La questione del Sin Crotone rimane al centro dell’attenzione con le attività di bonifica che proseguono nonostante ostacoli legali e ambientali. Emilio Errigo, commissario straordinario nominato per gestire l’area contaminata, è tornato in sopralluogo per verificare lo stato dei lavori. L’impegno diretto e la comunicazione costante con enti e istituzioni segnano questa fase delicata, in cui si cerca di bilanciare il rispetto delle norme con la sicurezza dei cittadini. L’attenzione si concentra su ordinanze, cause in tribunale e autorizzazioni al trasferimento di rifiuti, in un contesto che vede non poche tensioni.
Sopralluogo sul sin crotone e ruolo dell’arma dei carabinieri
Dopo un periodo di silenzio istituzionale legato a un contenzioso pendente davanti al Tar Calabria, Emilio Errigo ha ripreso le visite in loco per monitorare la situazione. Questa volta è arrivato accompagnato dai militari specializzati dell’Arma dei Carabinieri, che forniscono assistenza operativa stabilmente alla struttura commissariale. La presenza dei carabinieri non è casuale: garantiscono la sicurezza nelle aree soggette a bonifica, essenziali viste le operazioni complesse che coinvolgono scavi, rimozioni e trasporti di materiali pericolosi.
Un impegno concreto non solo teorico
Errigo ha voluto constatare di persona l’avvio delle attività da parte dei soggetti obbligati alla bonifica. Ha ricordato che questa non è solo un’operazione teorica ma un processo concreto, fatto di terra, scavi, norme di sicurezza e conferimenti controllati. Eppure ha sottolineato anche le difficoltà legate a interessi divergenti che possono creare contrasti fra le parti coinvolte. Nonostante ciò, ha ribadito che la legge e la tutela della salute pubblica devono guidare ogni passo, senza eccezioni.
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Il contenzioso al tar e la gestione del conferimento alla discarica di columbra
Tra i nodi più spinosi resta la questione legale relativa all’ordinanza 1/2025, emessa da Errigo lo scorso aprile. Questa imposizione riguarda Eni Rewind Spa e richiede l’uso esclusivo della discarica di Columbra per il trattamento dei rifiuti pericolosi del Sin. La risposta dell’azienda ha portato a un ricorso al Tar Calabria, che il 18 giugno si è riservato di decidere.
Separazione di ruoli e responsabilità
Errigo attende la sentenza con una posizione ferma nella separazione fra responsabilità amministrative, decisioni politiche e eventuale disinformazione. Specifica che il suo ruolo resta quello di rimuovere gli ostacoli al cammino della bonifica, rispettando le normative italiane e comunitarie. Questo passaggio resta cruciale per favorire un percorso più lineare nelle pratiche di smaltimento, evitando ulteriori complicazioni nel contesto della tutela ambientale.
Sfide e limiti del trasferimento dei rifiuti in svezia
Un’altra questione che resta aperta riguarda l’autorizzazione al trasferimento di 40.000 tonnellate di rifiuti a un impianto in Svezia. Sebbene questa soluzione porti un certo sollievo, rappresenta meno del 5% del problema complessivo del Sin Crotone. Errigo ricorda che a breve, probabilmente entro un anno, l’Unione Europea potrebbe vietare questo tipo di esportazioni.
Un supporto temporaneo, non una soluzione definitiva
Il commissario specifica che il ricorso a impianti esteri costituisce un appoggio temporaneo, non una sostituzione della bonifica interna. L’idea è chiara: si deve lavorare principalmente su soluzioni italiane per gestire la maggior parte dei rifiuti, mentre l’export rappresenta una misura di contenimento temporanea. Questo aspetto dialoga con l’ordinanza che stabilisce precise regole sul conferimento e sul trattamento dei materiali contaminati.
Dialoghi istituzionali e collaborazione con ministero e istituto superiore di sanità
Negli ultimi giorni Errigo ha rafforzato i rapporti con le istituzioni competenti. Ha incontrato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, aggiornandolo sulle attività svolte e quelle in programma. Da questo confronto è emerso un impegno condiviso per proseguire nel rispetto delle normative e con attenzione verso la salute pubblica.
Confronto con l’istituto superiore di sanità
Anche l’incontro con il direttore del dipartimento Ambiente e salute dell’Istituto superiore di sanità, Giuseppe Bortone, ha segnato un passo importante. Errigo ha portato all’attenzione dell’Iss dettagli concreti riguardo alla situazione ambientale del Sin Crotone e l’urgenza di attivare misure concrete per la tutela sanitaria. Il dialogo tra commissario e istituzioni deve diventare più stretto e produttivo, per garantire azioni coordinate.
Solidarietà e fiducia nonostante le difficoltà politiche
L’azione del commissario Errigo si muove anche in un contesto politico complesso. Recentemente ha espresso solidarietà al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, coinvolto in un’indagine giudiziaria. Ha manifestato fiducia nella capacità del governatore di superare la situazione attraverso trasparenza e dedizione verso la tutela dei cittadini calabresi.
Questa posizione riflette un’apertura al dialogo che parte dall’unità delle istituzioni e dalla responsabilità collettiva. Errigo confida nel ripristino di un confronto costruttivo con tutti i soggetti coinvolti, dai livelli istituzionali agli enti locali e alle comunità coinvolte. Solo con una collaborazione ampia si potrà dare un futuro di sicurezza e dignità all’area del Sin Crotone.