L’università di bologna ha fatto un passo avanti importante nella ricerca anatomica e nella formazione medica grazie a un investimento di mezzo milione di euro destinato all’acquisto di una tomografia computerizzata di ultima generazione . Questa tecnologia avanzata, ottenuta con i fondi del Pnrr, è la prima in Italia a essere installata all’interno di un ateneo e dedicata esclusivamente agli studi e alla didattica sull’anatomia umana. Il progetto punta a valorizzare la donazione del corpo, potenziando l’analisi e la riproduzione digitale dei modelli anatomici con il supporto dell’intelligenza artificiale.
Il ruolo del centro anatomico dell’università di bologna nella donazione del corpo alla scienza
Il centro anatomico dell’università di bologna si distingue per la sua funzione di punto di riferimento nazionale nella raccolta di corpi donati per la scienza. Stefano Ratti, docente di Anatomia, sottolinea l’importanza della collaborazione con i donatori, la cui generosità consente di disporre di materiale prezioso in grado di essere studiato con tecniche avanzate grazie alla nuova tomografia. Ogni corpo viene sottoposto a scansione ad alta precisione, generando così un digital twin, una doppia digitale fedele che apre la strada alla creazione di modelli tridimensionali completi ed accurati.
Modelli anatomici digitali e formazione
Questi modelli permettono di approfondire la conoscenza dell’anatomia in modo dettagliato, mantenendo una stretta connessione con la realtà del corpo umano. Oltre alla formazione degli studenti, il centro utilizza queste riproduzioni per sviluppare e testare tecnologie mediche, come la navigazione chirurgica e la realizzazione di protesi su misura. Il processo coinvolge studenti a vari livelli, dai corsi base fino agli anni di alta specializzazione, favorendo un apprendimento pratico e aggiornato, strettamente legato agli sviluppi tecnologici e alla ricerca scientifica.
Leggi anche:
Impatto della tomografia computerizzata con intelligenza artificiale sulla scienza medica
La Tc Philips Incisive rappresenta un salto qualitativo nelle acquisizioni tomografiche. Valeria Nardella, product manager per Philips Italia, evidenzia il vantaggio offerto dagli algoritmi di intelligenza artificiale integrati nella macchina. Questi sistemi facilitano l’automatizzazione di molte procedure, velocizzando e migliorando l’analisi delle immagini generate. Grazie al software dedicato, la macchina riesce a isolare le strutture anatomiche più complesse, pulendo le immagini dal rumore tipico delle scansioni.
Precisione e innovazione tecnologica
Questo livello di precisione consente ai ricercatori e agli studenti di visualizzare in maniera chiara e dettagliata ogni parte del corpo analizzato. Inoltre, l’algoritmo di ricostruzione introdotto rappresenta una prima assoluta a livello nazionale. Questo permette di eseguire una ricostruzione virtuale estremamente fedele, utile soprattutto per l’applicazione pratica nell’ambito della chirurgia e per la creazione di protesi personalizzate. Questi progressi in campo tecnologico consentono al centro di bologna di offrire strumenti indispensabili per la preparazione di professionisti medici aggiornati sui metodi più moderni.
Tecnologie digitali e formazione medica: un binomio per il futuro
Il progetto dell’università di bologna si inserisce in un contesto più ampio, dove la formazione medica si avvale sempre di più di tecnologie digitali e metodi innovativi. L’utilizzo di digital twin e modelli 3D, prodotti dalla tomografia, amplia le possibilità di studio rispetto all’uso tradizionale di campioni anatomici reali. Permette una didattica più approfondita e interattiva, che accompagna lo studente in tutte le fasi del percorso formativo, dalla teoria fino alle applicazioni pratiche in ambito clinico.
Formazione, tecnologia e medicina di precisione
La combinazione tra tecnologia ad alta definizione e intelligenza artificiale agevola inoltre lo sviluppo di competenze che saranno fondamentali in molti campi della medicina di precisione. Si lavora con visualizzazioni che prima erano impossibili o molto difficili da ottenere, aprendo la strada a nuovi protocolli chirurgici, diagnosi più affidabili e adattamenti di protesi e dispositivi medici con precisione millimetrica. Questo approccio fa di Bologna un punto di riferimento per la formazione e la ricerca non solo italiana, ma anche europea, mettendo al centro l’evoluzione tecnologica a favore della salute pubblica.