La stagione dei mirtilli in Italia si conferma ampia e coinvolgente, con oltre 2,5 milioni di famiglie che scelgono questo frutto almeno una volta al mese tra marzo e luglio 2024. Il consumo si concentra soprattutto a maggio, quando si registra un picco di più di 3 milioni di nuclei domestici acquirenti. L’attenzione al benessere e la crescente diffusione dei piccoli frutti arricchiscono il mercato, ma il prezzo resta un elemento decisivo per i consumatori.
La diffusione dei mirtilli nelle famiglie italiane e il profilo degli acquirenti
I dati raccolti sull’anno terminante marzo 2025 mostrano un aumento significativo nel consumo di mirtilli rispetto a due anni fa. Oltre il 30% delle famiglie ha acquistato il prodotto almeno una volta, contro il 23% rilevato nel 2023. La frequenza media di acquisto supera i sei atti all’anno per famiglia. È il nucleo familiare giovane con bambini a guidare questa tendenza: la penetrazione sale al 112% nelle case dove ci sono figli, e risulta più alta tra i responsabili d’acquisto sotto i 54 anni.
Attenzione al benessere e qualità
Questo quadro suggerisce un interesse crescente verso alimenti che uniscono gusto e benefici per la salute. I mirtilli, noti per le loro proprietà antiossidanti, attraggono proprio chi cura la dieta familiare in modo particolare. Va sottolineato che la motivazione all’acquisto si combina con un profilo di spesa che riflette la qualità del prodotto.
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Aspetti economici e impatto dei costi sul mercato dei mirtilli
Nonostante l’attenzione alla salute, il prezzo rimane un elemento cruciale. L’inflazione e l’aumento dei costi di produzione pesano sul costo finale nei punti vendita, mentre gli stipendi non hanno avuto incrementi proporzionati. La spesa media per confezioni da poco più di 250 grammi supera i 3,30 euro. Questo dato indica che i consumatori sono disposti a pagare un prezzo superiore per la qualità del frutto.
Il prodotto a peso fisso domina il mercato, perché i mirtilli sono molto delicati e richiedono confezioni curate per mantenere freschezza e integrità fino all’acquisto. La qualità del packaging influenza spesso la scelta d’acquisto, soprattutto nei negozi della grande distribuzione.
Il ruolo del biologico nella domanda di mirtilli delle famiglie italiane
Il biologico rappresenta un segmento in espansione, ma ancora poco sviluppato nel campo dei mirtilli. La quasi totalità delle famiglie italiane acquista prodotti bio confezionati almeno una volta all’anno, tuttavia per i mirtilli la penetrazione resta sotto il 2%. Ciò indica spazio per crescita, vista la domanda generale di alimenti più sostenibili e controllati.
L’interesse verso il bio potrebbe tradursi in future scelte di acquisto più frequenti, specialmente considerando che il frutto è spesso consumato fresco e con attenzione alla qualità. Investimenti mirati in questo campo e una comunicazione efficace potrebbero spingere verso un aumento dei prodotti biologici nel carrello degli italiani.
Segmenti in espansione e potenzialità future
I canali di vendita prevalenti per i mirtilli in italia
La distribuzione dei mirtilli segue le dinamiche generali dell’ortofrutta. I supermercati si confermano il canale principale, con una penetrazione superiore al 19%. I discount seguono da vicino, con quasi il 14% delle famiglie che compra il prodotto in questi punti vendita. I mercati locali e le vendite dirette sono invece meno rilevanti su scala nazionale.
Questo assetto di vendita indica una preferenza consolidata per i luoghi dove si possono trovare prodotti confezionati e garantiti nella freschezza. La vendita organizzata consente ai consumatori di scegliere confezioni di peso fisso, garantendo standard qualitativi e una disponibilità costante durante la stagione di consumo.