Nel quartiere guadagna, i padiglioni situati di fronte alla chiesa principale sono ormai trasformati in una discarica a cielo aperto. Nonostante diversi tentativi da parte del comune per affidarne la gestione, questi spazi restano inutilizzati e invasi da rifiuti. La situazione desta preoccupazione tra i residenti, soprattutto perché coinvolge anche un monumento storico vicino come la torre dei diavoli, ormai circondata da immondizia e topi.
Lo stato di degrado dei padiglioni davanti alla chiesa del quartiere guadagna
I padiglioni si trovano in una posizione centrale, proprio davanti alla chiesa più importante del quartiere guadagna. Questi immobili, invece di essere uno spazio utile per la comunità, sono diventati un luogo degradato e abbandonato. Da anni vengono utilizzati come deposito di rifiuti, con cumuli di spazzatura sparsi ovunque. La situazione ha reso i padiglioni non solo uno spettacolo poco gradevole, ma un reale pericolo igienico-sanitario. I tentativi di pulizia si sono rivelati momentanei e inefficaci, visto che nessuno si è fatto carico di gestire e far rinascere questi spazi.
Il comune e i tentativi di gestione
Dal 2016 ad oggi, il comune ha provato a trovare una soluzione lanciando due bandi pubblici per la gestione dei padiglioni, senza però ottenere risposte positive. Nessuna società o associazione ha voluto assumersi la responsabilità di recuperare gli immobili. Il mancato interesse a partecipare ai bandi riflette lo stato di abbandono e lo sforzo richiesto per mettere in sicurezza e valorizzare l’area.
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La torre dei diavoli e l’impatto del degrado sul patrimonio storico del quartiere
Accanto ai padiglioni si trova la torre dei diavoli, un bene storico medievale del quartiere guadagna. Questa torre è uno dei pochi monumenti a testimonianza della storia locale, ma negli ultimi anni ha subito gravi conseguenze a causa del degrado dell’area circostante. Rifiuti e immondizia hanno invaso lo spazio intorno alla torre, attirando topi e creando problemi igienici che mettono a rischio la conservazione del monumento.
I residenti del quartiere segnalano che la torre è diventata un simbolo di abbandono, tanto da suscitare critiche e preoccupazioni diffuse. Le autorità locali finora non hanno avviato interventi di recupero o manutenzione specifica, lasciando che la torre resti in uno stato di trascuratezza. Gli abitanti sottolineano l’importanza di proteggere questo patrimonio storico, evitando che sia definitivamente compromesso dal degrado.
La mancanza di spazi per il quartiere guadagna e le richieste dei cittadini
Nel quartiere guadagna si sente la mancanza di servizi e strutture di base, soprattutto per i bambini. Non ci sono spazi giochi adeguati, né aree verdi attrezzate per attività all’aperto. Questo vuoto rende la vita quotidiana più difficile per le famiglie che vivono nella zona, e alimenta un senso di abbandono e marginalità.
L’appello del consigliere comunale antonino randazzo
Il consigliere comunale antonino randazzo ha richiamato l’attenzione su questo tema, invitando la comunità a farsi carico della rinascita del quartiere. Ha sottolineato come gli spazi attuali possano essere trasformati in aree utili e frequentabili, chiedendo un impegno condiviso tra istituzioni e cittadini per portare avanti questo obiettivo. La mancanza di strutture adeguate limita inoltre le occasioni di socializzazione e di movimento per i più giovani, aumentando l’isolamento sociale.
Gli abitanti della zona guardano a questa situazione con speranza ma anche con realismo. Le difficoltà sono evidenti, ma recuperare gli spazi abbandonati potrebbe rappresentare un primo passo per ridare vita al quartiere, rendendolo più vivibile e sicuro. Nell’attesa, però, restano i problemi legati al degrado e alla gestione dei rifiuti, che pesano sull’intera comunità.
I tentativi del comune per risolvere il problema e le prospettive future
Il comune di palermo ha tentato di affrontare la questione lanciando due bandi pubblici, nel 2016 e negli anni successivi, rivolti ad associazioni o imprese interessate a prendere in gestione i padiglioni del quartiere guadagna. L’assenza di proposte ha però bloccato ogni possibilità di intervento strutturale.
La gestione di questi spazi richiede risorse e un progetto serio, visto lo stato di degrado in cui versano. Al momento, senza un gestore e senza un piano di recupero, le condizioni continuano a peggiorare, aumentando il disagio per chi abita in zona.
Gli amministratori locali dovranno valutare nuove soluzioni, magari coinvolgendo direttamente la comunità o cercando forme alternative di gestione. La collaborazione tra enti pubblici e cittadini potrebbe essere una via per riprendere in mano la situazione. Considerato il valore storico e sociale dell’area, è evidente che serve un intervento tempestivo per fermare il degrado e dare nuova vita a questi immobili.