Una forte alluvione ha travolto la contea di Kerr, in Texas, il 4 luglio, causando morti e danni ingenti. L’Organizzazione Meteorologica Mondiale attribuisce questa crescita degli eventi estremi all’attività umana e al riscaldamento globale. La maggiore presenza di umidità nell’atmosfera spinge le precipitazioni a livelli anomali, aggravando fenomeni come le inondazioni improvvise.
Come il cambiamento climatico influenza le inondazioni improvvise in texas
Il Texas ha subito un picco di precipitazioni estreme a causa di tempeste tropicali nelle aree vicine del Messico che hanno trasportato aria calda e umida. L’omm ha evidenziato che l’atmosfera più calda trattiene quantità crescenti di umidità, un fattore chiave per l’aumento delle piogge intense in tempi brevi. Nella contea di Kerr, negli ultimi anni, simili eventi sono diventati più frequenti e violenti.
Durante la notte del 4 luglio, piogge abbondanti hanno riversato tra i 250 e i 450 millimetri di acqua in solo poche ore. Il bacino del fiume Guadalupe si è riempito rapidamente, facendo alzare il livello del fiume di quasi otto metri in meno di un’ora. Questa impennata improvvisa ha travolto il paesaggio e ha generato un’alluvione rapida e devastante.
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Il ruolo dell’azione umana nell’aggravare le alluvioni
L’azione umana, in particolare l’urbanizzazione crescente e l’alterazione del suolo, ha peggiorato la capacità naturale del territorio di assorbire l’acqua. Le aree sviluppate tendono a favorire lo scorrimento rapido delle acque piovane, incrementando il pericolo di allagamenti e danni irreparabili. Inoltre, il cambiamento climatico estende la durata e l’intensità delle situazioni meteorologiche estreme, mettendo a rischio sempre più comunità.
Vittime e conseguenze dell’alluvione nella contea di Kerr
L’alluvione ha provocato più di cento morti e numerosi dispersi, molti di loro bambini, colpiti mentre si trovavano in un campeggio lungo le rive del fiume Guadalupe. Le acque sono salite con una velocità tale da lasciare pochissimo tempo per evacuazioni o interventi di emergenza.
Il servizio meteorologico statunitense aveva lanciato un primo avviso sulle inondazioni improvvise ben prima dell’evento, circa 12 ore in anticipo. La comunicazione è stata poi aggiornata a un’allerta tre ore prima dell’inondazione vera e propria. “Nonostante questo, la rapidità del fenomeno ha superato la capacità di reazione delle istituzioni e delle persone coinvolte.”
Difficoltà di intervento e limiti dei sistemi di allerta
Molti tra i residenti erano addormentati al momento dell’alluvione, rendendo ancora più difficili gli interventi urgenti. La tragedia ha mostrato i limiti dei sistemi di allerta che attualmente non riescono a coprire efficacemente tutte le situazioni notturne o improvvise. Questa mancanza ha contribuito al rapido aumento della conta delle vittime.
L’impatto globale e le sfide delle inondazioni improvvise
Le inondazioni improvvise rappresentano una delle minacce naturali più gravi a livello mondiale. Secondo le stime dell’omm e delle Nazioni Unite, causano oltre 5.000 morti ogni anno. I danni economici superano i 50 miliardi di dollari, coinvolgendo sia infrastrutture che proprietà private.
Questo tipo di alluvioni si verifica più frequentemente rispetto alle inondazioni derivanti da fiumi o coste. Comprende circa l’85% di tutti gli eventi di inondazione segnalati su scala globale. Tra queste emergenze, le inondazioni improvvise presentano anche il tasso di mortalità più elevato, soprattutto perché colpiscono senza preavviso.
La sfida della prevenzione e adattamento
Gli esperti sottolineano la necessità di potenziare i sistemi di monitoraggio e allarme per ridurre le vittime future. “La capacità di prevedere e comunicare tempestivamente questi eventi è un passo cruciale per limitare le perdite umane.” La sfida si lega anche alla gestione del territorio e all’adattamento delle comunità a un clima che spinge sempre verso condizioni meteorologiche estreme.