Giovani democratici a pescara discutono i diritti all’interruzione volontaria di gravidanza a 47 anni dalla legge 194

Giovani democratici a pescara discutono i diritti all’interruzione volontaria di gravidanza a 47 anni dalla legge 194

La Biblioteca Emilia Di Nicola di Pescara ha ospitato un incontro promosso dai Giovani Democratici d’Abruzzo per discutere i 47 anni della legge 194, evidenziando diritti delle donne, obiezione di coscienza e autodeterminazione.
Giovani Democratici A Pescara Giovani Democratici A Pescara
Il 24 maggio 2025, la Biblioteca Emilia Di Nicola di Pescara ha ospitato un incontro promosso dai Giovani Democratici d’Abruzzo per celebrare i 47 anni della legge 194, affrontando temi legati alla difesa dell’interruzione volontaria di gravidanza, l’autodeterminazione delle donne e le criticità dell’obiezione di coscienza nella regione. - Gaeta.it

La Biblioteca Emilia Di Nicola di Pescara ha ospitato il 24 maggio 2025 un incontro dedicato alla difesa dell’interruzione volontaria di gravidanza. L’evento, promosso dai Giovani Democratici d’Abruzzo, ha inteso segnare i 47 anni dall’approvazione della legge 194, concentrandosi sui diritti delle donne e sulla necessità di un dibattito più maturo e inclusivo riguardo l’autodeterminazione.

Un confronto su leggi e autodeterminazione

L’iniziativa ha raccolto attorno a un tavolo esperti, attivisti e istituzioni per commentare lo stato attuale del diritto all’IVG . Il dibattito ha superato la tradizionale contrapposizione tra applicazione parziale e totale della legge, puntando a mettere al centro la soggettività delle donne nelle decisioni sul proprio corpo. Da questo confronto è emersa la richiesta di spostarsi da semplici fazioni a una discussione più articolata e rispettosa delle esperienze individuali.

Sono intervenute figure di spicco: Silvia Sbaraglia, segretaria dei Giovani Democratici di Pescara, e le dottoresse Roberta Morelli e Martina Mercaldi, entrambe dirigenti mediche nei presidi ospedalieri di Vasto e Chieti. Hanno preso la parola anche Federica Pennelli, giornalista attenta ai temi sociali, e Marielisa Serone D’Alò, responsabile diritti del PD Abruzzo e componente dell’esecutivo nazionale della Conferenza delle Donne Democratiche. La moderazione è stata affidata a Maria Citarella, coordinatrice del Dipartimento Politiche Transfemministe dei GD Abruzzo.

Ruolo delle associazioni e partecipazione attiva del territorio

Alla discussione hanno preso parte anche collettivi e associazioni della regione attivi nella tutela dei diritti civili. La loro presenza ha evidenziato un bisogno diffuso di creare reti e unioni locali per contrastare le minacce che i diritti acquisiti stanno affrontando. Questi gruppi, molto radicati sul territorio, hanno portato testimonianze dirette sulle difficoltà quotidiane legate all’accesso all’IVG e sulle pratiche di obiezione di coscienza che bloccano molte donne.

Maria Citarella e Saverio Gileno, segretario regionale dei Giovani Democratici, hanno sottolineato la centralità di «una rete di resistenza ampia, transfemminista e intersezionale», capace di opporsi a un governo di destra che, secondo loro, mette in difficoltà le conquiste sociali e civili degli ultimi decenni.

Criticità dell’obiezione di coscienza in abruzzo

L’intervento di Marielisa Serone D’Alò ha approfondito le problematiche legate all’obiezione di coscienza adottata da molti professionisti sanitari in Abruzzo. Questa pratica, molto diffusa nella regione, limita l’applicazione della legge 194 e riduce le possibilità di scelta delle donne che desiderano interrompere una gravidanza. La dirigente politica ha insistito sulla necessità di garantire un accesso efficace e senza impedimenti ai servizi sanitari, spiegando che l’aborto non deve essere visto solo come un evento traumatico ma anche come un diritto tutelato dallo Stato.

L’attenzione puntata sulle difficoltà pratiche fa emergere come, anche a quarantasette anni dalla sua approvazione, la legge 194 incontri ostacoli non solo culturali, ma concreti e istituzionali che rallentano o bloccano l’effettiva realizzazione del diritto.

Rilancio politico e sociale sul tema dei diritti delle donne

L’incontro si è svolto in un clima partecipativo e di impegno civico, testimoniando come in Abruzzo cresca la consapevolezza dell’importanza di difendere i diritti delle donne e di promuovere un dibattito pubblico che sappia confrontarsi con temi spesso affrontati in modo riduttivo. La manifestazione ha superato il semplice anniversario per trasformarsi in un momento di confronto e costruzione condivisa, chiamando a raccolta esponenti politici, operatori sanitari, giornalisti e attivisti.

Questo appuntamento rappresenta un passo avanti nella direzione di un Abruzzo dove le libertà individuali si riflettano nella pratica della legge e nelle scelte personali. La richiesta di scelte libere e corpi liberi si accompagna a una spinta per un nuovo confronto culturale, capace di garantire rispetto e tutela senza discriminazioni.

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