I distretti energetici positivi tra sostenibilità ambientale, equità sociale e investimenti al centro di rebuild 2025

I distretti energetici positivi tra sostenibilità ambientale, equità sociale e investimenti al centro di rebuild 2025

Rebuild 2025 a Riva del Garda ha evidenziato il ruolo dei distretti energetici positivi nella sostenibilità ambientale, equità sociale e sviluppo economico, con Andrea Martinez di Sinloc che sottolinea l’importanza della programmazione e degli strumenti finanziari.
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L’evento Rebuild 2025 a Riva del Garda ha evidenziato il ruolo chiave dei distretti energetici positivi nella sostenibilità territoriale, sottolineando l’importanza di una programmazione integrata, governance condivisa e strumenti finanziari innovativi per favorire la transizione energetica locale. - Gaeta.it

L’evento Rebuild 2025, svoltosi a Riva del Garda il 6 e 7 maggio, ha richiamato l’attenzione sul ruolo dei distretti energetici positivi nella programmazione territoriale. Andrea Martinez, vicedirettore generale di Sinloc, ha evidenziato come questi distretti possano rappresentare un modello fondamentale per conciliare sostenibilità ambientale, equità sociale e interesse economico, in un contesto in cui le tecnologie digitali giocano un ruolo decisivo nel comparto edilizio.

La programmazione dei distretti energetici positivi come sistema locale

I distretti energetici positivi si configurano come sistemi locali in grado di produrre più energia di quanta ne consumino, grazie all’integrazione di fonti rinnovabili e soluzioni tecnologiche avanzate. Andrea Martinez ha sottolineato che una corretta programmazione di questi distretti permette di orientare le scelte in modo da garantire un bilancio ambientale favorevole, evitando sprechi e inquinamento.

La sfida principale consiste nel definire un piano che tenga conto sia delle caratteristiche specifiche del territorio sia della necessità di coinvolgere diversi attori, pubblici e privati. In effetti, senza una visione complessiva, esiste il rischio che tecnologie differenti si sovrappongano o entrino in conflitto, ostacolando il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. L’importanza della programmazione emerge quindi come prerequisito per coordinare risorse, infrastrutture e investimenti, garantendo un equilibrio tra sviluppo economico e tutela ambientale.

Come pianificare le esigenze energetiche locali

Martinez ha illustrato un metodo per pianificare i distretti energetici, partendo dall’analisi puntuale del fabbisogno energetico di ogni territorio. La mappatura precisa dei consumi permette di individuare le soluzioni tecnologiche più adatte e di incrociare le opzioni in funzione dell’evoluzione tecnica prevista nel medio termine. Questo processo richiede di valutare sia le tecnologie disponibili oggi sia quelle che potrebbero affermarsi nei prossimi anni, mantenendo flessibilità negli investimenti.

Inoltre va considerata la governance dell’intervento. La distribuzione dei ruoli tra enti pubblici, imprese private, cittadini e utility deve essere chiara e funzionale, perché ciascuno contribuisca in maniera efficace alle fasi di realizzazione e gestione degli impianti. La gestione condivisa del territorio favorisce scelte più consapevoli e sostenibili, oltre a facilitare l’accesso ai finanziamenti e la diffusione delle tecnologie green.

Sostenere l’evoluzione dei distretti energetici con strumenti finanziari

Nonostante la visione della programmazione appaia chiara, Andrea Martinez ha evidenziato che il mercato dei distretti energetici positivi si trova in una fase di incertezza che richiede supporti specifici. Per qualche anno ancora sarà necessario un intervento economico in grado di bilanciare i rischi legati a questa transizione.

Gli strumenti finanziari, ha spiegato, non dovranno essere esclusivamente contributi a fondo perduto, ma meccanismi capaci di mitigare le incertezze e di favorire l’ingresso di investitori sia pubblici che privati. L’adozione di modelli finanziari innovativi e flessibili permetterà di sostenere i progetti senza gravare eccessivamente sul bilancio pubblico, spingendo verso la maturazione del mercato.

La collaborazione come chiave per il futuro

La collaborazione di tutti gli stakeholder territoriali – dai cittadini alle utility – sarà decisiva per consolidare queste strategie e orientare le risorse in modo efficace. Solo così si potrà superare il periodo di transizione e raggiungere gli obiettivi di una produzione energetica locale e sostenibile.

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