Giovane di 18 anni arrestato per l’omicidio del titolare della pompa di benzina a tor san lorenzo, ardea

Giovane di 18 anni arrestato per l’omicidio del titolare della pompa di benzina a tor san lorenzo, ardea

Un uomo di origine bangladese, Nahid Miah, è stato ucciso con un coltello al distributore Toil di Tor San Lorenzo ad Ardea; i carabinieri hanno arrestato un 18enne locale come presunto autore.
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Un uomo di 36 anni è stato accoltellato a morte al distributore di Tor San Lorenzo (Ardea); un 18enne locale è stato arrestato come presunto autore del delitto, avvenuto durante una rapina. - Gaeta.it

Un episodio di violenza estrema ha scosso la cittadina di Ardea, nel Lazio, con l’omicidio di un uomo di origine bangladese al distributore Toil di Tor San Lorenzo. I carabinieri hanno fermato un 18enne del luogo, già noto alle forze dell’ordine, come presunto autore dell’aggressione. Il fatto è avvenuto martedì scorso poco prima delle 12: l’uomo è stato accoltellato al cuore e l’aggressore si è dato alla fuga in moto portando con sé il contante presente sul posto.

I fatti che hanno portato all’omicidio al distributore di tor san lorenzo

La vittima, Nahid Miah, 36 anni, era il titolare della pompa di benzina e padre di due bambini. Era sposato e viveva ad Ardea. L’aggressione è stata violenta e mirata: un uomo, con casco integrale e vestito interamente di nero, è arrivato in sella a una moto, una Bmw GS 650 bianca, ed è sceso per colpire il 36enne con un coltello al cuore. Il ladro ha poi portato via circa 570 euro in contanti. Nonostante l’arrivo rapido dei sanitari del 118 e i tentativi di rianimazione, Nahid Miah è deceduto poco prima del trasporto in ospedale.

L’evento ha causato sconcerto nella comunità locale, che conosceva la vittima e attendeva con impazienza aggiornamenti sulle indagini da parte degli inquirenti.

La fase investigativa dei carabinieri e la raccolta delle prove

I carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati e della Compagnia di Anzio hanno subito avviato le indagini sotto il coordinamento della Procura di Velletri. Sono stati ascoltati numerosi testimoni presenti nei dintorni del distributore al momento del fatto. Sono stati inoltre analizzati i filmati di sorveglianza prelevati non solo dal distributore ma anche da altre telecamere sparse nella zona circostante.

Le immagini hanno permesso di ricostruire l’intero percorso utilizzato dall’assassino, sia prima che dopo il delitto, individuando l’auto e la moto coinvolte. La BMW GS 650 bianca, utilizzata per fuggire, è stata rubata pochi giorni prima a Roma e rinvenuta completamente bruciata in un’area boschiva di Ardea. Le modalità del furto hanno spinto gli investigatori a indagare su tre giovani locali ritenuti responsabili del furto del mezzo, che tuttavia sono risultati estranei all’omicidio.

Identificazione e arresto del presunto autore dell’omicidio

L’indagine si è incentrata sul giovane che la sera prima del delitto aveva rubato la moto usata poi per la fuga al distributore. Attraverso l’analisi incrociata tra i dati raccolti dalle telecamere e le informazioni estratte dai telefoni cellulari di individui vicini al sospettato, i carabinieri hanno potuto delimitare la cerchia delle persone coinvolte. Il 18enne è stato individuato e rintracciato nel pomeriggio successivo, mentre si nascondeva in un’abitazione di Cisterna di Latina.

Durante l’interrogatorio, il giovane ha confessato il delitto e ha guidato gli inquirenti in un bosco di Ardea dove aveva nascosto il coltello a serramanico usato per accoltellare la vittima. L’arma, con lama lunga 16 centimetri, presentava ancora tracce di sangue. Accanto all’arma sono stati recuperati anche il casco integrale e alcuni vestiti indossati al momento del fatto.

Il quadro giudiziario e le conseguenze immediata dell’arresto

Al termine delle formalità, il 18enne è stato trasferito presso la casa circondariale di Velletri, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il procedimento legale è in corso e si attendono ulteriori sviluppi sulle motivazioni che hanno spinto il giovane a compiere il gesto.

Il caso ha acceso i riflettori sulla sicurezza nella zona e sulla situazione giovanile locale. La comunità di Ardea resta in attesa del prosieguo della giustizia, con la speranza che la vicenda si concluda senza ulteriori incidenti e con un’applicazione rigorosa della legge.

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