Il 20 maggio in basilicata si terrà un evento importante dedicato al mondo della comunicazione. La conferenza episcopale di basilicata promuove un giubileo che mira a riflettere sulle trasformazioni del settore, soprattutto in relazione all’intelligenza artificiale. L’iniziativa vuole coinvolgere operatori e professionisti del settore, per discutere il ruolo dei media in un’epoca di grandi cambiamenti e sfide.
Il giubileo: un momento di riflessione per i comunicatori
L’appuntamento, promosso dalla conferenza episcopale di basilicata , si inserisce nel cammino dell’anno santo previsto nel 2025. L’obiettivo è offrire a chi opera nella comunicazione un’occasione di confronto e crescita. Nell’epoca attuale, segnata dall’innovazione tecnologica e dalla diffusione dell’intelligenza artificiale, il ruolo dei media si fa più complesso e centrale.
Il giubileo si propone quindi come un momento per interrogarsi sul modo in cui si raccontano i fatti, sulle responsabilità di chi informa e sul rapporto tra verità e speranza nei messaggi veicolati. L’evento è dedicato a tutti coloro che lavorano nel campo della comunicazione, includendo giornalisti, operatori di media digitali e figure coinvolte nel racconto dell’attualità.
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La struttura della giornata del 20 maggio
La giornata del 20 maggio prevede due momenti ben distinti. Il primo, fissato per le 16, avrà luogo nel teatro stabile della città, dove saranno approfonditi i temi proposti dalla conferenza episcopale. Durante questo incontro sarà possibile ascoltare interventi che mettono in luce le sfide dei nuovi strumenti comunicativi, con particolare attenzione ai cambiamenti causati dall’intelligenza artificiale.
Dalle 18.30 l’attenzione si sposterà verso la cattedrale di san gerardo, dove prenderà avvio una processione che si concluderà con un momento di preghiera. Questa parte sottolinea l’importanza del richiamo spirituale nel lavoro dei comunicatori, un modo per “riconsegnare” il proprio impegno alla luce del vangelo, rinsaldando la dimensione etica e umana della professione.
Il messaggio del vescovo di melfi-rapolla-venosa
Monsignor ciro fanelli, vescovo di melfi-rapolla-venosa e delegato della Ceb per le comunicazioni sociali, ha spiegato in modo chiaro la portata di questo giubileo. Secondo monsignor fanelli, i comunicatori sono oggi chiamati a un compito difficile ma fondamentale: “raccontare la verità senza timori, evitando forme di disinformazione che possano creare divisioni o distanze tra le persone.”
L’intervento del vescovo sottolinea anche l’importanza di saper interpretare i “segni dei tempi”, un compito che diventa ancora più complesso nell’era dell’intelligenza artificiale. Qui emerge l’esigenza di mantenere un rapporto autentico con la realtà, e di usare la tecnologia non solo come strumento ma come occasione per costruire ponti umani più solidi e consapevoli.
In questo senso il giubileo vuole offrire speranza a chi lavora nel campo della comunicazione, invitando a una riflessione profonda che unisca verità e spiritualità.
Un punto di riferimento per la comunità lucana
Questo evento rappresenta un punto di riferimento per la comunità lucana della comunicazione, mettendo al centro temi urgenti e attuali. La partecipazione al giubileo permetterà di approfondire il ruolo di chi informa in un mondo in rapida trasformazione, offrendo spunti utili a orientarsi con maggiore chiarezza tra tecnologia e valori umani.