La crescente domanda di voli nel mondo si scontra con un problema critico: la consegna di nuovi aeromobili si è fortemente rallentata. La Iata, che raccoglie le compagnie aeree di tutto il globo, ha segnalato un deficit storico nella produzione degli aerei. Questo genera una crisi significativa che obbliga le compagnie a estendere la vita operativa di aeromobili più vecchi e meno performanti, mettendo a rischio la redditività e gli obiettivi ambientali del settore.
Deficit di produzione aeronautica in cifre: l’allarme iata
Nel periodo che va dal 2019 al 2025, secondo stime Iata, è nato un deficit di quasi 4.814 velivoli prodotti in meno rispetto alle necessità. In totale, l’industria aeronautica dovrebbe consegnare 5.352 aeromobili per non lasciare scoperta la domanda crescente. Tuttavia, le consegne non tengono il passo con le richieste, toccando un livello di ritardo mai visto prima.
Le compagnie aeree si trovano costrette a mantenere in servizio aerei più datati, meno efficienti dal punto di vista consumi e con costi operativi più alti. Questo scenario non solo pesa sui bilanci aziendali ma appesantisce anche l’impatto ambientale del trasporto aereo, contrastando gli obiettivi di riduzione delle emissioni.
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Il vero nodo della situazione risiede nelle difficoltà produttive generate da interruzioni della catena di fornitura. Settori critici come la produzione dei motori e la gestione logistica dei componenti sono in crisi dopo gli effetti della pandemia, che ha creato paralisi aziendali, burnout del personale, bancarotte dei fornitori e perdita di competenze tecniche importanti.
Questi fattori si sommano e aggravano i tempi di produzione e consegna. Le compagnie aeree, davanti a un problema che nasceva già prima del covid e che si è acuito, devono ripensare strategie e piani di rinnovo o ampliamento delle flotte. Inevitabilmente questa revisione si traduce in una crescita rallentata, perdita di opportunità commerciali e difficoltà a rispondere al mercato.
Impatti sul settore aereo e sulle prospettive future
La carenza di nuovi aeromobili e il conseguente uso prolungato di vecchi modelli impattano negativamente su diversi aspetti dell’industria del trasporto aereo. La riduzione della capacità operativa limita l’accesso a nuove rotte o la frequenza dei collegamenti esistenti. Il costo maggiore del carburante e della manutenzione degli aerei obsoleti riduce i margini economici delle compagnie.
In termini ambientali, si assiste a un aumento delle emissioni per passeggero, in contrasto con le politiche di sostenibilità adottate a livello globale. Senza un rapido miglioramento nella produzione e consegna degli aeromobili, il settore potrebbe affrontare difficoltà crescenti nel mantenere un servizio di qualità e nell’adeguarsi agli standard ambientali imposti.
La Iata ha più volte sottolineato l’urgenza di interventi che supportino la ripresa e il potenziamento della capacità produttiva, oltre a soluzioni per superare le criticità logistiche. Nonostante gli sforzi, al momento la situazione rimane delicata e senza segnali concreti di rapido miglioramento, lasciando le compagnie aeree con limiti di capacità pesanti proprio nel momento della forte spinta della domanda globale.