Heiner Goebbels e la nuova produzione di surrogate cities al ravenna festival 2025 con l'orchestra giovanile cherubini

Heiner Goebbels e la nuova produzione di surrogate cities al ravenna festival 2025 con l’orchestra giovanile cherubini

Heiner Goebbels torna al Ravenna Festival 2025 con “Surrogate Cities”, un’opera immersiva diretta da Andrea Molino, eseguita dall’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e arricchita da solisti come Alípio Carvalho Neto.
Heiner Goebbels E La Nuova Pro Heiner Goebbels E La Nuova Pro
Heiner Goebbels torna al Ravenna Festival 2025 con "Surrogate Cities", un'opera immersiva che fonde musica contemporanea, teatro e suoni urbani, diretta da Andrea Molino e interpretata dall’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e solisti. - Gaeta.it

Il compositore tedesco Heiner Goebbels, noto per i suoi lavori di grande spessore tra musica contemporanea e teatro, torna in scena al Ravenna Festival 2025 con “Surrogate Cities”. Il 7 giugno alle 21, il Teatro Alighieri ospiterà questa nuova versione diretta da Andrea Molino, proposta dall’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e arricchita da solisti come Alípio Carvalho Neto al sassofono e voci di Aurore Ugolin, John De Leo e Jack Bruce. L’evento segna uno dei momenti più attesi della stagione artistica in città.

Heiner goebbels, compositore e regista tra sperimentazione e teatro

Heiner Goebbels, classe 1952 di Neustadt an der Weinstraße, si distingue nel panorama musicale europeo per un approccio che dissolve i confini tra generi diversi. La sua carriera spazia dalla musica classica a quella elettronica, dal jazz al pop, spesso miscelando suoni concreti e rumori con improvvisazioni e campionamenti, dando vita a esperienze sonore complesse e immersive.
Oltre alla musica, Goebbels si dedica anche alla regia teatrale, curando in prima persona la regia, le scene e l’illuminazione delle sue opere, collaborando con figure come Norbert Ommer, specialista del suono.
Questa doppia veste gli consente di offrire spettacoli che si fanno spazio scenico e sonoro al tempo stesso, coinvolgendo gli spettatori in modo totale.

La nuova produzione di surrogate cities al ravenna festival

“Surrogate Cities” rappresenta il lavoro più conosciuto e rappresentato di Goebbels. Progettato come una ‘opera-mondo’, offre un’esperienza in cui il pubblico può perdersi e muoversi, proprio come un flaneur moderno che attraversa gli spazi urbani tra stimoli sonori e suggestioni visive.
Questa produzione del 2025 prende vita sotto la direzione di Andrea Molino, sul podio dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. Ai sassofoni si cimenta Alípio Carvalho Neto, mentre le parti vocali sono affidate a Aurore Ugolin, John De Leo e Jack Bruce.
L’evento, previsto al Teatro Alighieri, si presenta come un’occasione per vivere la città attraverso la musica, invitando gli spettatori a immergersi in ambienti sonori in continua trasformazione.

Il concept e la struttura compositiva di surrogate cities

Goebbels descrive “Surrogate Cities” come un tentativo di leggere la città non in modo fotografico ma come un testo.
Non vuole offrire un’immagine statica, bensì rappresentare la meccanica e l’architettura urbana traducendole in elementi musicali.
Le sonorità orchestrali, unite all’uso di campionatori che riproducono suoni e rumori appartenti al mondo esterno, creano un ambiente che aziona una sorta di dialogo con il pubblico.
Nell’opera si percepiscono tracce di testi letterari di autori come Paul Auster, Hugo Hamilton e Heiner Müller, ma anche riferimenti a disegni o strutture urbane.
Il campionatore agisce come una memoria sonora, immagazzinando elementi estranei alla tradizione orchestrale e amplificando la sensazione di abitare una metropoli in movimento.

L’impatto artistico e la dimensione esperienziale dello spettacolo

“Surrogate Cities” non è semplice musica o teatro, bensì un progetto che invita a esplorare uno spazio che si riempie di suoni e visioni. Lo spettatore non si limita a osservare: entra in rapporto con l’opera, reagisce agli stimoli sonori, creando associazioni personali.
La sperimentazione di Goebbels mira proprio a suscitare questa interazione, proponendo un percorso che attraversa le vertigini del mondo contemporaneo, i suoi ritmi frenetici e i contrasti di una realtà urbana che sembra sempre in trasformazione.
La presenza di strumenti tradizionali, come il sassofono, affiancata all’elettronica e ai campionamenti, sostiene un tessuto sonoro originale che rimane ricco di strati e suggestioni.

Un evento atteso per la stagione artistica di ravenna

L’appuntamento del 7 giugno 2025 al Ravenna Festival conferma l’interesse per queste forme di contaminazione artistica, capaci di trasformare il teatro in un luogo di esperienza più che di semplice rappresentazione.
Sarà possibile ascoltare una partitura che intreccia linguaggi e registra i richiami di molteplici realtà, per restituire una lettura della città e del presente da una prospettiva del tutto particolare.

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