Giovane arrestato sulla a1 con 61 chili di hashish nel bagagliaio, sequestrati 600 panetti

Giovane arrestato sulla a1 con 61 chili di hashish nel bagagliaio, sequestrati 600 panetti

La polizia stradale di Bologna arresta un 22enne straniero sulla Variante di valico, sequestrando oltre 60 chili di hashish destinati allo spaccio nel mercato di Firenze e Italia centrale.
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La polizia stradale di Bologna ha arrestato un 22enne straniero sulla Variante di valico (A1) con oltre 60 chili di hashish nascosti nel bagagliaio, sequestrando un carico dal valore di circa 180mila euro. - Gaeta.it

L’episodio è accaduto sulla Variante di valico dell’autostrada A1, nel tratto verso Firenze. La polizia stradale di Bologna ha fermato un giovane di 22 anni, straniero e senza precedenti, che nascondeva nel bagagliaio della sua auto una grande quantità di hashish. Il sequestro riguarda oltre 60 chili di sostanza stupefacente, un carico che avrebbe potuto rendere al mercato centinaia di migliaia di euro. Di seguito i dettagli della vicenda, le modalità del controllo e gli sviluppi dell’arresto.

Il controllo della polizia stradale sulla variante di valico

Mercoledì scorso, lungo la Variante di valico, una pattuglia della polizia stradale ha notato un’auto che destava sospetti. Il conducente, un ragazzo di 22 anni, originario di un paese straniero, ha manifestato un nervosismo evidente mentre guidava in direzione Firenze. Al momento del fermo, gli agenti hanno chiesto i documenti: durante la verifica, spesso parte del procedimento di routine, dall’interno dell’abitacolo è arrivato un forte odore che ha subito allertato gli ufficiali. Quel dettaglio ha cambiato la direzione dell’ispezione.

Scoperta nel bagagliaio

L’attenzione degli agenti si è spostata verso il bagagliaio, dove il giovane custodiva un borsone. Dopo averlo aperto, la scoperta è stata immediata: all’interno c’erano 600 panetti di hashish, per un peso complessivo di circa 61 chili. Il quantitativo è considerevole e supera di molto ciò che generalmente si trova in caso di detenzioni personali. Questo ha dato agli investigatori elementi per pensare che la droga fosse destinata allo spaccio su larga scala.

Ricostruzione del sequestro e arresto

La droga sequestrata ha un valore stimato di circa 180mila euro, cifra calcolata in base al peso e alla presunta commercializzazione sul mercato illegale. Oltre all’hashish, gli agenti hanno trovato anche 850 euro in contanti e alcuni telefoni cellulari. Questi ultimi, da quanto riferito, serviranno agli inquirenti per ricostruire le eventuali comunicazioni e contatti del giovane sul traffico della sostanza.

Il 22enne, irregolare in Italia e senza precedenti penali, è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio. Dopo le operazioni sul luogo del fermo, il giovane è stato accompagnato nel carcere della Dozza a Bologna. La sua posizione sarà valutata nelle prossime fasi dell’inchiesta, che cercherà di capire la provenienza della droga e se ci siano collegamenti con altre reti di distribuzione.

Indagini in corso

Gli sviluppi del procedimento giudiziario e le eventuali collegamenti tra il giovane arrestato e altre persone o circuiti criminali saranno oggetto di ulteriori approfondimenti da parte degli inquirenti di Bologna.

Impatto del sequestro sulla lotta allo spaccio sulla a1

L’arresto sulla Variante di valico conferma come le strade principali, e in particolare le autostrade, siano spesso vie di transito per il commercio illecito di sostanze stupefacenti. Il carico di hashish intercettato ha evitato l’ingresso di una grossa quantità di droga nel mercato toscano e più in generale in Italia centrale. Le forze dell’ordine mantengono alta l’attenzione su questi assi viari, dove arriva non solo traffico legale ma anche movimenti illegali che possono essere alla base di fenomeni più ampi.

Il lavoro degli agenti, con controlli mirati e l’uso di metodologie investigative ben precise, riesce a smantellare questi ingenti carichi prima che raggiungano i consumatori finali. Questo caso, in particolare, mette in luce il ruolo della polizia stradale come frontiera della lotta alla droga, capace di individuare segnali sottili come segnali di nervosismo o odori sospetti durante un fermo.

Il sequestro rimane uno dei più importanti della zona nell’anno in corso, per quantità e valore del materiale confiscato.

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