Gruppo criminale smantellato a potenza, legato a furti per finanziare lavori con bonus 110

Gruppo criminale smantellato a potenza, legato a furti per finanziare lavori con bonus 110

Un’operazione dei carabinieri a Potenza smantella un gruppo accusato di furti e ricettazione di materiali edili tra Basilicata e Campania, sfruttando il bonus 110 per frodare imprese e ridurre i costi.
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A Potenza i carabinieri hanno arrestato un gruppo accusato di furto e ricettazione di materiali edili utilizzati illegalmente da imprese per sfruttare il bonus 110 sulle ristrutturazioni, con misure cautelari per undici persone coinvolte. - Gaeta.it

Un’operazione dei carabinieri a potenza ha portato all’arresto di un gruppo accusato di gestire un giro illecito collegato al bonus 110, il incentivo statale per le ristrutturazioni edilizie. La procura ha coordinato le indagini che hanno messo in luce furti di materiali edili e la loro vendita fraudolenta a imprese che sfruttavano il bonus. Cinque persone sono finite in carcere, altre sei hanno misure di controllo più leggere.

Dettaglio dell’operazione e delle misure cautelari

L’azione condotta dai carabinieri del comando provinciale di potenza ha avuto risvolti importanti già nella notte tra ieri e oggi. Il gip del tribunale di potenza ha firmato una serie di provvedimenti restrittivi su richiesta della procura della repubblica locale. Sono state emesse cinque misure di custodia in carcere e altre sei obblighi di presentazione davanti alla polizia giudiziaria per tre volte la settimana. Tra le accuse spicca quella di associazione per delinquere, insieme a reati come furto, autoriciclaggio e ricettazione.

Al centro delle contestazioni ci sono numerosi furti, specialmente di materiali edili nel territorio tra basilicata e campania. Secondo gli investigatori, il gruppo si approvvigionava illegalmente sottraendo ponteggi e materiali vari necessari per i cantieri. Questi materiali venivano poi ceduti a imprese che, sfruttando i bonus statali sulle ristrutturazioni, riuscivano a ridurre i costi.

Modalità di furto e ricettazione del materiale edile

Il meccanismo messo a segno dai membri del gruppo criminale si basava sulla sottrazione sistematica di ponteggi e materiale da costruzione, tipicamente in occasione di cantieri o depositi poco sorvegliati. Gli oggetti rubati – che possono andare da tubi in ferro a elementi per impalcature – venivano raccolti e conservati per la vendita.

Le imprese interessate riuscivano a comprare questo materiale a prezzi più bassi, creando un vantaggio illegale rispetto alla concorrenza. Questo giro illecito avrebbe influenzato i lavori di ristrutturazione affidati alle società che facevano uso del bonus statale 110, incentivando così la domanda di prodotti rubati. Gli inquirenti ipotizzano che il sistema sia stato ripetuto più volte nel tempo, con un traffico di materiali costanti tra basilicata e campania.

I nomi coinvolti e le sedi dei reati

Tra le persone arrestate si trovano principalmente abitanti delle province di potenza e salerno. I nomi annotati nell’ordinanza sono: Pietro Cutro, 74 anni, di potenza; Gerardo Petrillo, 67 anni di Bellizzi, nel salernitano; Gerardo Calabrese, 48 anni, residente ad Acerno; Florin Ionel Calin, 43 anni, domiciliato a Campagna in provincia di Salerno; e Ilie Obuf, 45 anni, residente a pescara.

L’indagine ha chiarito che le attività illecite si estendevano su due regioni con frequenti spostamenti di materiale rubato e coinvolgimento di numerose imprese colluse. La custodia in carcere è stata decisa per i soggetti ritenuti di maggiore responsabilità nell’organizzazione.

Interventi delle autorità e impatto sulla sicurezza pubblica

L’azione della procura e delle forze dell’ordine sottolinea l’attenzione verso fenomeni di criminalità legati alle frodi nel settore edilizio, soprattutto in un contesto dove incentivi statali possono orientare il mercato. Il contrasto ai furti e alla vendita di materiali rubati mira a tutelare sia l’economia legale sia la sicurezza delle operazioni di ristrutturazione pubblica e privata.

Il lavoro dei carabinieri ha evidenziato come la criminalità si serva di meccanismi fraudolenti per infiltrarsi nel ciclo di lavori con bonus statali, mettendo a rischio la credibilità degli interventi. La custodia cautelare e gli obblighi di presentazione continuano a seguire le tracce di questo gruppo per impedirne il ritorno a comportamenti analoghi.

L’attenzione adesso resta focalizzata sulla stabilizzazione della sicurezza nei cantieri e sul monitoraggio di eventuali nuove forme di frode legate a incentivi statali in edilizia.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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