Un ragazzo di 20 anni, ritenuto l’ultimo membro ancora ricercato di un gruppo criminale, è stato catturato dalla polizia in provincia di Como. Il giovane era evaso dagli arresti domiciliari dove si trovava con l’accusa di traffico di stupefacenti. L’arresto segue un’indagine che ha coinvolto diverse province della Lombardia e ha portato a numerosi provvedimenti contro spacciatori attivi soprattutto in Brianza.
Dettagli sull’operazione “easy” e il contesto dell’arresto
L’arresto del ventenne rappresenta l’ultimo sviluppo di un’indagine più ampia denominata “Easy“, condotta dalla questura di Monza. L’indagine ha portato, alla fine di aprile, all’esecuzione di 15 misure cautelari e al fermo in flagranza di due spacciatori. I destinatari delle ordinanze erano tutti ritenuti componenti di un gruppo che gestiva un traffico organizzato di stupefacenti in Brianza.
Il giovane arrestato era già coinvolto nella stessa inchiesta e si trovava ai domiciliari dal 30 aprile. Solo un giorno dopo, cioè il 1° maggio, è riuscito a fuggire facendo perdere ogni traccia fino alla sua cattura nel comasco. Questa evasione ha rappresentato un aggravamento della sua posizione, portando all’emissione di una nuova ordinanza di custodia in carcere.
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L’operazione “Easy” ha preso spunto da attività di spaccio ben radicate sul territorio della Brianza, dove le forze dell’ordine hanno monitorato movimenti e transazioni sospette per mesi. L’arresto del giovane completa così la rete di indagati e rende più difficile la ricostituzione del gruppo criminale.
I dettagli del fermo e le prove sequestrate a como
Gli agenti hanno rintracciato il ragazzo nella mattina del 5 giugno, quando era ancora lontano dal luogo di detenzione che avrebbe dovuto rispettare. Al momento dell’arresto, è stato trovato in possesso di circa 40 grammi di hashish, già suddivisi in dosi pronte per la vendita.
Oltre allo stupefacente, il ventenne aveva con sé materiale utilizzato per il confezionamento delle sostanze, tra cui un bilancino di precisione. Sono stati pure recuperati circa 220 euro in contanti, somma che le autorità ritengono frutto dell’attività di spaccio. Questi elementi confermano come lo spaccio non si fosse mai interrotto, nonostante la misura cautelare ai domiciliari.
Le forze dell’ordine hanno sorpreso il giovane senza alcun preavviso, interrompendo una possibile continuazione delle attività illegali. La condanna in corso e la nuova custodia cautelare rivelano l’intento della magistratura di impedire ulteriori azioni criminali da parte del giovane.
La risposta delle autorità e il lavoro delle forze dell’ordine in brianza
La cattura del ventenne ha un significato importante nella lotta contro il traffico di droga in Lombardia. La questura di Monza, insieme alla polizia di stato del comasco, ha consolidato l’efficacia dell’operazione antidroga iniziata a fine aprile.
L’indagine “Easy” ha dimostrato come gruppi criminali organizzino la distribuzione di sostanze stupefacenti tra diverse aree geografiche, richiedendo una collaborazione capillare tra diverse questure. La fuga del giovane e la successiva cattura hanno messo in luce la tenacia delle forze dell’ordine, capaci di individuare e fermare chi tenta di sfuggire alle misure restrittive.
Spaccio e controlli sul territorio
L’attività di controllo è proseguita senza pause, portando alla luce un sistema di spaccio che coinvolgeva diverse persone e territori. La presenza di hashish, strumenti per il confezionamento e denaro contante rappresentano elementi concreti per sostenere le accuse e proseguire con azioni giudiziarie più decise.
Gli arresti e le misure cautelari hanno tolto dal mercato diversi soggetti sospettati di alimentare l’illecito circuito della droga. Non a caso, l’ultima cattura conferma la volontà di non lasciare nessun legame aperto con il gruppo criminale scoperto dall’indagine.