La festa della Repubblica ha acceso il centro di Roma con una sfilata militare che ha visto la partecipazione delle più alte cariche dello Stato e migliaia di cittadini. Il 79° anniversario del 2 giugno si è svolto in un clima di grande attenzione, data la situazione geopolitica attuale con conflitti alle porte dell’Europa. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha sottolineato l’urgenza di rafforzare la difesa nazionale e la cooperazione all’interno della Nato, puntando a costruire un vero pilastro europeo della sicurezza.
Cerimonia e deposizione della corona al milite ignoto
La mattina del 2 giugno si è aperta con la consueta deposizione della corona d’alloro al Milite Ignoto, simbolo di tutti quei soldati caduti per la patria e mai identificati. Alla cerimonia hanno assistito il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa e altre autorità istituzionali. Il momento è stato carico di emozione e silenzio reverenziale, a richiamare il sacrificio che ha permesso all’Italia di raggiungere la Repubblica e la democrazia.
Durante l’evento, il ministro della Difesa ha esortato a non dare per scontata la pace raggiunta, ricordando la necessità di una Difesa nazionale aggiornata, pronta a rispondere alle sfide attuali. Crosetto ha ribadito la volontà di integrare sempre di più le forze armate italiane con quelle europee e atlantiche, per garantire una protezione collettiva efficace.
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La solidarietà ai bersaglieri dopo le contestazioni nelle scuole
Tra i momenti più significativi c’è stata la manifestazione di solidarietà ai bersaglieri, oggetto di recenti contestazioni da parte di alcuni studenti e professori di un liceo di Magenta, in Lombardia. La premier Giorgia Meloni ha definito inaccettabile che vengano considerati divisivi, sottolineando invece l’importanza storica e simbolica del corpo militare nella formazione dell’identità nazionale.
Il presidente del Senato La Russa ha espresso un sostegno analogo, rivendicando la tradizione dei bersaglieri come parte integrante della memoria patriottica italiana. La questione ha acceso un dibattito sulla presenza delle forze armate nelle scuole e sul ruolo della memoria storica nelle giovani generazioni.
La lunga sfilata lungo i fori imperiali con sindaci e forze armate
La sfilata ha attraversato i Fori Imperiali con la partecipazione di sindaci provenienti da tutta Italia, radunati per testimoniare l’unità delle comunità cittadine e la vicinanza alle istituzioni. Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e presidente dell’Associazione nazionale comuni italiani , ha parlato del valore della sfilata come segnale per tutto il Paese, ricordando che ogni comunità porta idee, attese e soprattutto capacità di rinnovamento.
Per oltre due ore sono passate con passo cadenzato le varie divise delle forze armate, mezzi militari, personale civile e associazioni sportive collegati al mondo della Difesa. Tra le novità di quest’anno, la presenza di Wheels On Wave, un progetto che consente a persone con disabilità di navigare a bordo dello “Spirito di Stella“, il primo catamarano accessibile di serie. Lo “Spirito di Stella” ha seguito la nave scuola Amerigo Vespucci durante i suoi viaggi, rappresentando un segno di inclusione nei festeggiamenti.
La presenza femminile e i temi storici celebrati nel 2025
L’edizione 2025 della festa della Repubblica ha sottolineato anche due ricorrenze importanti: gli 80 anni dalla liberazione dell’Italia e il 25° anniversario dell’ingresso delle donne nelle forze armate. Questi temi sono stati richiamati sia dalla presenza di donne militari, tra cui una paracadutista della Folgore, sia da diversi interventi ufficiali.
Carla Brocolini, pilota e tenente colonnello dell’Esercito, ha spiegato come il ricordo di chi ha difeso la patria rimanga vivo attraverso i gesti di chi oggi serve ancora. Alessandro Veri, tenente di vascello della Marina militare, ha ricordato che il 2 giugno è la festa di tutti gli italiani, un momento per celebrare la libertà e la democrazia costruite nel tempo.
Chiusura con il presidente mattarella e l’atto vandalico a roma
La sfilata si è conclusa con il tradizionale passaggio del presidente Sergio Mattarella alla guida della storica Lancia Flaminia sui Fori Imperiali, accolto dagli applausi della folla. Il presidente ha salutato i cittadini ribadendo l’importanza della Repubblica e la coesione nazionale.
In parallelo, però, è stato segnalato un episodio di vandalismo che ha colpito la lapide di Forte Bravetta, a Roma, dedicata ai partigiani. L’Anpi ha definito quell’azione un “atto profanatorio” che macchia un giorno simbolico per tutta l’Italia. La comunità civile e le autorità hanno condannato l’episodio, sottolineando il valore della tutela della memoria storica.