Gorizia celebra la cultura della pace con un obelisco simbolico per il 2025

Gorizia celebra la cultura della pace con un obelisco simbolico per il 2025

Gorizia si prepara a diventare Capitale Europea della Cultura nel 2025 con l’installazione dell’obelisco “Go! Pharus”, simbolo di pace, unità e riqualificazione del piazzale della Casa Rossa.
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Gorizia celebra la cultura della pace con un obelisco simbolico per il 2025 - Gaeta.it

Gorizia si prepara a diventare un fulcro culturale per il 2025, anno in cui sarà Capitale Europea della Cultura. In questa cornice, la città accoglierà Go! Pharus, un obelisco simbolico dedicato alla cultura della pace e all’unità tra i popoli. Questa installazione, concepita per il piazzale della Casa Rossa, testimonia la volontà di superare divisioni storiche e promuovere un messaggio di speranza per il futuro.

Un progetto simbolico per Gorizia

Il sindaco Rodolfo Ziberna ha presentato ufficialmente il progetto, evidenziando l’importanza del piazzale della Casa Rossa. Questo luogo storico ha visto diverse vicissitudini nel corso degli anni ed è stato spesso trascurato. Con l’iniziativa Go! Pharus, l’amministrazione intende non solo riqualificare l’area ma anche restituirle un valore simbolico, rendendola un punto di incontro e riflessione per i cittadini e i visitatori. L’obelisco rappresenta un “inno alla vita”, come sottolineato dal sindaco, e sarà una delle opere che rimarranno anche dopo la fine delle celebrazioni del 2025, un elemento permanente di memoria e speranza.

Con il progetto, si vuole accentuare l’impatto positivo della riqualificazione urbana, mirando a rendere il piazzale della Casa Rossa un luogo dedicato alla cultura e all’incontro. L’obelisco funge quindi da simbolo di una nuova era per la città, dove la storia è rispettata ma si guarda anche al futuro.

L’intervento artistico e il suo significato

L’idea dell’obelisco è stata concepita dall’artista e interior designer Celia Stefania Centonze, fondatrice dello studio Plateam di Milano. Centonze ha descritto l’opera come un “faro di civiltà”, sottolineando il suo ruolo di riferimento per Gorizia. Questo monumento invita a riflettere sull’importanza di abbattere barriere non solo fisiche, ma anche mentali e culturali. La scelta di un obelisco non è casuale; questo tipo di struttura è storicamente associato a monumenti commemorativi, rappresentando un messaggio di eternità e permanenza.

In aggiunta, il progetto artistico di Go! Pharus prevede un’integrazione con le opere di Marco Nereo Rotelli. L’artista interverrà sull’opera scrivendo versi dedicati alla pace, tratti dalla poesia di autori come Giuseppe Ungaretti e France Prešeren. Questi versi, incisi nel vetro, diventeranno simboli di un messaggio universale di incontro e solidarietà tra i popoli, arricchendo ulteriormente l’obelisco e il suo spazio circostante.

Un messaggio di unità e collaborazione

Go! Pharus non è solo un progetto artistico ma un invito alla riflessione su temi di pace e cooperazione. La scelta dei poeti coinvolti è particolarmente significativa, poiché richiama figure storiche che, attraverso la loro arte, hanno parlato di unità, speranza e umanità. In un mondo che spesso sembra diviso, questa iniziativa offre una nuova prospettiva, esortando le persone a guardare oltre le differenze e a promuovere relazioni di rispetto e collaborazione.

La realizzazione di quest’opera in un anno così importante per Gorizia rappresenta una tappa fondamentale non solo per la città ma per l’intera regione, che aspira a diventare un esempio di come l’arte e la cultura possano fungere da ponti tra le diverse identità e comunità. In un momento storico in cui la pace è più che mai necessaria, Gorizia si propone come un luogo di dialogo e riconciliazione, rendendo l’obelisco un simbolo duraturo di speranza e unità.

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