L’ampio edificio dell’albergo dei poveri a Napoli sta attraversando una profonda trasformazione, destinata a cambiare il volto dell’area di piazza Carlo III entro il 2029. Il progetto, sostenuto da un finanziamento di 248 milioni di euro, punta a creare un polo culturale, educativo e sociale che richiama attenzione anche da parte delle istituzioni nazionali e locali.
Aggiornamento lavori e finanziamenti
Al 31 marzo 2025, i cantieri per i primi lotti dell’albergo dei poveri hanno evidenziato progressi significativi. Nel dettaglio, i lavori iniziali termineranno entro il 2026 e l’intero progetto si completerà entro il 2029. L’intervento si basa su risorse finanziarie per un totale di 248 milioni di euro. Di questi, 148 milioni arrivano dal piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr, mentre 100 milioni provengono dal Fondo sviluppo e coesione, in seguito a un accordo firmato fra governo e regione Campania nell’autunno del 2024.
A fine marzo 2025, sono stati impegnati 107,5 milioni di euro e di questi 19,4 milioni sono già stati liquidati e pagati. È in corso inoltre l’affidamento di ulteriori risorse: circa 20,7 milioni verranno destinati a nuove opere di cantiere e 4 milioni per servizi tecnici collegati al progetto.
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La visita del ministro della cultura, Alessandro Giuli, accompagnato dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha certificato l’interesse istituzionale per questo intervento, visto come una delle grandi operazioni di riqualificazione urbana e culturale in corso nel sud Italia.
La funzione culturale dell’edificio
La rigenerazione dell’albergo dei poveri non si limita a un intervento edilizio ma mira a trasformare l’edificio in un centro culturale importante. Circa diecimila metri quadri saranno destinati a ospitare una nuova sezione del museo archeologico nazionale di Napoli . Verranno realizzate sale espositive moderne, un bookshop e un info point, oltre a una biglietteria per gestire i visitatori. Un elemento particolare sarà la terrazza panoramica, che offrirà un nuovo punto di osservazione sulla città.
Con uno spazio di circa seimila metri quadri, verrà inoltre allestita una biblioteca pubblica. Questa conterrà sale polifunzionali per eventi, un bookshop dedicato, una caffetteria e magazzini per la conservazione dei volumi. La biblioteca sarà accessibile alla cittadinanza e utilizzerà alcune delle strutture storiche per conservare e facilitare la consultazione dei materiali.
Questi spazi culturali contribuiranno a valorizzare la storia di un luogo che per decenni è stato conosciuto per una funzione assistenziale, trasformandolo in un punto di riferimento per la cultura e l’apprendimento collettivo.
Università federico II e residenza universitaria
Una parte considerevole dell’albergo dei poveri sarà destinata ad attività didattiche e di ricerca. L’università Federico II di Napoli e la scuola superiore meridionale avranno a disposizione aule e laboratori all’interno del complesso. Questo spazio offrirà opportunità per corsi, seminari e progetti di ricerca direttamente nel cuore della città.
Non sarà solo un luogo per lezioni e studio: sono previste anche una residenza universitaria con 176 posti letto. Le camere saranno composte da 30 stanze singole e 73 doppie, pensate per ospitare studenti durante l’anno accademico. L’ambiente sarà dotato di uffici e aree comuni, facilitando la vita universitaria in un contesto protetto e funzionale.
Questa parte dedicata all’istruzione avvicinerà studenti e ricercatori al centro della città, permettendo uno scambio meno dispersivo e più moderno rispetto agli spazi tradizionali dell’università.
Spazi per uffici, conferenze e possibili funzioni ricettive
Oltre alle funzioni culturali e accademiche, l’albergo dei poveri ospiterà uffici comunali e sale conferenze. Questi spazi supporteranno le attività amministrative, ma potranno anche accogliere eventi pubblici e privati, contribuendo a dare vita a un nuovo polo operativo.
Tra le destinazioni previste ci sono anche aree ad uso temporaneo, pensate per iniziative culturali, sociali o commerciali a breve termine. Sarà presente inoltre un museo dedicato alla storia della fabbrica, che si collega al passato industriale e sociale dell’edificio.
Non è esclusa la possibilità che una sezione dell’edificio ospiti in futuro una struttura ricettiva, come un hotel o una foresteria. Questa soluzione punterebbe a sfruttare la posizione strategica e l’interesse culturale per attrarre visitatori e ospiti, offrendo un servizio integrato nel cuore di Napoli.
In sintesi, i lavori sull’albergo dei poveri puntano a creare un luogo multifunzionale, che unisce cultura, formazione, servizi pubblici e accoglienza dentro un edificio dalle profondità storiche significative.