Il 9 maggio 2025 New York ospiterà una celebrazione speciale per i 60 anni del Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam . L’evento, organizzato dalla Missione Permanente d’Italia alle Nazioni Unite e dall’Unesco, avrà luogo nel quartier generale dell’Onu e metterà in luce il ruolo dell’Ictp nello stimolare la cooperazione tra scienziati di tutto il mondo. Verranno affrontati temi di forte attualità come la scienza quantistica e il suo impatto sul sviluppo sostenibile, con interventi di ricercatori, premi Nobel e rappresentanti istituzionali.
Il significato storico e scientifico dell’ictp
Fondato nel 1964, l’Ictp rappresenta da sei decenni un punto di riferimento per la fisica teorica e la formazione scientifica internazionale. Abbracciando scienziati provenienti da ogni continente, il centro ha promosso collaborazioni fondamentali, spesso in contesti difficili o in Paesi con risorse limitate. Attraverso programmi di ricerca, scuole estive e borse di studio, l’istituto ha contribuito a colmare il divario tra aree più sviluppate e altre ancora emergenti nella conoscenza scientifica.
Il suo ruolo va oltre la fisica teorica: il centro sostiene l’interdisciplinarità e la diffusione di conoscenze che oggi si traducono in applicazioni pratiche, anche nel campo della scienza quantistica. L’evento organizzato a New York sottolinea la continuità di questa missione e la capacità di rinnovarsi affrontando nuove sfide globali, come la collaborazione per uno sviluppo sostenibile. Il percorso dell’Ictp conferma il valore della scienza come linguaggio universale e strumento di progresso pacifico.
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Protagonisti e relatori dell’evento newyorkese
Il programma della festa dei 60 anni coinvolge figure di spicco della comunità scientifica internazionale. A dare inizio all’incontro sarà Duncan Haldane, fisico premiato con il Nobel e insignito della Medaglia Dirac dell’Ictp nel 2012. Il suo discorso aprirà una giornata dedicata al racconto di storie di successo nate dal centro nelle ultime decadi.
Tra gli ospiti spiccano anche la camerunense Estelle Inack e l’etiope Raji Ashenafi Mamade, entrambi ex partecipanti ai programmi di formazione dell’Ictp. Inack ha conseguito un dottorato alla Sissa, lavora come ricercatrice al Perimeter Institute e ha fondato yiyaniQ, una startup focalizzata su tecnologia quantistica. Mamade ha invece finito il diploma post-laurea al centro ed è ora dottorando al Mit, segno dell’adeguatezza del percorso formativo che l’Ictp offre a giovani talenti africani.
Un altro ex allievo di rilevanza è Ntoi Paul Rapapa, ministro dell’educazione del Lesotho, che testimonierà l’impatto diretto dei programmi su figure politiche e decisionali nei Paesi in via di sviluppo. Tutti questi interventi evidenziano il legame tra educazione scientifica, crescita personale e contributo allo sviluppo locale.
Tavola rotonda e temi chiave dell’incontro
L’evento prevede una tavola rotonda con il direttore dell’Ictp Atish Dabholkar, la matematica Aissa Wade dell’università della Pennsylvania e Greg Gabadadze, vicepresidente della sezione scienze matematiche e fisiche della fondazione Simons. Durante il confronto verranno approfondite le nuove frontiere della ricerca e l’importanza di mantenere una rete globale di cooperazione scientifica.
Saranno affrontate anche due iniziative promosse dalle Nazioni Unite. Il Decennio internazionale delle scienze per lo sviluppo sostenibile, avviato nel 2024, punta a legare la scienza all’azione per affrontare problemi globali urgenti come i cambiamenti climatici. L’Anno internazionale della scienza e della tecnologia quantistiche, che si celebra nel 2025, mira invece a valorizzare le innovazioni in un campo destinato a cambiare molti aspetti della vita e del lavoro.
Questi programmi sottolineano il ruolo che istituzioni come l’Ictp possono giocare, mettendo a disposizione conoscenze, formazione e reti di ricercatori per supportare obiettivi condivisi. Il dialogo tra scienza e società si arricchisce così di nuovi strumenti per guardare al futuro.
Diretta online e partecipazione globbale
L’appuntamento del 9 maggio sarà visibile in diretta streaming dalle 15 alle 16.40 ora di New York attraverso la piattaforma webtv dell’Onu. Questa scelta consente a chiunque nel mondo di seguire le celebrazioni e di confrontarsi con i temi discussi senza spostamenti, amplificando così la portata dell’evento.
La diffusione online favorisce un confronto aperto e inclusivo, permettendo la partecipazione sia di addetti ai lavori che di un pubblico più ampio interessato all’evoluzione della fisica teorica e delle tecnologie quantistiche. Lo spazio virtuale rende accessibili queste conversazioni globali, in linea con gli obiettivi di collaborazione internazionale del centro.
Questo appuntamento si inserisce nel solco di iniziative già avviate per collegare la ricerca scientifica con le sfide del contemporaneo, mantenendo alta l’attenzione su scienza e tecnologia come leve di sviluppo nei prossimi anni.