Un evento recente a Fiumicino ha suscitato preoccupazione e indignazione tra gli abitanti e le autorità locali. Durante la scorsa notte, sono stati effettuati lavori di scavi sulla spiaggia storica del Faro Vecchio, comportando la costruzione di un muro in cemento di Jersey. Questa manovra, che ha segnato drasticamente il paesaggio costiero, ha di fatto bloccato l’accesso a una parte della spiaggia che è considerata un patrimonio locale. Le autorità competenti sono ora chiamate a rispondere a questa azione, che addirittura mette in discussione il rispetto delle normative ambientali.
I dettagli dei lavori e la costruzione del muro
La spiaggia del Faro Vecchio è un luogo significativo per la comunità di Fiumicino, non solo per il suo valore storico, ma anche per l’importanza ecologica degli ambienti dunali che la caratterizzano. I lavori eseguiti nella notte, con l’uso di ruspe, hanno portato alla costruzione di un’imponente barriera in cemento, presumibilmente per delimitare l’area in base a esigenze commerciali dei titolari della concessione demaniale. Questa azione, secondo esperti e attivisti, rappresenta una violazione grave delle normative ambientali, dato il potenziale impatto negativo su un ecosistema già vulnerabile.
Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde, ha sottolineato l’impatto di tali azioni, richiedendo un’indagine approfondita da parte della magistratura. Secondo Bonelli, nessuno dovrebbe avere il diritto di alterare paesaggi così delicati, particolarmente in condizioni dove esistono sistemi dunali preservati. I cittadini e le associazioni ambientaliste stanno già mobilitando le loro forze per richiedere giustizia e il ripristino della situazione originale.
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L’assenza di autorizzazioni e le implicazioni legali
Un’altra questione sollevata riguardo alle operazioni notturne è la mancanza di autorizzazioni formali per la realizzazione del porto turistico di Fiumicino. Bonelli è chiaro nel sostenere che quest’opera è dannosa e non dovrebbe essere associata al Giubileo, nonostante sia stata inserita nella lista delle opere legate all’evento. La sua denuncia è rivolta non solo alle pratiche di costruzione, ma rende palese la responsabilità delle autorità locali, incluso il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
Il rispetto delle normative, come stabilito dall’articolo 47 del Codice della Navigazione, è cruciale per preservare la concessione demaniale. La realizzazione di lavori non autorizzati implica rischi seri per chi li esegue, con la possibilità di perdere i diritti concessori. Di fronte alla preoccupazione e alla gravità della situazione, Bonelli ha annunciato che procederà con un esposto formale alle autorità giudiziarie, dimostrando il suo impegno a garantire che la situazione sia portata alla luce e affrontata adeguatamente.
Le reazioni della comunità e delle istituzioni
Questa situazione ha già scatenato un acceso dibattito tra i cittadini e le istituzioni. Gli abitanti di Fiumicino, preoccupati per la salvaguardia dell’ambiente e dei loro luoghi storici, iniziano a chiedere spiegazioni e azioni concrete per fermare la devastazione delle loro coste. Le associazioni locali, unendo le forze, hanno espresso la necessità di una vigilanza più attenta nei confronti delle opere edilizie che riguardano il demanio marittimo.
Serve, ora più che mai, un’inversione di rotta che tuteli il patrimonio naturale e storico, mantenendo intatta la bellezza e l’unicità della spiaggia del Faro Vecchio. Con le istituzioni chiamate a rispondere e un’opinione pubblica sempre più vigile, il futuro della zona e dei suoi ecosistemi potrebbe dipendere da come verranno gestite queste situazioni critiche nelle settimane e nei mesi a venire.