Ibsa foundation fellowship 2024 a Milano, attenzione alla ricerca di base in biomedicina e giovani ricercatori

Ibsa foundation fellowship 2024 a Milano, attenzione alla ricerca di base in biomedicina e giovani ricercatori

Il programma Ibsa foundation fellowship 2024 finanzia giovani ricercatori under 40 in dermatologia, endocrinologia, fertilità, ortopedia, medicina rigenerativa e healthy aging, con forte presenza femminile.
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Il programma Ibsa Foundation Fellowship 2024 finanzia giovani ricercatori under 40 in ambiti biomedici poco sostenuti, come dermatologia, endocrinologia, medicina rigenerativa e healthy aging, promuovendo innovazione e una forte partecipazione femminile. - Gaeta.it

Il programma Ibsa foundation fellowship 2024 punta a finanziare la ricerca di base in ambiti biomedici poco sostenuti dai finanziamenti tradizionali. A Milano, durante la cerimonia di premiazione, il professor Domenico Salvatore ha evidenziato l’importanza di questa iniziativa che seleziona giovani ricercatori under 40 da diversi Paesi. Le aree interessate includono dermatologia, endocrinologia, fertilità, ortopedia, medicina rigenerativa e healthy aging, con una forte partecipazione femminile tra i candidati.

Un sostegno concreto alla ricerca di base in biomedicina

Domenico Salvatore, ordinario di endocrinologia all’università degli studi Napoli Federico II e componente dello scientific board di Ibsa foundation, ha sottolineato il ruolo cruciale della ricerca di base per ogni progresso innovativo nel settore biomedico. Questa branca scientifica raramente riceve fondi adeguati, sia pubblici sia privati, soprattutto in settori come la dermatologia, la fertilità o la medicina del dolore.

Il premio Ibsa fellowship rappresenta quindi uno strumento di supporto diretto per progetti indipendenti, dando spazio ad ambiti spesso trascurati ma fondamentali per sviluppare nuove scoperte che possano tradursi in terapie o diagnosi migliori. Salvatore ha descritto la scelta di puntare su questi campi come una strategia rivolta a valorizzare settori clinici di grande impatto che non godono di visibilità adeguata nelle modalità di finanziamento convenzionali.

Una strategia per valorizzare settori clinici trascurati

In pratica, la fondazione Ibsa decide di orientare le risorse verso ricerche che potrebbero rivoluzionare la medicina, ma che non ricevono attenzione perché spesso mancano di applicazioni immediate appariscenti. Questo tipo di approccio prova a colmare un vuoto presente nella comunità scientifica, facendo emergere idee che altrimenti resterebbero nascste.

Le aree scientifiche al centro del bando e i temi emergenti

Le borse di studio del bando 2024 riguardano cinque grandi ambiti: dermatologia, endocrinologia, fertilità con particolare attenzione all’urologia, medicina del dolore associata all’ortopedia e reumatologia. Questi settori, spiega Salvatore, sono legati a patologie e problematiche diffuse che necessitano di rinnovata attenzione scientifica, soprattutto nella comprensione dei meccanismi di base.

Negli ultimi anni si sono aggiunte due nuove categorie che riflettono trend emergenti nel mondo medico. Healthy aging, cioè l’invecchiamento sano, e la medicina rigenerativa sono diventate cruciali per interpretare le esigenze di una popolazione che invecchia. Nel 2024, 89 candidati su 259 hanno presentato progetti proprio in queste aree, confermando un crescente interesse.

Attenzione ai temi sociali e innovativi

L’hanno spiegato anche esperti del settore: si tratta di discipline che si prestano a sviluppi che rispondono a sfide sociali importanti, come la qualità della vita negli anziani e le tecniche per rigenerare tessuti danneggiati. La promozione di studi su questi temi permette di costruire conoscenze utili alla medicina pratica ma ancora poco finanziate.

La selezione orienta quindi la ricerca verso una visione futura di salute pubblica, sostenendo una nuova generazione che guarda alla prevenzione e al miglioramento globale del benessere, oltre che alla cura tradizionale.

Il profilo dei giovani ricercatori e la rilevanza della presenza femminile

Il bando Ibsa 2024 ha attirato partecipanti provenienti da università e centri di ricerca in tutto il mondo. Tutti gli aspiranti hanno meno di 40 anni e vantano esperienze significative in ambito laboratoristico. Tra questi molti hanno già pubblicazioni importanti e portano avanti studi con una visione chiara delle ricadute che potranno avere sulla medicina di domani.

Un dato che Domenico Salvatore ha voluto mettere in luce riguarda la composizione di genere: oltre il 63% delle candidature ricevute nelle 12 edizioni del premio sono da ricercatrici donne. Questa presenza significativa rafforza il ruolo femminile nella scienza, che continua a crescere contribuendo con prospettive nuove e approcci differenti al lavoro di ricerca.

Un bando internazionale e meritocratico

Il bando, quindi, si rivolge a una comunità internazionale diversa e aperta, dove la meritocrazia scientifica viene sostenuta senza distinzioni. Il coinvolgimento di giovani donne in una percentuale così alta dimostra un cambiamento reale nella dinamica della ricerca biomedica.

Il programma Ibsa fellowship si pone come terreno fertile per idee fresche e progetti indipendenti, capaci di spingere la medicina verso territori ancora poco esplorati. L’attesa per le prossime fasi è rivolta a vedere quali innovazioni questi scienziati riusciranno a proporre nei loro campi.

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