I carabinieri usano scanner laser 3d per ricostruire la scena del crimine di garlasco dopo 18 anni

I carabinieri usano scanner laser 3d per ricostruire la scena del crimine di garlasco dopo 18 anni

I carabinieri del Ris utilizzano scanner laser 3d per riesaminare digitalmente la villa dei Poggi a Garlasco, migliorando l’analisi delle prove e supportando le indagini con tecnologie avanzate.
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I carabinieri del Ris stanno usando scanner laser 3D per riesaminare digitalmente la villa dei Poggi a Garlasco, luogo di un delitto avvenuto 18 anni fa, migliorando l’analisi delle prove senza alterare l’ambiente originale. - Gaeta.it

Nei pressi di Pavia, i carabinieri del Ris stanno adottando nuove tecnologie per rinnovare l’investigazione sulla villa dei Poggi, teatro di un noto delitto avvenuto 18 anni fa a Garlasco. Tecniche all’avanguardia permettono di riesaminare spazi e prove con precisione digitale senza alterare l’ambiente originale.

L’uso degli scanner laser 3d nelle indagini criminali

Gli investigatori del Ris si servono di scanner laser 3d, dispositivi che acquisiscono la scena del crimine attraverso la raccolta di milioni di punti nello spazio. Questi strumenti creano una mappa tridimensionale della villa, consentendo di importare la ricostruzione su computer. Grazie a questo procedimento, ogni dettaglio architettonico viene analizzato con esattezza millimetrica, mantenendo intatta la struttura originale della casa. La tecnologia offre ai carabinieri uno strumento utile per valutare spazi e distanze specifiche senza dover intervenire fisicamente sul luogo, preservando così il contesto investigativo.

Questo approccio consente di mantenere memoria fedele degli ambienti, tanto che sulle immagini digitali si possono sovrapporre fotografie scattate alla scena del crimine circa due decenni fa. Da lì, gli inquirenti riesaminano elementi chiave con metodi aggiornati, compresi i fattori dimensionali e la disposizione degli oggetti. La scansione 3d diventa quindi una base afferente e utile per ogni valutazione successiva, un vero e proprio archivio virtuale da consultare e modificare con facilità.

La villa dei Poggi a garlasco e il rilievo delle prove

La scena del crimine si trova nella villa dei Poggi, residenza privata dove si svolsero i fatti del delitto di Garlasco. Sul posto, gli operatori del Ris hanno effettuato misurazioni estremamente dettagliate, partendo da rilevazioni laser che ricostruiscono ogni stanza, parete e oggetto. Il lavoro punta a riposizionare con precisione le fotografie originali scattate nel 2007, per verificare ogni possibile nuova interpretazione dei dati raccolti in loco.

Queste analisi approfondite offrono l’opportunità di riesaminare distanze e dimensioni, utili per comprendere la dinamica degli avvenimenti. In modo particolare si cerca di identificare la collocazione di tracce rinvenute allora, per esempio l’impronta numero 33, che ora potrà essere riposizionata virtualmente nel luogo preciso dove è stata trovata grazie alla modellazione 3d. In questo modo si procede a mettere insieme indizi fisici e misurazioni digitali, una combinazione che amplifica le possibilità di ricostruire i fatti con maggiore accuratezza.

Il ruolo del genetista giorgio portera nelle nuove ispezioni

Giorgio Portera, genetista coinvolto nelle indagini, ha fornito spiegazioni sulle procedure adottate dal Ris durante la nuova ispezione della villa. Portera ha evidenziato come la tecnologia laser consente di raccogliere dati dimensionali che vengono poi elaborati al computer. Questi dati permettono, tra l’altro, di organizzare nuovamente fotografie storiche in scala corretta e di riesaminare geometrie e rapporti spaziali con strumenti attuali.

Il genetista ha sottolineato il valore di queste misurazioni soprattutto per valutare elementi come l’impronta 33 sulla scena del crimine, strumento chiave per le indagini forensi. “Grazie a queste risorse è possibile non solo confermare la collocazione di tracce fisiche ma anche ricalcolare distanze in modo più preciso di quanto fosse possibile all’epoca del delitto.” Le nuove tecnologie introducono così un nuovo livello di dettaglio che potrebbe influenzare la comprensione di molti aspetti ancora aperti su quel caso.

Un’evoluzione tecnologica per le indagini forensi

L’uso di scanner laser e modelli 3d rappresenta un’interessante evoluzione nelle attività investigative. Le tecniche impiegate dai carabinieri, oltre a conservare in forma digitale un ambiente importante per l’indagine, possono facilitare il lavoro di tutti gli esperti coinvolti. Le analisi potranno continuare anche da remoto, migliorando i tempi e permettendo un confronto più immediato con le prove cristallizzate nei modelli tridimensionali. Il caso di Garlasco osserva dunque una fase di rilettura scientifica che potrebbe svelare dettagli fino a oggi sfuggiti.

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