Giovani violoncellisti portano musica alla comunità incontro di don pierino gelmini contro le dipendenze

Giovani violoncellisti portano musica alla comunità incontro di don pierino gelmini contro le dipendenze

Il cello festival incontro all’interno della Comunità Incontro di don Pierino Gelmini ha visto giovani violoncellisti della Juniororchestra di Santa Cecilia esibirsi per sostenere chi lotta contro le dipendenze.
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La seconda edizione del Cello Festival Incontro ha portato giovani violoncellisti a esibirsi nella Comunità Incontro, unendo musica e solidarietà per sostenere chi combatte contro le dipendenze. - Gaeta.it

La seconda edizione del cello festival incontro si è svolta l’11 maggio presso la Comunità Incontro, fondata da don pierino gelmini. L’evento ha rinnovato la tradizione di portare musica dal vivo, eseguita da giovani violoncellisti, a favore di chi lotta contro diverse forme di dipendenza. La manifestazione ha dimostrato come la musica possa raggiungere ogni tipo di pubblico, abbattendo barriere e favorendo momenti di condivisione.

Un concerto di giovani violoncellisti tra tecnica e passione

Sette adolescenti, dai 11 ai 15 anni, si sono esibiti in un concerto di violoncello durato oltre due ore. Hanno catturato l’attenzione degli ospiti della comunità, sotto la guida del maestro Francesco Storino, violoncellista con esperienza nell’orchestra dell’Accademia nazionale di santa cecilia. Anche se il pubblico non aveva necessariamente una preparazione musicale approfondita, ha seguito con interesse i brani eseguiti, riconoscendo la cura e la precisione richieste da ogni pezzo.

Repertorio impegnativo e talento giovanile

I giovani musicisti hanno dimostrato notevoli abilità tecniche, suonando a memoria brani di diversi compositori che attraversano epoche e stili. La loro interpretazione ha preso forma grazie anche all’accompagnamento della pianista Naomi Fujiya, che ha supportato l’esecuzione con sensibilità. L’insieme ha presentato un repertorio impegnativo, comprendente autori come rossini, boccherini, schumann, cajkovskij, shostakovich, elgar e saint-saens, con un risultato che ha suscitato emozioni profonde nel pubblico.

La comunità incontro e l’impatto della musica sui ragazzi in cura

La comunità incontro ospita ragazzi con età sempre più basse, alcuni quindicenni, sottoposti a percorsi di recupero da dipendenze di vario genere. Chi guida la struttura, giampaolo nicolasi, con l’aiuto della figlia martina, ha visto come l’esperienza musicale abbia aiutato i giovani a superare imbarazzo e riservatezza. Gli ospiti hanno partecipato attivamente, chiedendo informazioni e esprimendo impressioni sul concerto.

Il violoncello, voce umana della musica

Il violoncello assume un ruolo importante in questo contesto per il suo suono che ricorda da vicino la voce umana, capace di comunicare emozioni complesse. La serata ha riservato un momento particolare quando una cantante lirica ospite della comunità, mezzo soprano adriana d., ha chiesto di esibirsi. “Dopo aver sofferto la dipendenza e aver abbandonato il canto, ha ripreso coraggio e ha cantato il ‘canto della ninfa’ di monteverdi”, accompagnata dal maestro storino al violoncello. L’esibizione ha toccato profondamente pubblico e musicisti, rivelando il potere rigenerativo della musica.

Potenziamenti nella didattica musicale e prossimi eventi con uto ughi

Il governo italiano ha accolto la proposta del violinista uto ughi di rafforzare l’insegnamento della musica nelle scuole. Questa attenzione al valore educativo e terapeutico delle arti si riflette anche nell’organizzazione di eventi come il cello festival incontro. Proprio uto ughi sarà protagonista il 23 maggio al festival dell’economia di trento, dove si esibirà davanti a economisti e soprattutto giovani studenti, un ulteriore segnale dell’importanza che la musica assume in diversi ambiti della società.

Giovani talenti della juniororchestra di santa cecilia e applausi per l’ensamble

I sette violoncellisti che hanno partecipato al festival appartengono alla juniororchestra di santa cecilia e si sono esibiti sia come solisti sia insieme in un ensemble energico e coinvolgente. L’esecuzione di brani di jenkins e rameau ha conquistato il pubblico, che ha risposto con lunghi applausi. L’apprezzamento è stato il risultato di un lavoro intenso e di una capacità collettiva di trasmettere emozioni. La musica ha offerto così agli ospiti della comunità incontro un momento di sollievo e di bellezza condivisa.

Nell’atmosfera di amelia quella serata ha risvegliato sentimenti profondi, mostrando come la musica possa fiorire insieme alle persone che la ascoltano e la vivono. L’evento è destinato a ripetersi nei prossimi anni, mantenendo viva una tradizione che unisce arte e impegno sociale.

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