Il 5 per mille destinato ai comuni italiani cala ancora nel 2024, nuovo crollo nei contributi

Il 5 per mille destinato ai comuni italiani cala ancora nel 2024, nuovo crollo nei contributi

La scelta dei contribuenti italiani di destinare il 5 per mille ai Comuni nel 2024 continua a diminuire, con una riduzione di oltre un milione di euro rispetto al 2023 e preferenze crescenti verso enti di ricerca, volontariato e terzo settore.
Il 5 Per Mille Destinato Ai Co Il 5 Per Mille Destinato Ai Co
Nel 2024 continua il calo delle donazioni del 5 per mille ai comuni italiani, con minori risorse a favore degli enti locali a vantaggio di ricerca, volontariato e terzo settore, evidenziando la necessità di una migliore comunicazione e strategie di coinvolgimento. - Gaeta.it

La scelta dei contribuenti italiani di devolvere il 5 per mille al proprio comune di residenza registra un’altra diminuzione nel 2024. I dati ufficiali diffusi dal ministero dell’Interno e analizzati dal Centro Studi Enti Locali mostrano una tendenza negativa che prosegue da anni. L’importo complessivo raccolto dai Comuni attraverso questa misura fiscale si riduce ulteriormente, confermando una preferenza verso altri soggetti beneficiari del 5 per mille.

Il calo dei fondi raccolti dai comuni con il 5 per mille nel 2024

Secondo il rapporto del Viminale, il totale degli importi indicati per i Comuni nel 2024 raggiunge poco meno di 15 milioni di euro, con precisione 14.994.577 euro. Si tratta di un dato inferiore rispetto a quello raggiunto l’anno precedente, quando erano stati raccolti 16.017.167 euro. Si evidenzia così una flessione di circa un milione e 22 mila euro, che segue una serie di ricordanze negative accumulatesi negli ultimi anni. Per fare un raffronto, la somma destinata ai Comuni si conferma molto inferiore rispetto ad altri destinatari del 5 per mille.

Minori risorse per gli enti locali

Questa contrazione non riguarda solo l’ammontare totale, ma anche il numero dei contribuenti che optano per il Comune di residenza come beneficiario. Le motivazioni alla base di questa scelta sono molteplici, ma in termini concreti si traduce in minori risorse a disposizione degli enti locali per finanziare progetti o servizi. Il dato, ufficiale e rilevato su base nazionale, fotografa una situazione che condiziona la capacità finanziaria delle amministrazioni comunali, specialmente quelle di medie e piccole dimensioni che avrebbero invece beneficio da risorse aggiuntive.

Preferenze dei contribuenti: enti di ricerca, volontariato e terzo settore in testa

Il confronto tra soggetti che ricevono fondi dal 5 per mille evidenzia un netto distacco fra i Comuni e altri beneficiari. Gli enti di ricerca scientifica, le associazioni di volontariato e le organizzazioni del terzo settore conquistano quote molto maggiori di donazioni volontarie. Molti contribuenti scelgono questi soggetti per sostenere attività specifiche come ricerca medica, assistenza sociale e progetti di inclusione. L’attenzione verso cause solidali o scientifiche sembra prevalere nettamente rispetto a quella verso l’ente territoriale.

Gli enti locali rimangono quindi indietro in questa graduatoria, pur rappresentando un riferimento vicino al cittadino e spesso titolari di servizi pubblici essenziali. La perdita di fondi derivanti dalla scelta dei contribuenti si sente nelle casse comunali, dove crescono invece le spese per mantenere servizi base e infrastrutture. Per molte amministrazioni, questi flussi rappresentavano un piccolo ma utile complemento di bilancio, ora quasi inesistente.

Impatti sui comuni e prospettive future senza una nuova attenzione

La riduzione dei fondi derivanti dal 5 per mille compromette alcuni progetti locali. Programmi di recupero ambientale, eventi culturali o iniziative sociali, spesso integrati da queste risorse, rischiano di non realizzarsi o subire tagli. Alcuni comuni hanno già segnalato un calo nella capacità di finanziare attività di promozione territoriale o miglioramento urbano. Questa dinamica limita il potenziale sviluppo di iniziative su scala locale e incide sul rapporto diretto fra cittadini e loro amministratori.

Necessità di un ripensamento nella comunicazione

Sul piano politico e istituzionale, il fenomeno dovrebbe indurre ad un ripensamento della comunicazione e della capacità di coinvolgimento che i Comuni instaurano con i propri cittadini. Maggiore trasparenza nell’uso dei fondi e campagne informative più mirate potrebbero stimolare una nuova attenzione verso la destinazione del 5 per mille ai Comuni. Nel frattempo, la riduzione dei flussi pone interrogativi sul supporto che i Comuni possono contare da parte dei cittadini attraverso questa misura fiscale.

I numeri del 2024 segnano dunque un’ulteriore tappa di una tendenza in corso da tempo. Per molti enti locali sarà necessario cercare alternative di finanziamento o sviluppare strategie per recuperare il legame con la popolazione che, oggi, preferisce destinare il 5 per mille altrove.

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