I segreti di Montisola: il ritorno di Pietro Rota nel romanzo "La montagna nel lago"

I segreti di Montisola: il ritorno di Pietro Rota nel romanzo “La montagna nel lago”

Nel romanzo “La montagna nel lago”, Jacopo De Michelis esplora il ritorno di Pietro Rota a Montisola, dove affronta un omicidio irrisolto e i fantasmi del passato familiare e storico.
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I segreti di Montisola: il ritorno di Pietro Rota nel romanzo "La montagna nel lago" - Gaeta.it

Jacopo De Michelis, nel suo romanzo “La montagna nel lago”, pubblicato da Giunti, offre un’accattivante esplorazione di sogni infranti e crimini irrisolti, immersi nella suggestiva cornice di Montisola, sul lago d’Iseo. La storia si snoda attorno al protagonista Pietro Rota, il quale, dopo anni di lontananza, torna nella sua isola natale per affrontare un dramma familiare e sbrogliare una complessa matassa di eventi che si intrecciano con il passato oscuro dell’Italia.

Il ritorno di Pietro Rota è stato un cambio di vita

Pietro Rota, assieme ai suoi amici d’infanzia Cristian Bonetti ed Elisabetta Previtali, ha vissuto esperienze diverse dalla giovinezza. Mentre Pietro ha lasciato Montisola per cercare fortuna a Milano, i suoi amici sono rimasti sull’isola. Questa separazione ha segnato le loro vite in modi profondi e nostalgici, lasciando ognuno di loro con il proprio “prezzo” da pagare. La narrazione si concentra sul ritorno di Pietro il 3 settembre 1992, un evento che riaccende le emozioni sopite e induce i protagonisti a riconsiderare scelte passate e il significato del sacrificio.

L’inaspettato rientro di Pietro non è solo un gesto nostalgico, ma una necessità: egli deve scagionare il padre, Nevio, accusato di omicidio. Questo ritorno porta alla luce una serie di domande sul passato, le relazioni e il legame con l’isola. La vita di Pietro da giornalista, scalfita da esperienze poco gratificanti e da un’esistenza complicata segnata dalla cocaina e dai giochi d’azzardo, diventa il motore delle indagini che intraprenderà. Un confronto tra la vita che ha lasciato e quella che ha scelto di vivere a Milano, in un contesto di sfide che lo porteranno a scrutare oltre le apparenze.

L’enigma dell’omicidio andrà risolto

Pietro, per salvare il padre, deve affrontare la delicata questione dell’omicidio di Emilio Ercoli, un ex amico nonché l’uomo più ricco dell’isola. La cattiva sorte di Pietro lo costringe a urlare un’inquietante verità: la gente che lo circonda, inclusi i suoi amici più fidati, potrebbe non essere ciò che appare. Inizia così un’indagine avvincente che lotta per costruire frasi di senso e scoprire chi si nasconde dietro le facciate familiari.

Senza avere mai la chiave definitiva, Pietro si avventura tra relazioni perdute e vecchi rancori. Le indagini lo portano a confrontarsi con la disillusione e a mettere in discussione la propria identità. Il commissario Cortinovis, d’altro canto, sembra assente, permettendo a Pietro di svolgere la maggior parte del lavoro. Una dinamica che non solo mette in evidenza la vitalità del giovane investigatore, ma svela anche una rete di segreti che per lungo tempo ha tenuto a bada la verità.

La storia oscura di Montisola

Nel corso delle indagini, Pietro scava nel passato e rivela una storia inquietante risalente agli anni della Repubblica di Salò. Si scopre infatti che Montisola fu rifugio per alcuni gerarchi della X Mas, compreso il comandante Valerio Borghese. Questo periodo enigmatico porta l’autore a disvelare non solo il mito di eroi e battaglie, ma a mettere in luce debolezze e meschinità di quegli uomini che una volta erano celebrati.

Jacopo De Michelis affronta questi temi con sana a scardinare narrazioni tradizionali, demistificando l’idea di un’epica romantica legata alla morte in battaglia. Le figure dei gerarchi vengono illuminate sotto una luce cruda e spietata, mostrando che anche i potenti possono nascondere bassezze e vigliaccherie. Questo percorso narrativo permette al lettore di comprendere come le storie personali si intreccino con le trame più ampie della storia italiana.

Con uno stile evocativo, l’autore presenta una storia che ci permette di riflettere sul peso delle decisioni e sui temi della memoria, della lealtà e dello spirito umano. La coraggiosa esplorazione dei lati oscuri della storia di Montisola offre ai lettori una narrazione che va ben oltre il giallo, sfiorando questioni morali e sociali che risuonano ancora oggi.

Un romanzo che stimola riflessioni profonde

“La montagna nel lago” si distingue non solo per la sua trama intricata ma anche per la profondità dei temi trattati. Con una scrittura che invita alla riflessione, l’autore riesce a tessere una rete di eventi e personaggi che, all’apparenza distinti, si intrecciano per formare un racconto coeso e coinvolgente. Le differenti linee narrative si sovrappongono, creando una tela complessa che affronta questioni di identità, passato e le conseguenze delle azioni.

Nonostante una copertina dall’aspetto convenzionale, il romanzo invita a considerare le zone d’ombra della storia e le vulnerabilità umane, presentando al lettore spunti di riflessione su come eventi passati possano influenzare le scelte e le relazioni nel presente. “La montagna nel lago” non è solo un giallo, bensì un’indagine sui legami umani, il prezzo dei sogni e il peso della verità.

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