Thomas Mann, uno degli scrittori più riconosciuti del Novecento tedesco, ha segnato con le sue opere la letteratura mondiale. Nato a Lubecca il 6 giugno di 150 anni fa, ha lasciato un segno indelebile con romanzi come i Buddenbrook, la Montagna incantata e Doctor Faustus. La sua figura emerge non solo per la qualità letteraria ma anche per il ruolo politico e culturale, vissuto tra la Germania, l’Italia e l’America. Il Goethe-Institut in Italia celebra questo anniversario con eventi e approfondimenti, ricordando come l’Italia sia stata fondamentale nella sua vita e produzione artistica.
Thomas mann e il ruolo dell’italia nei suoi soggiorni e nelle opere
Thomas Mann ha trascorso lunghi periodi in Italia, luoghi che hanno inciso profondamente sulla sua scrittura e sui suoi personaggi. Tra le città frequentate si ricordano Roma, Palestrina e Forte dei Marmi. Questi soggiorni si riflettono in diversi suoi libri: in la Montagna incantata compare il paziente italiano Lodovico Settembrini; in Tonio Kroeger, il protagonista si smarrisce proprio nel paese; in Doctor Faustus, la figura del diavolo visita Adrian Leverkühn a Palestrina. L’Italia è ancora più centrale in la morte a Venezia e Mario e il mago, due racconti ispirati a esperienze personali di Mann durante i suoi viaggi.
Un ponte tra due culture
Il legame tra le esperienze italiane e quelle letterarie sottolinea come Mann abbia integrato nella sua opera spaccati culturali e sociali del paese. Questi passaggi italiani offrono un quadro realistico, ricco di dettagli che emergono dalle descrizioni del paesaggio, della società e delle atmosfere in cui si muovono i suoi personaggi. Il coinvolgimento diretto con l’Italia ha reso la sua scrittura un ponte tra due culture differenti, riflettendo tensioni e affinità che hanno segnato gli anni tra le due guerre.
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I Buddenbrook: racconto di una famiglia e ritratto di un’epoca
Pubblicato nel 1901, i Buddenbrook rappresenta il primo grande successo di Mann. Racconta la storia di quattro generazioni di una famiglia di commercianti di cereali a Lubecca nel tardo Ottocento, offrendo un affresco vivido della società di quell’epoca. La narrazione si distingue per la capacità di esplorare con precisione l’animo umano e per un umorismo sottile che accompagna la descrizione di un mondo fatto di lavoro, parsimonia e un’educazione rivolte alla cultura, in particolare alla musica.
La frase «Where I am, there is Germany», che Mann pronunciò arrivando in America, riassume la sua identità e il legame profondo con le radici tedesche, nonostante l’esilio.
Thomas mann, vita politica ed esilio negli stati uniti
Thomas Mann non è stato solo un narratore ma anche un commentatore politico attento e talvolta critico. Pur essendo nazionale e scettico verso l’illuminismo, appoggiò la Repubblica di Weimar e intuì con anticipo il rischio rappresentato dal nazismo. Questo senso dell’allarme lo spinse a un esilio forzato, iniziato nel 1933 mentre si trovava in Svizzera per conferenze. I figli lo avvertirono del pericolo di un ritorno in patria e Mann abbandonò la Germania.
Il regime nazista rese ufficiale la sua esclusione togliendogli la cittadinanza, vietando la vendita delle sue opere e confiscando i beni. Mann si trasferì poi negli Stati Uniti dove, dal 1938, insegnò all’università di Princeton e visse a Pacific Palisades, in California. Nel 1949 tornò in Germania per la prima volta dopo l’esilio. Rimase attivo culturalmente fino a pochi anni prima della morte, tenendo discorsi importanti come quello per i 150 anni di Schiller nel 1955 a Stoccarda. La sua città natale, Lubecca, gli conferì la cittadinanza onoraria per i suoi 80 anni.
Il programma del goethe-institut per il 2025 dedicato a thomas mann
Per celebrare i 150 anni dalla nascita di Mann, il Goethe-Institut in Italia ha predisposto un dossier online ricco di articoli e approfondimenti aggiornati nel corso del 2025. L’iniziativa contempla anche una serie di eventi pubblici. Il primo appuntamento in calendario è fissato per il 16 giugno a Napoli, frutto della collaborazione tra Goethe-Institut e l’Istituto di Studi Germanici, nell’ambito del festival Salerno Letterature.
Eventi in programma
La serata proporrà una lectio magistralis a cura di Luca Crescenzi e una lettura scenica del brano Sogno sotto la neve, tratto da la Montagna magica, interpretata da Fausto Russo Alesi. Queste attività mirano a illuminare aspetti meno noti della vita e delle opere di Mann, coinvolgendo appassionati e studiosi. La programmazione proseguirà nei mesi successivi, contribuendo a mantenere alta l’attenzione su uno degli autori più importanti della letteratura europea del Novecento.