Il vicepresidente della giunta regionale delle Marche e assessore alla sanità, Filippo Saltamartini, ha annunciato importanti novità per l’ospedale Salesi di Ancona e il centro cottura dell’ospedale di Torrette. Questi interventi mirano a rafforzare i servizi sanitari materno-infantili e migliorare la qualità dell’assistenza a livello locale e regionale.
Ripresa del centro cottura a torrette: addio ai pasti confezionati da fuori regione
Tra pochi mesi verrà riavviato il centro cottura interno per la mensa ospedaliera di Torrette, segnala Saltamartini. Al momento, infatti, i pasti ospedalieri arrivano confezionati da fuori regione. La riattivazione consentirà di preparare direttamente nei locali dell’ospedale i pasti, con un possibile upgrade della qualità e della gestione alimentare. Questa scelta ridurrà il trasporto dei pasti e potrebbe avere riflessi positivi sulla freschezza e personalizzazione dei menu per i pazienti.
Il centro cottura, fermo da tempo, torna dunque operativo dopo un periodo in cui il servizio affidava la ristorazione a fornitori esterni. L’intervento si inserisce nel più ampio piano di potenziamento dell’ospedale di Torrette e di strutture collegate, finalizzato a rendere l’assistenza sempre più autonoma e radicata sul territorio marchigiano. Questa nuova fase partirà nei prossimi mesi, consentendo al personale ospedaliero di gestire direttamente la preparazione e distribuzione dei pasti.
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Investimenti sull’ospedale materno-infantile salesi di ancona
Il vicepresidente Saltamartini ha sottolineato il ruolo centrale dell’ospedale Salesi di Ancona nel contesto regionale e nazionale. Definito un punto di riferimento per la costa adriatica, il Salesi è al centro di un progetto importante che prevede la costruzione di un nuovo ospedale, la cui apertura è prevista per il 2026. Questo nuovo edificio punterà su dotazioni tecnologiche moderne e spazi rinnovati, in modo da ampliare e migliorare l’offerta sanitaria.
Attualmente, sono in corso i lavori per ristrutturare le sale parto del Salesi. Il blocco travaglio sarà realizzato negli spazi attualmente occupati dal centro di procreazione medicalmente assistita, che sarà trasferito a Torrette. Questi interventi si aggiungono all’attivazione di 80 posti letto di semi intensiva pediatrica, inseriti nel decreto-legge 34 del 2020. Le nuove strutture sono in fase di completamento e la loro apertura potrebbe avvenire già dal prossimo giugno.
Potenziamenti nelle unità specialistiche e personale sanitario
Un’altra priorità per la giunta regionale riguarda l’aumento del personale in settori chiave come ostetricia, nido e terapia del dolore pediatrica. Saltamartini ha ricordato l’assunzione di otto infermieri, quattro ostetriche e due operatori socio-sanitari negli ultimi mesi. Questi nuovi arrivi incrementano l’organico e non rappresentano mera sostituzione di personale andato in pensione.
Nell’ambito della terapia del dolore e delle cure palliative pediatriche si sta intervenendo per colmare una lacuna storica. Finora mancavano risorse adeguate in questo ambito. Ora è stato assunto un dirigente medico aggiuntivo e aumentato il numero di infermieri dedicati; in futuro, concorsi pubblici porteranno a sette sanitari incaricati di gestire queste cure specifiche.
Saltamartini ha anche descritto i concorsi in corso per la neonatologia, dopo il pensionamento del professor Carnielli. La struttura complessa sarà affidata a un nuovo dirigente per assicurare continuità e qualità assistenziale.
Nuovi primari e sviluppo della cardiochirurgia pediatrica
Il reparto di cardiochirurgia pediatrica registra un’attenzione particolare da parte della giunta regionale. Dopo la nomina del dottor Sergio Filippelli, proveniente dall’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, sono stati indetti nuovi concorsi per assumere due cardiochirurghi e due cardiologi. Questi inserimenti puntano a rafforzare l’attività chirurgica e cardiologica rivolta ai bambini, con l’obiettivo di mantenere e potenziare i standard di cura.
L’arrivo di nuovi specialisti consentirà di ampliare il numero di interventi e migliorare i servizi offerti ai piccoli pazienti. Questo sviluppo fa parte di una strategia più ampia per mantenere il Salesi tra gli ospedali di riferimento nel centro Italia, specie nel settore pediatrico.
Innovazioni tecnologiche e infrastrutture a torrette e salesi
Gli investimenti in tecnologie mediche rappresentano un capitolo importante nei piani della giunta. Il programma nazionale di ripresa e resilienza ha finanziato l’acquisto di una nuova tac, già installata, e la risonanza magnetica, in fase di completamento, presso l’ospedale di Torrette. Queste apparecchiature migliorano qualità e velocità diagnostica per i pazienti pediatrici e non.
Saltamartini ha ricordato che prima del loro arrivo, i bambini necessitavano di essere trasportati a Torrette tramite ambulanza per esami specifici. Ora si potrà offrire direttamente all’interno dei reparti la diagnostica più avanzata. Inoltre, è in corso il trasferimento del reparto di genetica medica a Torrette, che migliorerà gli spazi per la ricerca e la cura.
Sul versante della sicurezza, la regione ha avviato una gara per il servizio di guardia antincendio, fondamentale nelle strutture ospedaliere complesse. Questa misura rientra nel più ampio intervento infrastrutturale destinato a garantire la sicurezza dei pazienti e del personale.
Prospettive per il personale e ruolo nazionale del salesi
Saltamartini ha concluso il suo intervento sottolineando l’impegno della giunta regionale nel garantire un numero sufficiente di medici anche nei prossimi anni, superando quello dei medici pensionati. L’aumento del personale assicurerà continuità e qualità nei servizi offerti dal Salesi, mantenendo la struttura al passo con le necessità emergenti.
L’ospedale Salesi rimane dunque un punto di riferimento sanitario non solo per le Marche, ma per ampia parte del centro e nord est Italia. I lavori in corso e le assunzioni stanno ridisegnando il futuro della struttura. Le novità in campo tecnologico e organizzativo investiranno l’assistenza materno-infantile, rafforzando un’offerta che guarda sia alla capacità assistenziale che alla qualità delle cure.