubblico sul territorio comunale

Chieti affronta il problema del randagismo rilanciando la proposta di un ambulatorio veterinario pubblico per migliorare sterilizzazioni e assistenza, coinvolgendo Comune, Asl, volontari e associazioni locali.
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Chieti affronta il problema del randagismo rilanciando la proposta di un ambulatorio veterinario pubblico per facilitare sterilizzazioni e cure, migliorando la gestione delle colonie feline con il supporto di Asl, volontari e associazioni. - Gaeta.it

Chieti si trova a fare i conti con il crescente problema del randagismo e cerca nuove soluzioni per affrontarlo. L’amministrazione locale ha rilanciato l’idea di riattivare un ambulatorio veterinario pubblico, dopo la chiusura di quello situato a Bucchianico. La questione, strettamente legata alla gestione della popolazione animale, coinvolge Asl, volontariato e associazioni del territorio.

Le difficoltà attuali nella gestione del randagismo a chieti

L’assessore alla Tutela del benessere animale, Fabio Stella, ha descritto il quadro lasciato dalla precedente amministrazione come particolarmente critico. L’area presenta numerose colonie feline non sterilizzate e con frequenti casi di malattia tra gli animali. La situazione si aggrava per la ridotta capacità operativa delle volontarie più anziane, che da tempo si occupano delle colonie ma ora non riescono più a gestire le emergenze. Questa difficoltà rende più urgente trovare soluzioni concrete per garantire la salute degli animali e la sicurezza della comunità.

Le colonie di gatti abbandonati o randagi rappresentano un nodo complesso. La mancanza di interventi tempestivi provoca un aumento nel numero degli animali non controllati. La situazione sanitaria, quindi, peggiora, con ripercussioni dirette sul benessere degli animali stessi.

Dati concreti sulle sterilizzazioni e l’impegno del territorio

La risposta migliore al problema rimane la sterilizzazione, pratica fondamentale per contenere la crescita incontrollata della popolazione randagia. I numeri forniti dall’assessore Stella dimostrano un lento ma progressivo miglioramento. Nel 2022, le sterilizzazioni effettuate dalla Asl hanno riguardato 7 gatti e 37 cani. L’anno successivo il numero di gatti sterilizzati è salito a 40, mentre quelli dei cani a 52.

Nel primo trimestre del 2024 si è raggiunto un totale di 72 gatti e 44 cani. Questo andamento indica che, pur nelle difficoltà, il lavoro congiunto tra servizio veterinario, associazioni e volontari sta mostrando risultati tangibili. Gli interventi mirati hanno permesso una riduzione dell’emergenza sanitaria legata agli animali randagi.

I volontari e le associazioni hanno svolto un ruolo cruciale nel garantire continuità a queste azioni, anche se la carenza di strutture pubbliche ostacola un impiego più capillare delle risorse a disposizione.

L’assenza di un ambulatorio veterinario pubblico nel chietino e le difficoltà logistiche

Uno degli ostacoli principali è legato alla mancanza di un ambulatorio veterinario pubblico nel territorio di Chieti dopo la chiusura di quello di Bucchianico. Ciò obbliga a spostarsi nelle strutture di Lanciano per effettuare le sterilizzazioni e le cure necessarie.

Questa situazione mette in difficoltà soprattutto le responsabili delle colonie feline, molte delle quali in età avanzata, rendendo complicati gli spostamenti. L’assenza di un presidio sanitario mimetizza criticità sia dal punto di vista operativo che sanitario.

L’accesso a servizi veterinari pubblici sarebbe una svolta nel garantire un’assistenza più puntuale e meno dispersiva, snellendo le procedure e abbattendo le barriere logistiche per chi si occupa del benessere animale.

La proposta del comune di chieti per un nuovo ambulatorio veterinario

Determinato a superare questo scenario, il Comune di Chieti ha formulato una proposta precisa. L’assessore Fabio Stella ha espresso la volontà dell’ente di collaborare con la Asl, mettendo a disposizione anche immobili comunali per ospitare l’apertura di una nuova struttura veterinaria pubblica.

L’idea è di riattivare un ambulatorio sanitario veterinario che risponda alle esigenze del territorio e che renda più accessibili le prestazioni veterinarie ai cittadini e ai volontari impegnati nelle colonie. Questo intervento dovrebbe consentire una migliore gestione delle sterilizzazioni, riducendo i tempi di attesa e semplificando gli spostamenti.

Il Comune si pone in prima linea nella ricerca di un dialogo con la Asl e le associazioni, per definire tempi e modalità di riapertura. Affrontare in modo più diretto i problemi della fauna randagia passa in gran parte dalla disponibilità di servizi pubblici dedicati e vicini sul territorio.

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