Gran sasso street tour 2025: contestazioni ambientali per il raduno motoristico nel parco nazionale

Gran sasso street tour 2025: contestazioni ambientali per il raduno motoristico nel parco nazionale

Il gran sasso street tour 2025 organizzato dall’abruzzo racing club nell’area dell’aquilano suscita critiche dalla commissione tam del club alpino italiano per l’impatto acustico e ambientale nel parco nazionale del gran sasso e monti della laga.
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Domenica 29 giugno 2025 si terrà il Gran Sasso Street Tour, un raduno motoristico nel Parco Nazionale del Gran Sasso, criticato dalla commissione TAM del Club Alpino Italiano per l'impatto negativo sull'ambiente e la fauna locale. - Gaeta.it

Domenica 29 giugno 2025, nell’area dell’Aquilano, si svolgerà il gran sasso street tour, un raduno motoristico promosso dall’associazione abruzzo racing club. L’evento prevede un percorso panoramico nel cuore del parco nazionale del gran sasso e monti della laga. Questa manifestazione ha attirato critiche dalla commissione per la tutela dell’ambiente montano del club alpino italiano dell’Aquila, che denuncia gli effetti negativi sul territorio e sulle specie che lo abitano.

Le preoccupazioni della commissione tam del cai dell’aquila

La commissione per la tutela dell’ambiente montano del club alpino italiano dell’Aquila ha emesso una nota critica sull’iniziativa. La tam sottolinea come negli anni scorsi si siano già verificati raduni con effetti negativi evidenti sull’ecosistema del parco nazionale, dovuti al rumore prodotto dai motori e dalla musica. Questo tipo di manifestazioni, secondo la tam, producono «un frastuono insostenibile» e contrastano con la natura protetta del territorio.

La presenza di motori rombanti e diffusione di musica a volume alto crea disturbo non solo per chi cerca tranquillità e contatto con la natura ma, soprattutto, per le specie animali che vivono nel parco. L’inquinamento acustico altera i comportamenti di molte specie selvatiche, compromettendo la loro capacità di riprodursi e muoversi liberamente.

Per la tam, eventi come il gran sasso street tour inviano «un messaggio profondamente distonico rispetto ai valori di tutela e rispetto ambientale» che dovrebbero caratterizzare le attività svolte all’interno di un parco nazionale. Il parco deve essere conservato come luogo di silenzio e ascolto, dove la fauna può vivere senza pressioni esterne.

Dettagli del gran sasso street tour 2025 e tappe previste

Il raduno motoristico si concentrerà nell’area dell’aeroporto di preturo, punto di ritrovo fissato tra le 8 e le 12:45. Da lì, i partecipanti si dirigeranno lungo un itinerario che tocca il passo delle capannelle, fonte vetica e terminerà a campo imperatore. L’evento propone quindi una lunga percorrenza su strade di montagna, apprezzate per il paesaggio e la posizione all’interno di un parco nazionale.

L’associazione abruzzo racing club ha organizzato il tour con l’intenzione di riunire appassionati di motori e offrire un’esperienza panoramica sulle strade dell’appennino abruzzese. Tuttavia, la natura del raduno – caratterizzata da più veicoli, motori accesi e musica ad alto volume – ha sollevato subito dubbi e contestazioni da parte di chi tutela la montagna e la sua biodiversità.

L’evento è pubblicizzato come un momento di condivisione e passione per i motori, ma il contesto ambientale nel quale si svolge rende delicata la gestione di questo tipo di manifestazioni, soprattutto per la presenza di aree protette e specie selvatiche.

Il parco nazionale del gran sasso e monti della laga come ecosistema fragile

Il parco nazionale del gran sasso e monti della laga rappresenta una zona ricca di biodiversità, e ospita specie rare e protette. Terreni, boschi e pascoli formano un ecosistema delicato. Le attività umane devono essere gestite con attenzione per evitare danni irreparabili all’ambiente.

La tam evidenzia l’importanza di rispettare questo equilibrio, tutelando la tranquillità e i suoni naturali come il vento tra gli alberi o il canto degli uccelli. Ogni disturbo acustico, come quello prodotto dai motori del raduno, può spaventare gli animali, alterarli e comprometterne la presenza in un territorio in cui ormai il loro habitat si riduce.

L’associazione attiva nel club alpino italiano fa presente che il parco «non è una pista», ribadendo che l’area non va considerata come un semplice spazio per eventi motoristici. La fragilità di questo ambiente richiede regole e limiti precisi, che al momento sembrano mancanti o non applicati in modo deciso.

Nel passato, episodi simili hanno provocato reazioni contrastanti tra cittadini, ambientalisti e organizzatori, segnalando la necessità di un dialogo più concreto per non compromettere queste zone protette.

Richieste della tam e possibili sviluppi futuri

La commissione tam auspica un confronto con le istituzioni locali e nazionali, per ridefinire modalità di fruizione del territorio montano che siano più rispettose verso la natura e la fauna. Questo implica adottare regole più severe sulle manifestazioni motoristiche e concerti all’aperto nel parco.

L’obiettivo è assicurare che il parco nazionale possa accogliere visitatori e appassionati senza trasformarsi in una fonte di disturbo continuo. I protagonisti della tam invitano a riflettere sul valore del silenzio e sulla necessità di preservare spazi naturali autentici.

Le discussioni intorno a eventi come il gran sasso street tour potrebbero portare a nuove regolamentazioni o divieti, volti a evitare ripercussioni negative sull’ambiente. Lo scontro tra promozione turistica e tutela ambientale rimane centrale nelle strategie delle aree protette italiane.

Monitorare gli effetti di questo tipo di eventi aiuta a capire fino a che punto l’equilibrio naturale può sostenere la pressione umana. La speranza è che si arrivi a soluzioni condivise, in grado di coniugare la passione per i motori con il rispetto del patrimonio naturale del gran sasso e monti della laga.

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