Giovani creator raccontano il cilento e la dieta mediterranea tra tradizione e sostenibilità

Giovani creator raccontano il cilento e la dieta mediterranea tra tradizione e sostenibilità

Ventisette giovani creativi a Pollica esplorano il Cilento, raccontando la Dieta Mediterranea, sostenibilità e tradizioni locali grazie al Future Food Institute e al Comune di Pollica.
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Ventisette giovani creativi si sono immersi per tre giorni a Pollica nel cuore del Cilento, esplorando tradizioni, sostenibilità e dieta mediterranea, per raccontare il territorio attraverso un approccio autentico e innovativo. - Gaeta.it

Un gruppo di ventisette giovani creativi si è ritrovato a Pollica per tre giorni intensi, per immergersi nella cultura e nelle tradizioni del Cilento. L’iniziativa, organizzata dal Future Food Institute con il Comune di Pollica, ha visto videomaker, fotografi e content creator provenienti da tutta Italia esplorare il territorio e raccontare il suo legame con la Dieta Mediterranea, la sostenibilità e un futuro possibile. Un’esperienza capace di fondere passato e presente, dando voce alle nuove generazioni.

Un progetto per mettere la dieta mediterranea e il cilento al centro dell’attenzione giovanile

L’evento ha puntato su un’idea semplice ma efficace: far vivere ai giovani il Cilento dall’interno. Per ventisette creator è stata l’occasione di entrare in contatto diretto con la vita di uno dei territori simbolo della dieta mediterranea. Tutti sono stati ospitati per 72 ore nel Castello dei Principi Capano, nel cuore di Pollica, luogo carico di storia e memoria. Qui, la sfida era trasmettere il legame tra tradizione e innovazioni possibili, proponendo un racconto autentico del territorio attraverso lo sguardo di una generazione poco abituata a questo tipo di esperienze sul campo.

Il sindaco Stefano Pisani ha spiegato come per anni il Cilento sia stato raccontato da fuori, ma questa volta si è scelto un approccio diverso. Dare ai giovani la possibilità di vivere in prima persona quello che il territorio offre, affidandogli il ruolo di narratori, significa consegnare loro le chiavi per diventare portavoce consapevoli di un cambiamento possibile. Dunque, un modo per valorizzare un’area spesso vista come marginale, ma ricca di stimoli e risposte importanti.

Esperienze di vita quotidiana tra mare, cucina e pratiche artigianali

Durante le tre giornate, i giovani creativi hanno avuto modo di confrontarsi con storie vere e personaggi radicati nel territorio. Maria Carmela, storica “Castellana” di Pollica, ha aperto le porte della sua cucina per mostrare i segreti della gastronomia tradizionale cilentana. Nel suo laboratorio, è stato possibile scoprire ricette antiche e passaggi tramandati da generazioni, che raccontano un rapporto profondo con la terra.

Allo stesso modo, Vittorio, pescatore di Pisciotta e presidente del Presidio Slow Food “Alici di Menaica“, ha guidato i creator in una giornata sul mare. A bordo della sua barca, ha spiegato le tecniche di pesca sostenibile e il valore di un patrimonio ittico che va preservato. Questi momenti hanno mescolato racconto, conoscenza e pratica, restituendo il senso vero di una comunità legata ai suoi elementi naturali.

Un incontro con tradizioni casearie

Infine, Silvia Chirico, Ambasciatrice della Dieta Mediterranea, ha introdotto i ragazzi al suo caseificio artigianale, tra forme di formaggio in lavorazione e metodi tradizionali. Queste esperienze hanno dato un quadro a tutto tondo di un territorio che vive ancora di mestieri, storie e sapori concreti.

Un approccio innovativo tra natura, cammini e laboratori per cambiare prospettiva

Non si è trattato solo di testimoniare: i partecipanti hanno potuto anche immergersi negli ambienti naturali del Cilento. Hanno camminato nella macchia mediterranea, partecipato a laboratori e attività pratiche, ascoltato racconti diretti e respirato quell’aria carica di storia e fermento. Questi momenti hanno permesso ai creator di sperimentare un modo diverso di osservare il mondo, di rapportarsi con la natura e la cultura locale.

La formula ha voluto mettere in risalto come un territorio possa essere raccontato anche attraverso le sensazioni, l’esperienza diretta, senza filtri o appoggiarsi a narrazioni prefabbricate. Il Cilento si conferma così un luogo ricco di riferimenti viventi, di piccole realtà resistenti capaci di offrire esempi concreti di coesistenza tra uomo e ambiente.

Laboratori nel cuore del cilento

Tra le varie attività, i laboratori pratici hanno rappresentato un momento di grande coinvolgimento per i giovani, favorendo l’apprendimento esperienziale e la creazione di contenuti originali per la narrazione del territorio.

Il future food institute e la sfida di far diventare il cilento un modello per i giovani narratori

Per il Future Food Institute, guidato da Sara Roversi, il Cilento rappresenta qualcosa di più di una semplice area geografica. Dal 2020, attraverso il Paideia Campus, accolgono giovani da tutto il mondo per condividere idee e progetti legati al cibo e alla sostenibilità. Oggi, la sfida è quella di spingerli oltre, chiedendogli di assumere un ruolo attivo da narratori del futuro in territori spesso esclusi dal racconto globale.

Lo ha sottolineato la stessa Roversi, ricordando come il Cilento offra indicazioni preziose per affrontare diverse emergenze ambientali e sociali. Il modello di relazione rispettosa tra uomo e natura qui è una risorsa da proteggere e far conoscere. Ancora di più, coinvolgere i giovani creativi significa consegnare loro strumenti per immaginare un domani che tenga conto delle radici culturali e ambientali profonde.

Pollica e il cilento come nuovo cuore pulsante di un cambiamento collettivo

La presenza dei creator a Pollica ha aperto una nuova fase nella narrazione del Cilento. Il territorio, una volta considerato periferico, si propone oggi come protagonista di una storia collettiva che mette in primo piano tradizione, sostenibilità e giovani. Le “aree marginali” si trasformano in laboratori di speranza e soluzioni per il futuro.

I ventisette creator hanno raccolto storie, immagini e idee capaci di raccontare un Cilento vivo, pronto a sfidare i pregiudizi e a mostrare ciò che di concreto sa offrire. Queste giornate segnano un passo importante per un territorio che punta a mettere le sue radici a fondamento di un racconto capace di arrivare lontano. Il futuro si scrive anche da qui, con consapevolezza e impegno.

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