I candidati rettore dell’università dell’aquila presentano programmi su trasparenza, edilizia e diritto allo studio in vista del voto

I candidati rettore dell’università dell’aquila presentano programmi su trasparenza, edilizia e diritto allo studio in vista del voto

Il voto per il nuovo rettore dell’università dell’Aquila coinvolge quattro professori con programmi focalizzati su trasparenza, semplificazione, edilizia universitaria, internazionalizzazione e diritto allo studio.
I Candidati Rettore Delle28099Unive I Candidati Rettore Delle28099Unive
Il 12 giugno 2025 si terrà il voto per il nuovo rettore dell’Università dell’Aquila, con quattro candidati che propongono programmi focalizzati su trasparenza, semplificazione amministrativa, edilizia universitaria, internazionalizzazione e diritto allo studio. - Gaeta.it

Si avvicina il voto per la scelta del nuovo rettore dell’università dell’aquila, fissato per giovedì 12 giugno 2025. Quattro professori si sfidano per guidare l’ateneo abruzzese, presentando programmi che toccano temi come trasparenza nella governance, semplificazione amministrativa, edilizia universitaria, internazionalizzazione e diritto allo studio. Scopriamo le proposte dei candidati e le priorità che intendono affrontare.

Candidati e contesto della competizione

Alla guida dell’università dell’aquila si candidano quattro professori, ognuno con una carriera accademica in dipartimenti diversi e un approccio specifico alla gestione dell’ateneo. Marco Valenti è ordinario di statistica medica presso il dipartimento di scienze cliniche applicate e biotecnologiche. Roberto Carapellucci insegna sistemi per l’energia e l’ambiente al dipartimento di ingegneria industriale e dell’informazione e di economia. Luca Lozzi, invece, è ordinario di fisica sperimentale della materia e guida il dipartimento di scienze fisiche e chimiche. Infine, Fabio Graziosi insegna telecomunicazioni e dirige il dipartimento di ingegneria e scienze dell’informazione e matematica.

Questa diversità di specializzazioni si riflette nei programmi presentati, che affrontano tematiche che vanno dalla ricerca alle infrastrutture, passando per l’organizzazione interna e il rapporto con il corpo studentesco. Il voto di giovedì prossimo sarà decisivo per indirizzare i prossimi anni dell’università, con un occhio alle sfide attuali e agli assetti futuri dell’ateneo.

Trasparenza e semplificazione amministrativa secondo marco valenti

Marco Valenti punta molto sulla trasparenza e sulla partecipazione nella governance universitaria. Il suo programma sottolinea il ruolo centrale dei dipartimenti, visti come snodi fondamentali per semplificare la struttura amministrativa e favorire un’organizzazione più fluida e diretta. Vuole ridurre la complessità burocratica che spesso rallenta le attività degli uffici, migliorando i processi decisionali e stimolando un dialogo continuo tra i vari livelli istituzionali.

Uno degli aspetti chiave della sua proposta riguarda anche il ripensamento dell’offerta didattica, con particolare attenzione al rilancio della medicina universitaria insieme al sistema sanitario nazionale. Questo indica una visione ampia, che guarda all’università come parte integrante del tessuto regionale e nazionale nel campo della formazione sanitaria. Valenti mette inoltre tra le priorità la ricostruzione e l’ammodernamento delle sedi, un tema cruciale dopo gli eventi che hanno colpito l’abruzzo negli ultimi anni e che hanno segnato profondamente l’università.

Il rafforzamento delle strutture fisiche si affianca all’idea di aggiornare i metodi di insegnamento e di aprire nuove opportunità ai giovani, pur mantenendo saldo il rapporto con le istituzioni locali e con gli attori del sistema sanitario. Il suo programma si concentra dunque sul rinnovamento, nelle modalità di governo come negli spazi dedicati a studenti e docenti.

Il piano biennale di roberto carapellucci per una gestione collaborativa

Roberto Carapellucci propone un programma incentrato su un piano biennale che punta a fissare obiettivi misurabili e chiari. A partire da una diagnosi puntuale delle criticità dell’ateneo, intende sviluppare azioni concrete per migliorare la mobilità studentesca, l’edilizia universitaria, la riorganizzazione dei dipartimenti e l’integrazione della ricerca con il sistema ospedaliero locale.

Ha enfatizzato la necessità di una gestione collaborativa della università, dove i vari attori si muovano in sinergia per ottimizzare risorse e risultati. L’attenzione ai dati concreti e alla misurazione dei risultati appare centrale nel suo approccio. Carapellucci vede negli interventi strutturali una priorità per la crescita e il buon funzionamento dell’ateneo.

L’idea di connettere in modo diretto la ricerca universitaria con il contesto ospedaliero indica una volontà di intrecciare formazione e attività pratiche sugli aspetti sanitari e tecnologici, migliorando la qualità dell’offerta formativa. Il piano si fonda su un’analisi rigorosa delle criticità attuali, con l’intento di procedere per tappe ben definite nel breve termine.

La mobilità studentesca, pensata come opportunità per ampliare le esperienze e arricchire la formazione, viene vista da Carapellucci come un arco di crescita importante, che deve essere sostenuto da politiche adeguate e da una adeguata struttura organizzativa.

Sinergie interne e dialogo più diretto per il programma di luca lozzi

Luca Lozzi ha sviluppato il suo programma sulle relazioni istituzionali e sul dialogo tra le varie componenti dell’università. In particolare ha evidenziato la necessità di favorire una collaborazione più stretta tra il rettore, il consiglio d’amministrazione e i direttori di dipartimento. Questi rapporti, ha detto, sono essenziali nei temi che pesano sull’ateneo come bilancio, tassazione studentesca ed edilizia universitaria.

Lozzi punta a stabilire un flusso di informazioni più diretto verso le strutture di base e verso le rappresentanze studentesche, così da coinvolgere davvero chi vive ogni giorno l’università. La sua proposta mira a evitare colli di bottiglia nelle comunicazioni e a creare un sistema decisionale più trasparente e inclusivo.

Il riferimento a tasse e bilancio è legato a un tema molto sentito in tutte le università italiane, che riguarda l’accesso e le condizioni di studio. Per questo il dialogo con gli studenti e il coinvolgimento dei dipartimenti diventano strumenti utili a comprendere meglio le esigenze reali e a intervenire di conseguenza.

La ristrutturazione e la cura delle sedi sono anch’esse importanti per Lozzi, che sottolinea quanto siano necessari un equilibrio tra investimenti materiali e gestione efficace delle risorse, nel rispetto delle necessità degli studenti e del personale. L’apertura verso una leadership collegiale e dialogante rappresenta la linea guida del suo programma.

Il programma di fabio graziosi tra razionalizzazione, internazionalizzazione e città studentesca

Fabio Graziosi basa la sua candidatura su un progetto di razionalizzazione strategica per migliorare le performance dell’università in tre ambiti principali: didattica, ricerca e internazionalizzazione. Mette l’accento sulla necessità di aumentare la qualità della vita degli studenti e garantire il diritto allo studio senza ostacoli.

La sua proposta vede nell’efficienza una chiave per rafforzare il peso e la presenza dell’ateneo sia a livello nazionale che internazionale. Il programma prevede azioni mirate a potenziare l’offerta formativa e a rendere l’università una meta più attrattiva per studenti stranieri e italiani.

Graziosi ha più volte sottolineato come diritto allo studio e qualità della vita studentesca debbano andare di pari passo, per costruire un ambiente favorevole all’apprendimento e alla crescita personale. Questo significa curare servizi, alloggi, spazi per la socialità, oltre al supporto economico e didattico.

La razionalizzazione citata si traduce nella revisione di processi e strutture per ridurre sprechi e migliorare risultati, un passaggio decisivo per affrontare al meglio le sfide delle università italiane oggi. L’approccio punta a mantenere solidi standard accademici pur inserendosi in un contesto globale sempre più competitivo.

La combinazione di internazionalizzazione e diritto allo studio si configura come uno dei nodi principali del suo programma, che aspira a coniugare ambizioni accademiche con risposte concrete alle necessità degli studenti.

Change privacy settings
×