A reggio calabria, dal 3 al 5 giugno 2025, si celebra il 211mo anniversario della fondazione dell’Arma dei carabinieri attraverso una serie di iniziative rivolte principalmente ai giovani. L’evento, intitolato “una storia chiamata futuro”, è stato organizzato in collaborazione con diverse realtà cittadine, tra cui la città metropolitana, il museo archeologico, l’accademia di belle arti, la direzione scolastica provinciale, l’archivio di stato e poste italiane.
Il programma dedicato ai giovani e la scelta delle istituzioni partner
Il generale Cesario Totaro, comandante provinciale dei carabinieri di reggio calabria, ha sottolineato come tutte le iniziative prevedano un coinvolgimento diretto dei giovani. Per facilitare la partecipazione, gli organizzatori hanno stretto una collaborazione con istituzioni culturali ed educative del territorio. Questo approccio vuole offrire un momento di confronto e riflessione su temi di legalità e identità storica, temi fondamentali per la città.
Interazione con il mondo scolastico e culturale
L’interazione con il mondo scolastico è uno dei punti focali. La direzione scolastica provinciale ha aderito attivamente, consentendo a diversi istituti di partecipare con propri rappresentanti e studenti. La presenza dell’accademia di belle arti e del museo archeologico arricchisce l’offerta culturale, affiancando materiali storici a momenti più artistici e didattici. Poste italiane, insieme all’archivio di stato, contribuisce con esposizioni e materiali d’archivio che raccontano l’evoluzione dell’arma.
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Piazza de nava come simbolo di storia e contemporaneità
La scelta di piazza De Nava come luogo principale degli eventi del 4 giugno non è casuale. Nel comunicato ufficiale, questa piazza viene descritta come una “metafora urbana di modernità” capace di mantenere l’identità cittadina nel tempo. Oggi rappresenta un crocevia di vita quotidiana, ma anche un punto di riferimento che lega passato e presente.
Durante la giornata, un concerto dell’orchestra Bolani farà da cornice alla mostra dedicata alla storia dei carabinieri. La mostra esporrà cimeli, libri, stampe e uniformi d’epoca, mostrando l’evoluzione dell’arma e il suo rapporto con la società. Questa composizione tra arte e storia vuole accentuare la funzione dei carabinieri sia come custodi della legalità, sia come parte della memoria collettiva della comunità.
Piazza de nava come spazio di incontro
La piazza, quindi, diventa spazio di incontro e riflessione. La presenza del pubblico, dai cittadini agli studenti, contribuisce a legare la celebrazione a un sentimento di appartenenza locale. L’evento si configura come momento pubblico che unisce cultura e impegno civile sotto un’unica narrazione.
Gli eventi del 3 e 5 giugno: scuola, musica e cerimonie in armi
Il calendario si apre il 3 giugno alle 10.30 con un evento nell’auditorium della scuola allievi dei carabinieri. In questa occasione saranno ospitati rappresentanti delle scuole partecipanti al progetto. L’attore Gigi Miseferi porterà il proprio contributo, mentre l’orchestra del liceo musicale Tommaso Gulli, diretta dal maestro Cettina Nicolosi, si esibirà insieme al coro Coral Dream diretto dalla professoressa Iside Gurnari.
Questa giornata assume un valore particolare per la combinazione tra linguaggi artistici e temi civici. L’interazione tra musica e parole serve a coinvolgere studenti e spettatori in modo diretto sui valori che l’arma dei carabinieri incarna. La musica diventa strumento per raccontare e risvegliare l’attenzione sulle radici e sulle prospettive future del territorio.
La mattina del 5 giugno lo scenario ritorna a piazza De Nava per la tradizionale cerimonia in armi. Questa fase dell’evento rappresenta un momento istituzionale di rispetto e onore al corpo dei carabinieri, con la partecipazione delle autorità locali e dei cittadini. La cerimonia si svolge all’aperto, offrendo alla città un appuntamento di visibilità e rappresentanza.
Commenti istituzionali e il valore pubblico delle iniziative
Alla presentazione del programma ha preso parte anche il sindaco di reggio calabria, Giuseppe Falcomatà. Il primo cittadino ha evidenziato il valore di queste iniziative, definite capaci di “parlare al cuore dei cittadini” e di stimolare riflessioni sulla legalità e sull’educazione civica. Falcomatà ha ricordato come gli eventi scelti si svolgano in luoghi particolarmente significativi dal punto di vista paesaggistico e culturale della città.
Il sindaco ha messo l’accento sul fatto che fondere cultura, legalità ed educazione consente di raggiungere un pubblico ampio, garantendo una partecipazione più profonda e reale. Questi momenti riflettono un interesse concreto per quella parte di cittadinanza attiva che riconosce nell’arma dei carabinieri un riferimento fondamentale.
La risposta delle istituzioni e della comunità testimonia uno sforzo per mantenere viva la memoria storica, senza perdere di vista le sfide attuali e quelle future della società locale. Di fronte a queste celebrazioni la città mostra la volontà di coltivare il suo legame con le istituzioni, attraverso forme di partecipazione collettiva e partecipata.