Gradara contemporanea 2025: mostra personale di Keita Miyazaki e arte contemporanea nel borgo medievale

Gradara contemporanea 2025: mostra personale di Keita Miyazaki e arte contemporanea nel borgo medievale

a gradara, in provincia di pesaro urbino, la quinta edizione di gradara contemporanea unisce arte contemporanea e patrimonio storico con 34 artisti internazionali, tra cui keita miyazaki con la sua prima mostra personale in italia
Gradara Contemporanea 20253A Mo Gradara Contemporanea 20253A Mo
Gradara Contemporanea 2025 unisce arte contemporanea e patrimonio storico nel borgo di Gradara, ospitando 34 artisti internazionali, con la prima mostra italiana di Keita Miyazaki, creando un dialogo tra modernità e storia locale. - Gaeta.it

Nel borgo di Gradara, in provincia di Pesaro Urbino, si svolge dal 6 giugno al 6 luglio la quinta edizione di Gradara Contemporanea. L’evento propone un intreccio tra arte contemporanea e patrimonio storico, ospitando 34 artisti italiani e internazionali. Al centro della programmazione troviamo la prima mostra personale in Italia dell’artista giapponese Keita Miyazaki, noto per le sue sculture che combinano metallo, feltro e carta origami in opere dall’aspetto poetico e dalla forte presenza materica. Questo appuntamento segna un momento importante nel dialogo tra arte moderna e storia locale.

Keita miyazaki e la sua mostra personale a gradara

Keita Miyazaki, artista nato a Tokyo nel 1983, porta a Gradara un corpus di lavori che riflettono la trasformazione di materiali di scarto in composizioni fragili e sonore. Le sue sculture presentano un uso non convenzionale del metallo e della carta origami, unendo la manualità tradizionale con tecniche innovative. La poetica di Miyazaki gioca sul doppio e sulla riconciliazione, temi realizzati attraverso oggetti che sembrano totem e che invitano a una riflessione sul valore e il destino dei materiali.

Mostra e collocazioni principali

L’esposizione di Gradara rappresenta la prima tappa italiana per Miyazaki e anticipa un seguito a Roma previsto per settembre. Due opere principali saranno installate nella Rocca Demaniale, accostate alla pala del Della Robbia e al Camerino di Lucrezia Borgia. Questo accostamento crea una relazione visiva e concettuale, mettendo a confronto arte moderna e rinascimentale, antichità e contemporaneità. Al Museo Marv, invece, sono raccolte altre sculture dell’artista, esposte fino al 6 giugno in uno spazio dedicato alla sua produzione.

Artisti e opere: un caleidoscopio internazionale nella cornice medievale

Gradara Contemporanea 2025 ospita 34 artisti provenienti da paesi come Regno Unito, Giappone, Spagna, Stati Uniti, Germania, San Marino, Taiwan e Corea del Sud. Accanto ai nomi noti della scena italiana, la mostra presenta una varietà di tecniche, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alle installazioni ambientali. Questo mix di linguaggi evidenzia il contrasto tra la modernità delle opere e il carattere antico del borgo.

Le opere sono distribuite in spazi diversi, creando un dialogo tra ambienti storici e installazioni contemporanee. Così le sale della Rocca e i musei si animano con lavori che riflettono tempi, culture e stili differenti. L’obiettivo è sprigionare una tensione tra tradizione e contemporaneità, stimolando l’attenzione dei visitatori attraverso confronti visivi forti e suggestivi.

Varietà e interazione artistica

La diversificazione di tecniche e nazionalità rappresentate genera un’esperienza fortemente internazionale e multiculturale, in cui l’arte contemporanea si confronta con uno scenario storico unico.

Luoghi espositivi e organizzazione della rassegna

La rassegna si snoda su quattro sedi: la Rocca Demaniale di Gradara, il Museo Marv – Museo d’Arte Rubini Vesin, Villa Conventino e il Museo Storico. Quest’ultimo è stato recentemente riallestito con fondi Pnrr. Ogni sede è scelta per le sue caratteristiche uniche che si integrano con le opere ospitate, formando un percorso espositivo diffuso e articolato.

Il progetto, ideato dall’Associazione Gradara Contemporanea nel 2021, conferma il suo rapporto stretto con lo spazio e la storia locale. La cura della mostra è affidata a un gruppo di esperti tra cui Luca Baroni, Matteo Sormani, Fabrizio Baldassarri e Riccardo Freddo. Questo team ha mantenuto coerenza tra tradizione e sperimentazione, permettendo alla manifestazione di affermarsi come appuntamento riconosciuto nel panorama artistico dell’Adriatico.

Gli effetti culturali del festival sull’area adriatica

Gradara Contemporanea 2025 si conferma un evento di richiamo per artisti, visitatori e collezionisti. L’intreccio tra arte contemporanea e luogo storico produce un’esperienza unica che supera i confini regionali. Il festival attrae un pubblico ampio, spaziando dalle nuove generazioni agli appassionati di storia e arte.

L’iniziativa contribuisce a valorizzare il territorio di Pesaro Urbino e rafforza la presenza culturale lungo la costa adriatica. Si crea così un punto di incontro tra passato e presente, in cui la complessità delle opere contemporanee dialoga con l’eredità del passato in modo diretto e intenso. I fruitori della mostra possono percorrere spazi diversi, scoprendo legami insoliti e mantenendo viva l’attenzione sull’arte contemporanea in Italia.

Change privacy settings
×