Sono in continua crescita le vendite di prodotti alimentari che vantano l’icona del tricolore sulle loro etichette. Secondo un report recente, questi beni hanno generato un fatturato di ben 7 miliardi di euro, posizionando il marchio della bandiera italiana al vertice dell’interesse dei consumatori. A seguire, a una certa distanza, troviamo altre certificazioni come FSC e l’indicazione ‘100% italiano‘, entrambe con un valore di oltre 4,9 miliardi di euro. L’analisi è stata redatta dall’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, che ha effettuato un monitoraggio sulle vendite di oltre 138 mila prodotti, esaminando la presenza di certificazioni, pittogrammi e indicazioni geografiche.
I claim più rilevanti nella classifica delle vendite
L’Osservatorio Immagino ha stilato una classifica dei primi 25 claim per valore, partendo da dati raccolti da NielsenIQ. Tra i vantaggi economici più evidenti, emerge chiaramente l’efficacia del claim ‘senza glutine‘ e ‘senza lattosio‘, con un aumento notevole nella sezione delle intolleranze alimentari. Questi segni distintivi si rivelano fondamentali per attrarre una clientela sempre più attenta e consapevole. È sorprendente notare che anche il segmento ‘free from‘ sta guadagnando terreno, evidenziando l’interesse crescente degli acquirenti per la salute e il benessere. Similmente, i prodotti ricchi di proteine, fibre e vitamine, spesso etichettati come ‘integrale‘, stanno raccogliendo adesioni significative.
Questo trend, osservato nel mercato, non riguarda solo il settore alimentare in senso stretto ma implica anche una crescente sensibilità dei consumatori verso le caratteristiche nutrizionali dei prodotti. Gli acquirenti ricercano sempre di più informazioni specifiche, e i claim che enfatizzano il contenuto salutare diventano motivazioni decisive per l’acquisto.
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Sostenibilità e nuove tendenze alimentari
Un’altra sezione particolarmente rilevante è dedicata alla sostenibilità . Le vendite di prodotti che si contraddistinguono per l’attenzione all’ambiente, come quelli con l’indicazione ‘meno plastica‘ e la certificazione ‘Sustainable cleaning‘, sono in costante crescita. La preferenza dei consumatori per i prodotti biologici è evidente e questa tendenza sta cambiando il modo in cui le aziende si approcciano alla produzione alimentare.
Parallelamente, nuove abitudini alimentari come diete vegetariane e vegane stanno prendendo piede, con le certificazioni kosher che rappresentano ulteriori opportunità di mercato. Le aziende stanno adattando le loro offerte per rispondere a queste richieste, creando gamme di prodotti che si allineano sempre di più con i valori dei consumatori. Tali sviluppi sono anche un segno della crescente consapevolezza riguardo non solo alla salute personale, ma anche all’impatto ambientale.
La varietà dei gusti e delle texture
Un aspetto interessante che emerge dal monitoraggio del mercato è legato all’edonismo alimentare. I consumatori sono sempre più attratti da prodotti che offrono esperienze gustative uniche, come quelli arricchiti da ingredienti come cacao o che presentano texture particolarmente croccanti. Innovazioni in ambito culinario stanno spingendo le aziende a esplorare nuove possibilità e a sperimentare ricette uniche che deliziano il palato. Questo desiderio di esplorare nuovi sapori e consistenze ha portato a una diversificazione dell’offerta, che sta settando nuovi standard nel settore alimentare.
Il riconoscimento della qualità è fondamentale in un mercato affollato. Con la crescente disponibilità di informazioni sui prodotti e una maggiore trasparenza da parte dei produttori, i clienti sono diventati più esigenti e capaci di effettuare scelte ponderate basate su criteri ben definiti. La classifica dei claim realizzato dall’Osservatorio Immagino conferma questo cambiamento di mentalità , dove il consumatore cerca non solo l’affidabilità , ma anche il gusto e l’eticità del prodotto che acquista.