Il Comune di Gradisca d’Isonzo partecipa all’evento “Aspettando il Festival del Giornalismo“, promosso dall’associazione Leali delle Notizie. Questa iniziativa si svolge in diverse località del Friuli Venezia Giulia con l’obiettivo di sottolineare il ruolo fondamentale del giornalismo nella democrazia, nella partecipazione pubblica e nella formazione di una coscienza civica attenta. Tra le iniziative in programma spicca una mostra dal titolo Tempi di cronaca. Dai giornali ai social, aperta fino al 31 agosto, che offre una riflessione sul passaggio dalla stampa tradizionale al mondo digitale, evidenziando l’importanza della fotografia come strumento di comunicazione.
La mostra tempi di cronaca e il passaggio tra giornalismo cartaceo e digitale
La mostra presentata a Gradisca si concentra sull’evoluzione del giornalismo attraverso l’uso dell’immagine fotografica. Il percorso espositivo mette in luce come la fotografia sia diventata un elemento chiave nella costruzione della realtà percepita oggi, grazie anche alla diffusione crescente dei social media. Questi nuovi canali permettono di veicolare rapidamente notizie e immagini, ma generano anche sfide legate all’accuratezza e all’affidabilità delle informazioni. La mostra invita alla riflessione sulla responsabilità di chi racconta, tra doveri etici e il diritto dei cittadini a una narrazione fedele e critica.
La sicurezza dei cittadini nel ricevere una comunicazione corretta si intreccia con la rapidità dell’informazione contemporanea. Nonostante il ritmo accelerato e il flusso incessante di contenuti, la fotografia mantiene un ruolo di linguaggio universale. Immagini capaci di superare barriere linguistiche e culturali documentano eventi, denunciano ingiustizie, ma possono anche suscitare emozioni e stimolare una riflessione profonda nei lettori.
Leggi anche:
I protagonisti della mostra: tre fotogiornalisti e i loro scatti
La rassegna include le opere di tre noti fotogiornalisti: Luciano Del Castillo, Franco Lannino e Manuel Silvestri. Il lavoro di questi professionisti racconta momenti storici e sociali importanti, attraverso immagini che sono diventate simboli. Tra le fotografie esposte, emergono i giganti delle navi che minacciano la Calle di Venezia, testimonianze visive di una realtà quotidiana sul fragile equilibrio di quella città lagunare.
Si trova anche la rappresentazione del dolore e del ricordo in un’immagine catturata davanti alla camera ardente di Fidel Castro all’Avana, dove la popolazione rendeva omaggio al leader cubano. Un altro scatto cruciale ricostruisce la strage di Capaci nel 1992, un momento tragico che ha segnato la lotta alla mafia in Italia, testimoniata nell’assassinio del giudice Giovanni Falcone.
Accanto a questi temi intensi, la mostra esplora il lato più “acquatico” del fotogiornalismo, con reportage sui vip che frequentano il Canal Grande a Venezia, mostrando come la fotografia rincorra anche quei momenti di vita mondana, in un racconto variegato che illumina una realtà complessa e sfaccettata.
Gradisca d’isonzo e l’impegno per la cultura e la libertà d’espressione
L’amministrazione comunale di Gradisca d’Isonzo ha sottolineato l’importanza di questa rassegna come testimonianza concreta della libertà d’espressione. Ha infatti ribadito che la cultura del giornalismo e della fotografia, quando accompagnata da rigore e rispetto, rappresenta un mezzo per rafforzare il senso di comunità e la democrazia. Questi strumenti contribuiscono a promuovere un dialogo più forte tra cittadini, invitandoli a un pensiero critico sulle notizie e sulle immagini.
Proprio questo evento serve a consolidare l’identità culturale di Gradisca d’Isonzo, proiettando il Comune come luogo dove la cultura dialoga con il sociale, spingendo all’approfondimento e alla conoscenza. La mostra diventa così uno spazio diffuso, che si sviluppa lungo le vie cittadine e consente a chiunque di confrontarsi con frammenti storici unici e irripetibili. La città si conferma così sede ideale perché un pubblico più ampio possa incontrare la realtà del fotogiornalismo in tutte le sue sfaccettature.