Giovane di latina scivola per cento metri sul corno grande: intervento del soccorso alpino sul gran sasso

Giovane di latina scivola per cento metri sul corno grande: intervento del soccorso alpino sul gran sasso

Una donna di Latina scivola per cento metri sul Corno Grande nel Parco nazionale del Gran Sasso; il soccorso alpino e speleologico Abruzzo interviene prontamente per il recupero e la messa in sicurezza.
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Una donna di 30 anni di Latina è scivolata per circa 100 metri sul Corno Grande, nel Gran Sasso, durante un’escursione in condizioni nevose. Il soccorso alpino è intervenuto prontamente, evitando conseguenze gravi. - Gaeta.it

Una escursione sul gran sasso è terminata con un incidente per una donna di 30 anni di latina. La giovane è scivolata per circa cento metri sul corno grande, tratto molto impegnativo e ancora coperto da neve, dove si trovava venerdì 2 giugno. Il soccorso alpino è intervenuto prontamente per prestare aiuto e trasferire la donna in sicurezza.

Dinamica dell’incidente durante l’escursione al corno grande

L’episodio si è svolto nella tarda mattinata del 2 giugno, nel cuore del parco nazionale del gran sasso. La donna, impegnata in un’escursione sulle pendici del corno grande, ha perso l’appiglio su un tratto neve ancora presente nonostante la stagione. Nonostante avesse l’equipaggiamento adeguato per l’ambiente montano – ramponi, piccozza e scarponi da montagna – la superficie scivolosa ha causato la caduta. La scivolata ha raggiunto una lunghezza di circa cento metri, mettendo a rischio la sua incolumità.

Durante la discesa incontrollata, la caduta si è fermata miracolosamente prima che raggiungesse un salto di roccia alto e pericoloso. Questo ha evitato conseguenze più gravi. Il terreno accidentato e il basso rischio di ulteriori slittamenti hanno permesso alla giovane di rimanere cosciente, anche se ferita e sotto shock.

Intervento e recupero da parte del soccorso alpino e speleologico abruzzo

L’allarme è stato dato da un amico che accompagnava la donna o si trovava nelle vicinanze del percorso. La chiamata ha attivato il soccorso alpino e speleologico abruzzo, una squadra specializzata in recuperi in alta montagna e situazioni di emergenza in ambienti impervi. I soccorritori sono arrivati velocemente sul luogo, grazie anche alla comunicazione precisa fornita dall’amico.

Il personale ha provveduto a stabilizzare la giovane, verificando condizioni fisiche e assicurandola per il trasporto. Il recupero si è svolto con la massima attenzione, vista la difficoltà del terreno e la necessità di evitare nuovi incidenti durante l’evacuazione. La donna è stata poi trasportata in sicurezza verso un’area dove ha potuto ricevere le prime cure mediche, in attesa del trasferimento in ospedale.

Condizioni ambientali e sicurezza sulle escursioni in quota

La presenza di neve residua sul corno grande a inizio giugno rende il percorso più insidioso rispetto a quanto si potrebbe immaginare in piena primavera. Anche se gli escursionisti sono solitamente attrezzati con dispositivi adeguati, come ramponi e piccozza, il terreno resta comunque pericoloso e comporta rischi elevati.

Queste condizioni impongono prudenza e un’accurata valutazione del meteo e dello stato dei sentieri prima di intraprendere camminate in zona. Le zone di alta quota, come il gran sasso, conservano ancora lastre di ghiaccio e neve anche fuori stagione, specie se ci sono state recenti nevicate o temperature basse nelle settimane precedenti.

Lo staff del soccorso alpino ricorda che ogni escursione va affrontata con attenzione, preparazione e non mai sottovalutando i rischi. L’esperienza sul campo, il contatto diretto con professionisti del settore e una buona informazione sulle condizioni meteo sono fondamentali per una uscita sicura.

La risposta delle autorità locali e il ruolo del soccorso alpino

Il soccorso alpino e speleologico rappresenta un punto di riferimento fondamentale per chi si muove in ambienti montani difficili come quelli del gran sasso. L’intervento del 2 giugno ha mostrato la prontezza e la preparazione delle squadre abruzzesi ad affrontare situazioni di emergenza in territori impervi.

Le autorità locali, consapevoli della necessità di garantire la sicurezza degli escursionisti, mantengono attività di monitoraggio e campagne informative rivolte ai visitatori. Si punta a incentivare comportamenti responsabili e l’uso di dotazioni adeguate, oltre alla conoscenza dei tracciati.

Gli operatori del soccorso alpino, spesso impegnati anche in operazioni complesse, richiamano costantemente l’attenzione sul rispetto delle norme di sicurezza e sulla necessità di non sottovalutare la montagna.

Il caso della giovane di latina ripropone la delicatezza delle escursioni sulle cime più alte e i rischi legati a spostamenti su neve e ghiaccio anche fuori stagione. L’intervento tempestivo ha evitato conseguenze peggiori e dimostra l’importanza di servizi specializzati attivi sul territorio.

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