In Italia il numero dei giovani che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi di formazione, noti come Neet, ha raggiunto una quota significativa. Questi ragazzi e ragazze, che rappresentano una fetta importante della popolazione giovanile, fanno emergere sfide sociali ed economiche rilevanti. Con una percentuale superiore alla media europea, che si attesta intorno all’11%, l’Italia ha bisogno di interventi mirati per arginare il fenomeno. La fondazione Cariplo ha annunciato un investimento consistente per affrontare la questione nei prossimi anni, puntando a sostenere chi resta fuori dai circuiti tradizionali di istruzione e lavoro.
I dati sui Neet in italia e come si confrontano con l’europa
I dati più recenti indicano che in Italia il 15,2% dei giovani rientra nella categoria dei Neet. Questi giovani, che non partecipano ad attività di istruzione, formazione o impiego, contano circa 1.300.000 unità sul territorio nazionale. Il dato italiano si confronta con una media europea inferiore, fissata all’11% della popolazione giovanile, un divario che evidenzia una situazione critica per il nostro Paese. Questo fenomeno riflette dinamiche economiche, sociali e culturali che determinano l’allontanamento dei giovani dal mercato del lavoro e dalle opportunità formative.
Principali cause del fenomeno Neet
Tra le cause principali, si annoverano la difficoltà di accesso al lavoro stabile, lacune nel sistema educativo e forme di esclusione sociale che rendono complicato per molti ragazzi orientarsi in un contesto incerto. La presenza di Neet concentra l’attenzione su una fascia di popolazione che rischia di restare ai margini, compromettendo non solo il loro futuro personale, ma anche la crescita economica e sociale dell’Italia. I dati del fenomeno, oltre a segnalare un allarme, richiedono azioni concrete per garantire un reinserimento efficace di questi giovani nel tessuto produttivo e formativo.
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Fondazione cariplo investe su lombardia e piemonte
Da luglio 2024 fondazione Cariplo ha deciso di destinare 20 milioni di euro a progetti dedicati alla lotta contro il fenomeno dei Neet. Questi fondi saranno spesi principalmente nel territorio di riferimento dell’ente, ovvero la Lombardia e due province piemontesi, Novara e Verbano-Cusio-Ossola. L’obiettivo è creare interventi che non restino confinati all’ambito interno della fondazione, ma abbiano impatto reale e tangibile sulle comunità locali.
Collaborazione con partner strategici
L’iniziativa punta a prevenire il fenomeno, intervenendo su diversi livelli. Si lavorerà per comprendere meglio le cause che spingono i giovani a uscire dai percorsi formativi e lavorativi e per individuare metodologie efficaci di reinserimento. La fondazione conta sul sostegno di partner importanti, come Intesa Sanpaolo e la Regione Lombardia, per rafforzare l’efficacia delle azioni messe in campo. La collaborazione tra enti pubblici e privati intende dare un segnale chiaro sulla necessità di affrontare il tema con risorse adeguate e strategie mirate.
Un approccio strategico per i giovani esclusi
L’intervento della fondazione Cariplo si inserisce nel quadro più ampio della sfida demografica e sociale che interessano l’Italia, dove il rapporto tra generazioni si sta modificando. L’incontro ‘Demografia, un patto fra generazioni’, tenutosi a Roma, ha evidenziato come i Neet rappresentino un nodo cruciale nella costruzione del futuro del Paese. Il fenomeno non riguarda solo il presente immediato, ma condiziona il tessuto economico e sociale italiano a lungo termine.
Necessità di azione tempestiva
Fondazione Cariplo evidenzia la necessità di agire con tempestività e concretezza. “Agire subito significa definire politiche e interventi capaci di inserirsi nelle realtà territoriali, seguendo le peculiarità di ogni contesto e puntando a coinvolgere i giovani, le loro famiglie e le comunità locali”. Obiettivo è recuperare quella parte di popolazione esclusa, spesso invisibile, rendendola protagonista del cambiamento attraverso percorsi di formazione e lavoro integrati.
Il sostegno da parte di importanti istituzioni economiche e regionali conferma che la questione è considerata prioritaria. Le risorse messe a disposizione dovranno tradursi in azioni efficaci e misurabili nel tempo, per non lasciare spazio ad altri allontanamenti e marginalizzazioni. La sfida resta aperta e richiede un impegno condiviso per invertire la tendenza e valorizzare il potenziale dei giovani Neet.