I leoni dell’accademia di belle arti di napoli trasferiti per un restauro strutturale alla fonderia del giudice

I leoni dell’accademia di belle arti di napoli trasferiti per un restauro strutturale alla fonderia del giudice

Il restauro dei leoni in bronzo dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, guidato da Merj Nesi e Antonio Del Giudice, coinvolge Lions Club Napoli Lamont Young e la Soprintendenza per tutelare il patrimonio artistico cittadino.
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I due leoni in bronzo dell’Accademia di Belle Arti di Napoli sono stati rimossi per un restauro strutturale presso la fonderia Del Giudice, grazie alla collaborazione tra l’Accademia e il Lions Club Napoli Lamont Young, con l’obiettivo di conservarli e ricollocarli nella loro sede originale. - Gaeta.it

La facciata dell’Accademia di Belle Arti di Napoli si presenta ora senza i due storici leoni in bronzo che da anni dominavano la scalinata di accesso. Davanti all’ingresso principale, le sculture, realizzate partendo dai modelli in gesso di Tommaso Solari, sono state trasferite alla fonderia Del Giudice per un restauro strutturale fondamentale. Un intervento che coinvolge diverse figure dell’Accademia e che punta a conservare le opere per il futuro.

Il trasferimento dei leoni e la collaborazione tra istituzioni

Negli ultimi giorni del 2024, i due leoni bronzei sono stati rimossi per iniziare una serie di interventi conservativi che restituiranno loro nuova vita. La decisione è stata presa grazie all’impegno di Antonino Magliulo, membro del consiglio di amministrazione dell’Accademia, e condivisa con la presidente Rosita Marchese e il direttore Giuseppe Gaeta. L’iniziativa ha ricevuto un sostegno principale dal Lions Club Napoli Lamont Young, da tempo impegnato nella tutela del patrimonio artistico locale. Questo sodalizio, che ha siglato un protocollo d’intesa con l’Accademia, ha promosso a dicembre 2024 una raccolta fondi in collaborazione con vari partner e sostenitori, da destinare in parte a questo restauro.

Impegno del lions club nel patrimonio napoletano

L’intervento sulla scultura rientra nelle attività del club, riconosciuto a livello cittadino per l’attenzione verso opere e monumenti che raccontano la storia e la cultura di Napoli. Grazie a questa sinergia, si è potuta avviare la campagna di raccolta delle risorse economiche indispensabili per far partire i lavori che, in effetti, erano ormai necessari dopo anni di esposizione agli agenti atmosferici.

Le fasi di studio e le analisi effettuate prima del restauro

Prima di arrivare alla rimozione delle opere, l’Accademia ha seguito un lungo percorso di osservazione e verifica. Dal 2018 i leoni sono stati soggetti a controlli periodici condotti con cura dalla docente restauratrice Merj Nesi. Oltre al monitoraggio regolare, a partecipare allo studio sono stati anche la delegata al patrimonio Federica De Rosa e la delegata alla conservazione Paola Fiore. Questi controlli hanno evidenziato segni di deterioramento e problematiche strutturali che avrebbero richiesto un intervento immediato.

Ruolo chiave di antonio del giudice nel restauro

Importante è stata anche la collaborazione con il fonditore Antonio Del Giudice, esperto nella lavorazione e nel restauro di opere bronzee, la cui fonderia è stata scelta per ospitare le opere durante l’intervento. I dati raccolti in questi anni hanno indirizzato il progetto di restauro verso una riparazione approfondita, non superficiale, che potesse assicurare un recupero duraturo.

L’approvazione della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli ha ufficializzato il progetto, inserendolo nel contesto delle politiche di tutela del patrimonio cittadino.

Il processo di restauro e la ricollocazione prevista

Il restauro strutturale dei leoni avverrà presso la Fonderia Nolana, sotto la guida di Merj Nesi e con la partecipazione diretta di Antonio Del Giudice. La supervisione di Federica De Rosa garantirà che ogni passaggio rispetti le indicazioni della Soprintendenza e le migliori pratiche conservazionistiche.

La fase in fonderia riguarda la stabilizzazione delle strutture in bronzo, il consolidamento di parti deteriorate e la ricostruzione di eventuali elementi mancanti o danneggiati. Una volta concluso questo intervento, i leoni torneranno all’Accademia e verranno ricollocati nella posizione originaria, accanto agli scalini d’ingresso, riconsegnando così alla città un simbolo storico importante.

Dopo la riposizione, le sculture saranno sottoposte a un restauro estetico “en plein air” che coinvolgerà direttamente la Scuola di Restauro dell’Accademia. Questa attività si annuncia anche come occasione di sensibilizzazione pubblica sul valore e il rispetto dei monumenti, per promuovere una cultura di cura verso i beni artistici presenti negli spazi urbani.

Il progetto è destinato a caratterizzare i prossimi mesi nel mondo culturale napoletano, rafforzando l’importanza di interventi concreti per la conservazione delle icone storiche.

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