Le nuove regole del codice della strada, entrate in vigore a dicembre 2024, hanno introdotto sanzioni più severe per chi guida sotto effetto di sostanze stupefacenti e psicotrope. Tra i soggetti coinvolti c’è chi assume farmaci per l’epilessia, una condizione che richiede spesso trattamenti farmacologici con agenti potenzialmente rilevabili come stupefacenti. La Lega Italiana Contro l’Epilessia ha emesso un avviso per chiarire come comportarsi, suggerendo di portare con sé una certificazione medica che attesti la terapia in corso.
Le novità del codice della strada e l’impatto sui pazienti con epilessia
Il dicembre 2024 ha segnato l’ingresso di norme più rigide riguardo alla guida sotto l’effetto di sostanze psicotrope, incluse quelle destinate a trattamenti medici. Il legislatore ha deciso di evitare rischi alla circolazione, inasprendo le sanzioni per chi viene trovato positivo a sostanze proibite durante controlli stradali. Questo ha scatenato timori in persone che assumono farmaci per patologie neurologiche, specialmente l’epilessia.
I farmaci antiepilettici e i rischi nei test di screening
Molti farmaci antiepilettici contengono componenti come barbiturici, benzodiazepine o cannabidiolo, sostanze che i test di screening possono identificare come psicotrope. Questo rischio può causare multe o sospensioni della patente per chi, pur guidando nelle condizioni previste dalla sua patologia e seguendo una terapia, risulta positivo ai controlli. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato una circolare che descrive con maggiore dettaglio le procedure da seguire, evidenziando l’importanza di casi specifici.
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La posizione della lega italiana contro l’epilessia e il consiglio ai conducenti
Carlo Andrea Galimberti, presidente della LICE, ha illustrato la situazione in un comunicato ufficiale. Secondo lui, la circolare del ministero lascia spazio a interpretazioni ma chiarisce che i farmaci più comuni nelle terapie per l’epilessia potrebbero emergere nei test. Per evitare conseguenze legali, la LICE consiglia di tenere sempre con sé una certificazione medica che attesti l’assunzione del farmaco in uso.
Il documento, secondo quanto spiegato, non deve obbligatoriamente indicare la diagnosi ma deve confermare la terapia in atto. Questo può assicurare al conducente la possibilità di dimostrare la propria situazione in caso di accertamenti. Il certificato può quindi rappresentare una tutela contro le sanzioni ingiuste, visto che le sostanze contenute nei farmaci non vengono assunte per fini illeciti ma per motivi di salute. La posizione della LICE si basa su una lettura attenta del quadro normativo in corso e sulle indicazioni del ministero.
Il certificato medico come strumento di tutela
Implicazioni pratiche per chi guida con epilessia e regole per le forze dell’ordine
Per chi convive con crisi epilettiche guidare resta possibile, purché venga rispettata la terapia e la sicurezza personale e degli altri utenti della strada. Portare il certificato medico potrebbe diventare una prassi utile nelle zone con controlli frequenti o distretti dove la nuova normativa viene applicata con rigore. Le forze dell’ordine devono infatti connettere i risultati delle analisi tossicologiche alle condizioni mediche accertate.
Il certificato serve a segnalare che la presenza di sostanze psicotrope nel sangue è legata a farmaci prescritti, non a un abuso di droghe. Non sempre i controlli riescono a distinguere la fonte di tali sostanze, ecco perché diventa fondamentale per i pazienti poter mostrare una documentazione chiara. Questo permette di evitare oltre a sanzioni anche eventuali problematiche amministrative sulla patente di guida. Risulta evidente come l’interazione tra normative sanitarie e codice della strada richieda attenzione e responsabilità sia dai conducenti sia dagli agenti.
Tutela dei diritti e sicurezza stradale secondo la lice
La mossa della LICE punta a tutelare i diritti di chi affronta una patologia cronica, senza compromettere la sicurezza stradale. Ora si attende una diffusione più ampia e un’applicazione uniforme delle regole su tutto il territorio nazionale.