A Torino, un camper parcheggiato in corso Traiano è diventato il centro di un’operazione anticrimine della polizia locale. Al suo interno sono stati trovati oltre sette etti di hashish, insieme a strumenti per il confezionamento e bilancini di precisione. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato in flagranza per detenzione ai fini di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale durante un controllo di routine.
La perquisizione e il sequestro di hashish e materiali per lo spaccio
All’interno del camper gli agenti hanno trovato 720 grammi di hashish, divisi in panetti e piccole dosi pronte per la vendita. Accanto alla droga, sono stati recuperati tre bilancini di precisione, un coltello, un taglierino e vari articoli usati per il confezionamento come bustine, pellicola e nastri adesivi. Tutto faceva capire che il mezzo funzionava come punto di stoccaggio e smistamento.
Il quantitativo di sostanza sequestrata rappresenta una grossa quantità, che può alimentare la rete di spaccio nei quartieri Mirafiori Sud e Lingotto. Nonostante l’arresto di un solo uomo, gli investigatori sospettano collegamenti con gruppi più estesi, proprio grazie ai dati raccolti dai dispositivi elettronici e al materiale rinvenuto. Questo tipo di ritrovamento indica come la vendita di hashish continui a essere uno dei fenomeni più diffusi nelle periferie torinesi.
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I quartieri attorno a corso Traiano rappresentano da anni un terreno difficile per chi combatte il narcotraffico. Le forze dell’ordine monitorano costantemente la situazione, con operazioni mirate per prevenire e bloccare lo spaccio. L’uso di camper come basi mobili è diventato un metodo diffuso, richiedendo un monitoraggio attento delle aree periferiche.
Il sequestro di una quantità così alta di hashish indica la presenza di reti organizzate, alle quali difficilmente si arriva senza arresti mirati e seguito investigativo. Per ora non risultano altri indagati, ma le analisi di telefoni e materiali potrebbero aprire nuovi filoni di inchiesta. Intanto, il camper resta sotto sequestro penale e l’uomo arrestato è detenuto in attesa di sviluppi. La sicurezza in zona si mantiene alta mentre proseguono i controlli.
La scoperta del camper sospetto durante un controllo di polizia
Gli agenti del commissariato Mirafiori hanno avviato il controllo del camper in seguito a comportamenti sospetti del 37enne italiano. Il mezzo era parcheggiato tra le palazzine popolari di corso Traiano, in una zona riconosciuta per episodi di microcriminalità legata allo spaccio. L’uomo è stato notato uscire dal camper e richiuderlo con un lucchetto in modo rapido, attirando l’attenzione degli agenti. Quando ha visto la pattuglia, ha cercato di liberarsi di un involucro, poi recuperato dagli agenti contenente hashish.
La scena ha convinto gli uomini della polizia a effettuare un’ispezione approfondita del mezzo, apparentemente abbandonato ma usato come deposito. Il camper, da tempo fermo in quella zona, è stato identificato come base di spaccio mobile, scelta frequente da chi vuole evitare controlli domestici. L’utilizzo di veicoli come camper o furgoni non è una novità per gli investigatori, ma mostra come i criminali cerchino mezzi alternativi per gestire la distribuzione senza una dimora fissa.
Reazione violenta e arresto confermato dalla procura
Durante le fasi di fermo l’uomo ha opposto resistenza. Ha aggredito verbalmente e fisicamente uno degli agenti, cercando di sottrarsi al controllo. Nonostante la violenza e i tentativi di fuga, la polizia è riuscita a immobilizzarlo e a portarlo in commissariato. L’arresto è stato formalizzato in flagranza e trasmesso alla procura della repubblica di Torino.
La procura ha confermato la misura, convalidando l’arresto e dando avvio alle indagini preliminari. L’uomo mantiene la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, ma i dati raccolti suggeriscono un coinvolgimento tangibile nella gestione della droga. Nei prossimi giorni sono previsti interrogatori che potrebbero fare luce su eventuali complicità e altri canali di approvvigionamento.