Guidesi a Strasburgo per salvaguardare automotive e siderurgia con le regioni europee

Guidesi a Strasburgo per salvaguardare automotive e siderurgia con le regioni europee

L’assessore Guido Guidesi guida la Lombardia negli incontri a Strasburgo per difendere automotive e siderurgia, chiedendo all’Europa modifiche alle normative per salvaguardare posti di lavoro e competitività.
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L'assessore lombardo Guido Guidesi ha partecipato a incontri a Strasburgo per difendere l’industria automotive e siderurgica, promuovendo la neutralità tecnologica e collaborazioni europee per sostenere posti di lavoro e competitività nel settore. - Gaeta.it

L’assessore allo Sviluppo Economico di regione Lombardia, Guido Guidesi, ha preso parte a una due giorni di incontri istituzionali a Strasburgo con l’obiettivo di rafforzare il ruolo della Lombardia nel panorama industriale europeo. Durante le riunioni con tutte le 40 regioni aderenti all’Automotive Regions Alliance e i vertici della regione Grand Est e della Baviera, si sono affrontati temi cruciali riguardanti il settore automotive e la siderurgia.

Il ruolo di guida della lombardia nel dialogo con le regioni europee

Guido Guidesi ha condotto gli incontri sottolineando la necessità di correggere le direttive della commissione europea, ritenute troppo punitive per l’industria automobilistica. Ha messo in evidenza come il 75% della capacità produttiva europea sia già bloccata, minacciando 500.000 posti di lavoro in tutto il continente. Solo in Italia, nel 2024, la produzione di veicoli è scesa del 20% rispetto al 2019. Per i componentisti si parla di cali fino al 30%. La Lombardia, con oltre 30.000 aziende e 100.000 lavoratori nel settore, rappresenta un nodo fondamentale, visto il giro d’affari di 40 miliardi di euro.

L’assessore ha spiegato che il “sistema lombardo” ha svolto un ruolo attivo nelle ultime stagioni: già da anni ha lanciato allarmi che sono stati ignorati e ha fornito studi dettagliati realizzati con il cluster della mobilità e le università locali. In più ha creato collaborazioni con altre regioni europee per sostenere il settore. Ora, ha detto Guidesi, “spetta all’Europa mettere in campo risposte e modifiche radicali.” L’obiettivo è mantenere la neutralità tecnologica e la pluralità delle trazioni valutando alternative all’elettrico, principi ribaditi con forza nel corso degli incontri.

Le iniziative lombarde per la tutela del comparto automotive

Dal 2021 la Lombardia si è affermata come voce di riferimento nel tentativo di sostenere l’industria automobilistica europea. Nel novembre scorso sono stati presentati due documenti chiave. Il primo, la ‘dichiarazione di Monza’, ha raccolto le firme di tutte le 40 regioni dell’alleanza dell’automotive per difendere la neutralità tecnologica. Il secondo riguarda il ‘manifesto dei carburanti rinnovabili’, appoggiato da stakeholder e associazioni nazionali, che promuove la convivenza di più tecnologie a basse emissioni, non solo l’elettrico.

Durante la plenaria dell’Automotive Regions Alliance, guidata dall’assessore, sono state condivise preoccupazioni comuni e proposte operative. Si è sottolineata l’esigenza di mantenere il dialogo con il parlamento e la commissione europea, per influenzare decisioni e regolamenti. Guidesi ha espresso soddisfazione per l’unità delle regioni intorno alla neutralità tecnologica e ha ricordato come sia cruciale coinvolgere i territori nei futuri piani d’azione europei. Al momento la situazione del settore rimane critica, la richiesta di modifiche urgenti è stata ribadita più volte.

Collaborazione tra lombardia e grand est per salvaguardare la siderurgia

Oltre all’automotive, un capitolo importante degli incontri a Strasburgo ha riguardato la siderurgia. Guidesi ha incontrato il presidente della regione francese Grand Est, Franck Leroy, per definire un programma congiunto di sostegno ai due territori. Entrambe le aree considerano la siderurgia un asset strategico ma affrontano le stesse difficoltà dovute ai vincoli europei.

Nei mesi scorsi, a fine aprile, Guidesi e una delegazione di Confindustria Brescia avevano già portato istanze simili a Bruxelles. Il confronto si è svolto con la direzione generale per il mercato interno, l’industria e le PMI. L’obiettivo è ridurre le rigidità normative che penalizzano la produzione lombarda e francese. Il settore siderurgico è oggi uno dei pilastri del sistema produttivo locale, ma l’eccesso di regolamentazione rischia di mettere a dura prova la sua tenuta.

Sostegno e competitività per le imprese siderurgiche

Il lavoro congiunto tra Lombardia e Grand Est punta a sostenere le imprese coinvolte, mantenere l’occupazione e garantire competitività sul mercato globale. L’intenzione è quella di consolidare queste alleanze e continuare a spingere a livello europeo per condizioni più favorevoli, con iniziative concrete e coordinate nei prossimi mesi.

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