Nel 2025 si celebra il cinquantesimo anniversario di Horcynus Orca, il romanzo di Stefano D’Arrigo che ha segnato la letteratura contemporanea italiana. Per l’occasione, al festival Taobuk, domenica 22 giugno sarà presentato per la prima volta uno spettacolo multimediale che rivisita il capolavoro in chiave transmediale, combinando musica, immagini e parole sul palco del teatro antico di Taormina. L’evento porta in scena un viaggio nel mare narrativo di D’Arrigo, con protagonisti noti artisti e tecnologie all’avanguardia.
La genesi dello spettacolo e il contesto del festival taobuk
Lo spettacolo intitolato “Horcynus Orca. Viaggio fantasmagorico nel mare della letteratura di Stefano D’Arrigo” nasce come una produzione site specific, pensata per valorizzare il cinquantesimo anniversario del romanzo. L’anteprima si svolge all’interno del festival Taobuk, che si tiene ogni anno a Taormina sotto la direzione artistica di Antonella Ferrara. La scelta di questo testo si lega al tema centrale dell’edizione 2025, dedicata ai confini da superare o attraversare.
Il romanzo del 1975 rappresenta una sfida letteraria di grande complessità e spessore. L’adattamento teatrale vuole rispettare la forza del testo originale ma anche dialogare con il pubblico attraverso nuove tecnologie e linguaggi artistici. L’approccio “transmediale” indica un uso integrato di parola, musica, immagine e suono digitale, per creare una narrazione immersiva e multisensoriale.
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Lo spettacolo si concentra non solo sull’avventura narrativa di ’Ndrja Cambria ma anche sui molteplici confini, fisici e simbolici, al centro del racconto. Il protagonista deve affrontare l’attraversamento dello stretto di Messina per tornare a casa, lasciandosi alle spalle la guerra che segna il 1943. Questo passaggio geografico diventa metafora di un confine più profondo, ideologico e personale.
Nel corso dell’opera si intrecciano diversi piani linguistici. Il romanzo mescola dialetti e lingua alta, creando un tessuto complesso che lo spettacolo cerca di rappresentare grazie a letture e dialoghi multilingue. Esistenziali sono i confini tra la vita e la morte, costantemente sfiorati nel testo, con il mare sempre presente come entità potente che separa e unisce l’uomo alla natura.
L’aspetto visivo e sonoro: tecnologia e creatività al teatro antico
Una delle caratteristiche più innovative dello show è il videomapping realizzato dal collettivo D-wok, con la direzione creativa di Paolo Gep Cucco. Le superfici del teatro antico vengono animate con cambi di texture, onde digitali e illustrazioni generate dall’intelligenza artificiale, trasformando lo spazio scenico in un ambiente fluido e dinamico. L’uso degli effetti 3D amplifica la sensazione di immersione nel racconto.
Dal punto di vista sonoro, Max Casacci dei Subsonica crea una colonna sonora che fonde suoni naturali e armonie digitali, suonata dal vivo durante lo spettacolo. La musica accompagna le scene alternando momenti di lettura a brani strumentali che scandiscono i diversi passaggi della narrazione. Questi elementi insieme rafforzano l’esperienza emotiva dello spettatore.
Il cast e la drammaturgia dello spettacolo
Il narratore principale è affiancato da attori e musicisti che danno voce e forma ai personaggi e alle suggestioni del romanzo. Vinicio Capossela, cantante e musicista noto anche per la sua attenzione alla poesia, interpreta parti suggestive del testo. Accanto a lui Caterina Murino e Linda Gennari portano in scena i vari ruoli con intensità, mentre Davide Livermore partecipa in modo amichevole completando il cast.
Il testo, adattato da Andrea Porcheddu, Claudio Collovà ed Eliana Rotella, alterna letture fedeli all’originale e dialoghi riscritti per andare incontro al linguaggio scenico. La drammaturgia valorizza la tensione poetica e narrativa del libro, rendendola accessibile anche a chi non ha familiarità con l’opera. Il risultato è un intreccio tra parola e suono che accompagna lo spettatore fino al finale.
L’evento si presenta come un’occasione unica per ripercorrere la storia di un romanzo fondamentale della letteratura italiana del ‘900. Fa incontrare tradizione e tecnologia, musica e poesia, offrendo un’esperienza culturale che coinvolge diverse forme artistiche attorno a una narrazione complessa e affascinante.